Rewind, Honda NX 650 Dominator: la vita facile

Rewind, Honda NX 650 Dominator: la vita facile

Nel 1987 la Casa di Tokyo mise in campo questa eclettica monocilindrica enduro adatta al disimpegno cittadino tanto quanto al divertimento fuoriporta e in off-road

19.02.2021 18:12

RAZZA PADRONA

La Dominator riproduce la tipica impostazione delle moto specializzate da rally o da cross.lo snello serbatoio dotato di incavi per le ginocchia, permette una posizione di guida decisamente avanzata con il manubrio angolato ed arretrato e pedane correttamente posizionate sia per la guida disimpegnata che per quella più sportiva. In piedi sulle pedane si ha un buon controllo del mezzo anche in passaggi fuori stradisti difficili, per nulla infastiditi dalla stretta sella bel raccordata a serbatoio fiancate laterali. Il comfort di marcia è eccellente, garantito oltre che dalla conduzione facile ed intuitiva, soprattutto dalla taratura morbida delle sospensioni ad ampia escursione e dalla quasi completa assenza di vibrazioni, avvertibili sul manubrio solo nella prima fase di erogazione del motore.

Le migliori caratteristiche della Dominator sono senza dubbio l'agilità (dovuta all'interasse compatto e al baricentro basso) e la prontezza degli inserimenti in curva. Si tratta di una moto dalle ottime caratteristiche di guida con un avantreno sempre ben caricato e sicuro, anche sui percorsi più infidi affrontati a forte andatura.

Anche alla massima velocità si è bene assecondati dal nuovo telaio, la moto non manifesta problemi di oscillazioni dello sterzo e rimane stabile in ogni condizione. Un'altra bella qualità della Dominator (che la rende particolarmente adatta all'impiego in fuoristrada) riguarda l'ottimo grado di messa a punto delle sospensioni, veramente ben tarate con una forcella morbida ma giustamente frenata, e soprattutto un sistema posteriore sempre in grado di copiare le più accentuate malformazioni del terreno.

ESPERIENZE DAKARIANE

Honda NX 650 Dominator - FOTO

Honda NX 650 Dominator - FOTO

Honda voltava pagina rispetto alla precedente serie XL, e lo fece alla grande. Al periodo era una monocilindrica senza compromessi, dall'estetica affascinante e dal superiore grado di finiture. Una moto molto ben gestibile dal pilota anche se il suo aspetto agile e leggero contrastava un po' con l'evidenza dei fatti che potevano riassumersi in un peso sostanzioso e di una manovrabilità tutto sommato nella media. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU INMOTO.IT

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Il motore della Dominator è frutto di esperienze "dakariani" si tratta di un motore affidabile e generoso decisamente pronto e vigoroso all'apertura dell'acceleratore. Accusa strappi sotto i 3000 giri in quinta ma già 4000 si può spalancare di colpo l'acceleratore senza temere rifiuti e da 4500 l’erogazione diventa fluida e sostanziosa cono una ulteriore entrata in coppia a 6000 giri di strumento, cui segue una successiva produzione fino a ben oltre i 7000 giri.

Nonostante sia provvisto di avviamento elettrico il motore si accende prontamente anche con il Kick-starter, e con un carico applicato paragonabile a quello che serve per mettere in moto una 125. La frizione è apprezzabile per dolcezza del comando e modulabilità. Anche il cambio ha mostrato ottime qualità, sempre preciso e rapido negli innesti.

Rewind, Enduro 1988: sfida a colpi di monocilindrico

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