QJ Motor SRK 800 RR: le opinioni di InMoto "fuori dai denti"

QJ Motor SRK 800 RR: le opinioni di InMoto "fuori dai denti"
Una sportiva semplice e divertente, che punta sul piacere di guida genuino e su un equilibrio che sa tanto di vecchia scuola, ma ancora attuale

10.09.2025 ( Aggiornata il 10.09.2025 17:17 )

Una carenata vecchia scuola, viene da pensare dopo aver guidato la SRK 800 RR. Quello che più si apprezza in una moto così è la semplicità con cui riesce ad essere comunque una sportiva. Di quelle stradali, che accendi e vai e non impongono sacrifici eccessivi. Senza troppe complicazioni, senza perderti tra mille raffinatezze elettroniche che oggi fanno magie... sì, ma quanti di noi poi davvero passano tanto tempo a spippolare con i vari joystick?

Certo – direte voi – se avesse l’equipaggiamento delle rivali costerebbe di più. Ma forse è proprio questo il segreto di questa SRK: poca spesa, tanta resa. O meglio, tanto divertimento. Sano, genuino, non filtrato. Una vecchia scuola che, paradossalmente, rinasce con un marchio nuovo. Anche l’estetica, pur non raccontando cose inedite, ci mette il carico.

E poi: un motore godurioso (anche se quell’on-off ai bassi andrebbe rivisto), una ciclistica con sospensioni regolabili, un baricentro basso e una posizione in sella che invoglia a macinare curve. C’è tutto ciò che serve per godersi l’andare in moto. Qualche cavallo in più non avrebbe guastato, condito da un 1.000 giri di allungo che secondo noi le mancano.

Insomma, niente di più. E, soprattutto, niente di meno. 
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