Honda Africa Twin: come è cambiata

Honda Africa Twin: come è cambiata

Nel 1987 si accesero i riflettori su quella che diventò presto una primadonna tra le enduro: dalla XRV 650 all’ultima CRF 1100 L, la bicilindrica macina strade e gradimento da oltre 30 anni

16.06.2020 09:25

 

AFRICA QUEEN

Inevitabile, dato il trionfo e il grande eco che garantiva una maratona come la Parigi-Dakar, cavalcare l’onda di quel successo portando su strada un mezzo che ne riprendesse gli schemi declinando verso nuove rotte, stavolta commerciali, ma giocando sulla voglia di spazi sconfinati che gare come la Dakar infondevano a profusione.

Honda Africa Twin Marathon, le foto

Honda Africa Twin Marathon, le foto

Per promuovere l’Africa Twin, la Honda France decise di portare alla Parigi-Dakar del 1989 una versione molto speciale della moto di serie...

Guarda la gallery

Ecco allora che ad accompagnare la nuova moto venne fuori, dall’agenzia pubblicitaria francese Hautefeuille, il nome Africa Queen, traendo spunto da una famosa pellicola del 1951 diretta da John Huston. E sembrò perfetto per quella che voleva essere un riferimento tra le endurone e che rimanda agli spazi sconfinati oltre che alle vittorie africane. Sennonché, per evitare eventuali problemi di copyright, si decise di puntare su altro. Dall’importatore tedesco sbucò fuori Africa Korp, che faceva l’occhiolino alle famigerate Afrikakorps impegnate in terra d’Africa nella seconda guerra mondiale.
Ma la proposta non venne molto apprezzata dai vertici Honda in quanto (diciamolo) un po’ troppo filo teutonica. Ecco che da Africa Queen si passò a Africa Twin, anche sotto la spinta dell’importatore italiano e di quello francese, due mercati decisamente più allettanti di quello tedesco.
Il nome in questo caso aveva una fonetica simile, sottolineandone al contempo il frazionamento del motore.

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento