Gilera SP-02: micro-bolide senza compromessi

Gilera SP-02: micro-bolide senza compromessi

Evoluzione della SP-01, la seconda versione della sportiva di Arcore arrivò nel 1990 e come la progenitrice era nella guida in pista che sfoderava le sue doti da vera GP

12.02.2021 11:01

Una vera racer, ma targata per circolare su strada. Nel 1989 Gilera affiancò alla più versatile MX-R 125 una più estrema SP-01, moto fatta per dare il meglio su pista e che poco concedeva all’utilizzo stradale puro.
La 125 sfornata dagli stabilimenti di Arcore, presentata nell'autunno del 1988 e commercializzata l’anno successivo, era una moto che andava dritto al sodo. Pochi fronzoli.

SPORT PRODUCTION READY

Il suo habitat ideale era la pista in particolar modo le gare Sport Production. Vantava un telaio Twin Box in acciaio, la particolarità della ruota anteriore da 16” (posteriore da 17”) ed un motore da 30 CV dotato di valvola allo scarico APTS e caratterizzato da una erogazione decisamente appuntita. 

Sull’onda della frenesia che vedeva travolte le Case Italiane al periodo sul fronte ottavo di litro, la pur valida SP-01 venne subito evoluta nella SP-02 presentata a fine ‘89. Moto a cui furono apportate poche modifiche rispetto alla precedente versione. Queste potevano essere riassunte nella forcella ora da 40 mm upside-down, con il parafango anteriore che andava a proteggerne gli steli, e nuova colorazione bianco-rossa con tabelle portanumero gialle. Da segnalare anche la coppia di tappi sul serbatoio (per olio e benzina) ora di tipo aeronautico.

Nonostante il grande appeal racing la SP-02, così come la SP-01 e la successiva Crono, non ottennero il successo sperato verso i sedicenni. Probabilmente a pesare sulle vendite fu proprio la troppa propensione all'utilizzo tra i cordoli in pista a dispetto di rivali come Aprilia AF1 e Cagiva Freccia e Mito decisamente più curate e versatili, pur non difettando di prestazioni di punta.

La SP-02 venne poi soppiantata dalla Crono nel 1991. Oggi, trovarne un esemplare in buone condizioni è impresa ardua anche perché i collezionisti, che ne possono ammirare le forme originali e ben restaurate/conservate, si guardano bene dal disfarsene, ma qualora decidessero… non sarebbe a buon mercato.

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