Yamaha 750 Genesis: razza da corsa

Yamaha 750 Genesis: razza da corsa

Dalla FZ del 1985 alla YZF-R7 protagonista in SBK, la 750 di Iwata ha fatto storia nelle corse e sulla serie. Una filosofia che ha segnato un'epoca

03.04.2020 18:37

Un tempo regine tra le corse delle derivate di serie, la 750 è una cilindrata che sul fronte delle sportive è ormai sparita dai listini ufficiale delle case. Protagonista fino a tutti gli anni '90 ed inizio 2000, le "setteemezzo" godevano di un enorme successo, soprattutto in ottica da corsa. Erano moto dotate di un rapporto peso/prestazioni che ne facevano un buon compromesso tra le più strapotenti 1000 e le piccole e grintose 600: univano le peculiarità delle due categorie risultando mezzi di indubbio gusto nella guida. 

Tante le protagoniste dagli anni '80 in avanti. Su tutte la Honda RC30, la Suzuki GSX-R 750, la Kawasaki ZXR-750, le Ducati 851-888-916 che inseriamo in questa categoria in virtù del frazionamento a due cilindri che la rendeva idonea a correre in SBK. In ultimo, la protagonista della nostra storia, la Yamaha: con la serie FZ prima, ed FZR ed YZF poi, ha dato grande battaglia sul campo delle sportive di serie e da corsa. Tutte queste sportive Yamaha erano accomunate dal motore e dalla filosofia Genesis (che considera la moto come un organismo vivente, in continua evoluzione): un 4 cilindri - anche nella cubatura da 1000 cc - inclinato in avanti e caratterizzato dalla inedita testata a 5 valvole per cilindro. Soluzione abbandonata poi definitivamente nel 2007 quando venne introdotta la più convenzionale testata a 4 valvole sul motore 1000 della R1.

Allacciatevi il casco e... buona lettura!

Aggiornamento del 21-12-22: è l'era G.E.N.I.C.H.

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