Aprilia 125: storia di una piccola regina

Aprilia 125: storia di una piccola regina

Dalla AF1 Project del 1987 con forcellone monobraccio, passando per la RS Extrema del 1992 che fu base tecnica per i modelli successivi fino all'arrivo dell'era 4T con la RS4/RS 

20.03.2020 13:40

 

Aprilia AF1 Sintesi 125 (1988) 

A pochi mesi di distanza dalla Replica, ecco piombare sul mercato la AF1 Sintesi, l'altra grande svolta per Aprilia in 125. Il nome, non venne scelto a caso: la Sintesi sintetizza (appunto) il know-how del periodo di casa Aprilia maturato nelle competizioni. Dalla sua una estetica che tagliava i ponti con il recente passato ed una dotazione tecnica da vera GP: telaio in travi estruse di alluminio, ruote da 17", forcella a steli rovesciati da 38 mm ed una impostazione di guida più sportiva, seppure non eccessivamente. Il design delle ruote si ispirava alla Honda RC30, e regalavano alla 125 veneta una personalità del tutto originale, oltre che azzeccata. Di questa versione non mancò anche la "Replica" che, a differenza del modello precedente, manteneva i valori della sorella, al netto della livrea derivata dalle corse.

Da "corsa" anche le prestazioni: il motore Rotax 123 al posto del 127 vede l'adozione del contralbero e della nuova valvola RAVE 2. La potenza era di 29 CV a 10.500 giri per una velocità max di 165 km/h.

Nel 1989 arrivò un aggiornamento per la Sintesi, che vedeva il motore adottare la valvola parzializzatrice allo scarico ora di tipo elettronico. A livello estetico cambiò il frontale, più aggressivo. In quell'anno debuttò anche la versione "Sport" dedicata alle competizioni Sport Production.

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