20 anni dell'Aprilia Tuono (parte 1): la prima ignorantissima serie

20 anni dell'Aprilia Tuono (parte 1): la prima ignorantissima serie

La streetfighter di Noale compie 20 anni! La prima serie arrivò sul mercato nel 2002 come una moto rozza e senza compromessi... ma aveva anche dei difetti

29.03.2022 10:00

Niente mezze misure, o l'amavi o l'odiavi

Fondamentalmente, tutto il fascino stava nel non avere mezze misure. Beggio voleva una sportiva scarenata e con manubrio alto, e l'ha ottenuta. Domanda diretta, risposta altrettanto netta. E questo aspetto è evidente non solo nell'estetica ma anche nel carattere, perchè quello che distingue la RSV dalla Tuono sono solo una manciata di cavalli di potenza massima (124 per la Tuono, 128 per la RSV) e di coppia ai medi regimi, stop, il resto è tutto uguale.

Il bicilindrico V60 Rotax, a inizio millennio, era il più potente ed elastico del mercato, la RSV Mille era protagonista nelle comparative delle supersportive in tutta Europa e la Tuono nasceva per sfruttare tutta quella esuberanza sulle curve di montagna, una moto cattiva senza mezzi termini che non si nascondeva dietro troppi fronzoli. Dal primo sguardo, si poteva ricevere il suo messaggio: "Sono qui per farti divertire, non per farmi guardare". Non avere mezze misure significa anche sincerità, e la Tuono era senza dubbio la moto più sincera del mercato, sia da ferma che in movimento. 

Privarsi di compromessi significa anche dividere le opinioni, e la Tuono animò le conversazioni degli appassionati per diversi anni: c'era chi la amava e la difendeva, e chi non riusciva proprio a guardarla. Tra le due fazioni c'erano giusto una manciata di persone che nessuno voleva ascoltare. Nel bene o nel male il suo nome si è creato un posticino nella storia motociclistica con una velocità incredibile, con la prima serie diventata una istant classic, mettendo le basi per una dinastia di motociclette che dura ancora oggi.

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