Rewind, Malaguti Fifty Top 1990: ancora più in alto

Rewind, Malaguti Fifty Top 1990: ancora più in alto

A cavallo tra gli anni '80 e '90 questo ciclomotore fece stragi di cuori tra i giovanissimi, diventando (ancora oggi) un vero e proprio oggetto di culto

Redazione - @InMoto_it

01.04.2022 16:36

Come va

L’impostazione del Malaguti Top è una delle caratteristiche fondamentali che distinguono questo tipo di ciclomotore da diporto. In sella a questo Fifty ci si trova infatti con il busto eretto e le braccia distese a impugnare il manubrio corna di bue, le pedane e la sella favoriscono inoltre un’angolazione ottimale della gambe, che anche dopo molti chilometri non accusano stanchezza. Maneggevole e leggero il Malaguti Top sfodera un’inaspettata precisione direzionale, che trasmette una notevole sicurezza al pilota anche in curva dove vanta un appoggio di tutto rispetto.

Le buone prestazioni offerte da questo tubone sono tenute sotto controllo da un impianto frenante più che soddisfacente dal punto di vista degli spazi d’arresto, anche se il tamburo posteriore accusa qualche cedimento dopo un uso problematico.

Il propulsore con cambio a tre rapporti del Fifty è dotato di una buona potenza, ed è reso molto vivace dall’aspirazione lamellare nei carter. Ma ovviamente l’ampia spaziatura del cambio fa sì che il regime di rotazione del motore cali vistosamente a ogni cambiata. Come sempre, nessun inconveniente ha interessato il reparto trasmissione: la frizione a dischi multipli in bagno d’olio è modulabile, il cambio è resistente e preciso.

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