Gilera GP 800/Aprilia SRV 850: lo scooter più estremo di sempre

Gilera GP 800/Aprilia SRV 850: lo scooter più estremo di sempre

Nato come progetto Gilera e proseguito col logo Aprilia, nacque per battere i record: voleva essere il più grosso, potente e veloce scooter mai realizzato, e ci riuscì... pur con tanti difetti

16.03.2022 ( Aggiornata il 16.03.2022 16:38 )

Grandi numeri ma grandi difetti

All'apparenza era un mezzo straordinario, ma i suoi limiti sono anche il perchè della sua unicità: il GP800, per voler essere uno scooter così esagerato, ha dovuto scendere a compromessi che si sono rivelati grossi difetti: prima di tutto il peso: 249kg a secco, che con pieno di liquidi saliva fino ad avvicinarsi a 3 quintali, decisamente troppo per un mezzo che dovrebbe performare bene anche in città, e seppure sullo scatto al semaforo e sulla ripresa era imbattibile, nelle situazioni di traffico era impacciato e goffo. Performava da dio nei tratti veloci e in autostrada, comportandosi da moto GT più che da scooter, due cose diametralmente opposte che hanno avuto un effetto deterrente sull'utenza, che rimaneva confusa dopo la prima prova. 

Il problema di peso e dimensioni dava anche problemi all'impianto frenante che è stato rivisto dopo il primo lotto di mezzi consegnati. L'assenza di vani portaoggetti (nemmeno nel retroscudo) in un mezzo così abbondante era un altro aspetto "da moto" che giocava a suo sfavore. Infine l'estetica, sportiva ma forse troppo sobria (soprattutto nel frontale) e poco accattivante, in un segmento dove l'immagine era veramente importante. Ultimo difetto. il prezzo: costava 1000 euro più del TMax, che a sua volta era considerato come molto costoso.

Le riviste ne esaltavano sia pregi che difetti, e l'utenza non è mai riuscita a comprendere bene il GP 800, che sembrava davvero troppo pretenzioso. Forse il gap di cilindrata e potenza dal TMax era troppo elevato e in qualche modo intimoriva chi non era un motociclista già esperto, e i maxi scooter avevano come target proprio le persone che non volevano impegnarsi con moto vere in termini di dinamica e prestazioni.

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