Ducati Monster: storia di una moto che non c'era

Ducati Monster: storia di una moto che non c'era

Ad inizio anni '90 dalla matita di Miguel Galluzzi prese forma quella che per anni fu la regina delle naked. Stile e prestazioni l'hanno resa oltre che un best-seller anche una delle moto più iconiche della storia

22.05.2020 11:11

 

SVOLTA 696

Dopo anni di design praticamente immutato, nel 2008 arriva un sostanziale aggiornamento. Pur restando fedele ai propri canoni stilistici, la Monster 696 presentata quell’anno vedeva un diverso telaio, sempre a traliccio, che abbracciava il motore frontalmente, un nuovo forcellone a doppio braccio asimmetrico e due minacciose bocche di scarico che uscivano ai lati del codino. Al modello 696 vennero poco dopo affiancati il 1100 e il più sportivo 1100 S.

Ad oggi i modelli Monster presenti in catalogo sono cinque: dal più amichevole 796 fino ai più potenti Monster 1200 e 1200 S passando per la versione 821 ed 821 Stealth.

Sono trascorsi 28 anni, 11 cilindrate e circa 200.000 unità vendute, ma la Monster è rimasta fedele a quei concetti introdotti nel 1992 quando, a Colonia, arrivò sul mercato quella che - di fatto - rappresentò una svolta nel mondo delle due ruote: una moto, un concetto, che prima, semplicemente, non c’era.

Aprilia Motò 6.5, il coraggio di osare

 

Indietro

3 di 3

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento