Yamaha 750 Genesis: razza da corsa

Yamaha 750 Genesis: razza da corsa

Dalla FZ del 1985 alla YZF-R7 protagonista in SBK, la 750 di Iwata ha fatto storia nelle corse e sulla serie. Una filosofia che ha segnato un'epoca

03.04.2020 18:37

YAMAHA FZ 750 (1985-1987)

Presentata nel 1984, vide il debutto sul mercato l'anno seguente. Dalla sua un motore 750 4 cilindri in linea inclinati in avanti di 45°. Soluzione quest'ultima che favoriva l'andamento rettilineo dei collettori di aspirazione oltre che abbassare il baricentro della moto, a vantaggio della maneggevolezza. Debutta la testata a 5 valvole, must di Iwata per 20 anni. Voci vollero che Yamaha sperimentò anche una testata dotata di ben sette (!) valvole per cilindro (4 aspirazione e 3 di scarico) ma eccessiva complessità meccanica e costi portarono ad "accontentarsi" delle sole tre di aspirazione e due di scarico. Un tipo di soluzione che ben conciliava le esigenze di una migliore respirazione del motore abbinate ed una camera di scoppio pulita e compatta nella geometria. Il motore al periodo erogava 106 CV oltre a risultare molto affidabile, e con un peso dichiarato per la moto di 209 Kg a secco. Le prestazioni erano esagerate per l'epoca, e comunque molto buone se le guardiamo quasi 40 anni dopo. In gara, la FZ fu protagonista tra le derivate di serie (non era ancora SBK) imponendosi nel campionato americano e nella 200 Miglia di Daytona con Eddie Lawson. 

Negli anni seguenti arrivò la versione carenata che al netto delle avvolgenti sovrastrutture non mostrava grandi stravolgimenti alla base tecnica, ad esclusione dello scarico che arriva nella versione 4 in 1, al posto del 4 in 2. Pur restando in listino fino al 1991, la FZ segnò il passo nei confronti delle sorelle di casa Yamaha decisamente più "racing".

 

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