Fino a poco tempo fa, l’idea di acquistare una moto Supersport di fabbricazione cinese sembrava quasi una provocazione. Le alternative disponibili erano poche e spesso lasciavano a desiderare in termini di qualità e affidabilità. Il pregiudizio era forte: meglio guardare altrove. Ma qualcosa è cambiato.
QJ Motor, dopo aver dimostrato competenza con le enduro di media cilindrata, ha deciso di alzare il tiro. Ha scelto di entrare nel segmento delle sportive, sfidando stereotipi e colossi del settore. Il risultato? La SRK 800 RR, una carenata ad alte prestazioni che segna un punto di svolta per il marchio.
Di seguito, l’analisi dettagliata nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati a design, contenuti tecnici, comportamento dinamico e rapporto qualità/prezzo. Sul numero 7 di InMoto, invece, la prova completa con approfondimenti esclusivi e rilevamenti strumentali.
Esteticamente, la moto disegnata nel centro R&D di Wenling punta su linee familiari e ben bilanciate. Le appendici aerodinamiche seguono la tendenza attuale, più per stile che per reale utilità, ma sono ben integrate e danno un tocco aggressivo, pur non essendo fondamentali su una moto da 91 CV rilevati al banco, aggiungono un tocco di aggressività e seguono la moda del momento. Non servono davvero, ma sono ben integrate e trasmettono solidità. Insomma, vista da ferma la SRK 800 RR non fa tremare ma si fa apprezzare.
Voto 7
Il motore è una 4 cilindri in linea da 778 cc raffreddato a liquido, da 95 CV a 10.000 giri/min e 75 Nm a 8.500 giri dichiarati (91 i CV rilevati al nostro banco prova). La gestione dell’erogazione è affidata a un Traction Control e a due mappe motore. Il telaio è un doppio trave in acciaio abbinato forcellone in alluminio e a sospensioni regolabili Marzocchi e freni Brembo con pinze radiali. Il look è completato da un doppio faro full LED e scarico dal sound bel sound. Non mancano un display TFT a colori da 5", blocchetti retroilluminati e presa USB. Il serbatoio da 16 litri garantisce buona autonomia su pista e strada.
Voto 7
Quando ti trovi davanti alla SRK 800 RR, la prima impressione è spiazzante: è compatta, quasi minuta. Ma basta salire in sella per cambiare prospettiva. Lo spazio c’è, eccome. La triangolazione tra pedane, sella e manubrio è ben studiata e accoglie senza problemi anche i più alti. I semimanubri sono ampi e aperti, e trasmettono fin da subito una sensazione di pieno controllo. Anche le gambe stringono bene i fianchi della moto grazie a un bel lavoro di raccordo tra sella e serbatoio. In generale, l’ergonomia rappresenta quel compromesso tra sportività e comfort che rende piacevole l’utilizzo stradale: si sta caricati sull’anteriore, ma senza affaticare eccessivamente polsi e gambe.
Voto 8,5
L’assetto è tarato sul morbido: privilegia la facilità e il comfort, ma senza far perdere rigore quando il ritmo sale. Nei cambi di direzione è neutra, comunicativa e basta un minimo sforzo per indirizzarla in curva mostrando una bel rigore in questo frangente. In uscita il mono potrebbe offrire un po’ più di sostegno, ma il feeling resta sempre buono. La frenata è adeguata, potente quanto basta, e l’ABS – messo alla prova con la pioggia caduta durante il nostro test – ha svolto bene il suo lavoro
Il motore ha carattere: pieno ai medi regimi, pronto a spingere già dai 4.000 giri, e capace di dare il meglio fino a circa 9.000. Non c’è l’allungo estremo delle 600 da gara, ma la spinta è sempre sfruttabile. Peccato solo per qualche vibrazione sopra gli 8.000 giri e per un leggero effetto “on-off” ai bassi, più evidente nella mappa Sport. Sulla bilancia non è una piuma (214 Kg dichiarati con il pieno), ma il baricentro basso fa miracoli: la SRK si guida con leggerezza, è maneggevole e agile anche nei tratti più guidati.
Voto 8
Con un prezzo sotto i 9.000 euro, la SRK 800 RR è la prima moto cinese a conquistare punti nel campionato Supersport, a Most, a fine maggio. Un traguardo che testimonia la serietà del progetto. Non pretende di rivoluzionare il segmento, ma offre un’alternativa concreta, sincera e ben fatta. Una sportiva che riesce a emozionare, senza fronzoli e senza pretese eccessive.
Voto 8,5
In definitiva, la SRK 800 RR è una vera sorpresa. Una sportiva vecchia scuola paradossalmente di un marchio nuovo sul mercato. E' una moto che riesce a emozionare, senza fronzoli e senza pretese eccessive. Guarda al futuro con coraggio, portando con sé una visione diversa e finalmente credibile delle due ruote made in China.
Voto finale: 7,8
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