Fantic Motor è in crisi e rischia anche Minarelli

Fantic Motor è in crisi e rischia anche Minarelli
L'azienda veneta ha avviato la procedura di composizione negoziata della crisi e sta lavorando per recuperare un equilibrio economico finanziario nei prossimi mesi

Alessandro Vai

18.07.2025 ( Aggiornata il 18.07.2025 17:04 )

Dopo Ktm, di cui vi abbiamo ampiamente raccontato, un altro marchio storico delle due ruote come Fantic Motor sta affrontando un periodo di crisi. Nei giorni scorsi è circolata la notizia che il gruppo veneto sia in composizione negoziata della crisi, ovvero una procedura stragiudiziale che permette alle imprese in difficoltà di cercare un accordo con i creditori per evitare il fallimento. Quando si attiva la composizione negoziata, richiedendola alla Camera di commercio, si accetta anche la presenza di un esperto indipendente, che agevoli le trattative con i creditori e altri soggetti interessati.

La crisi della Fantic Motor non è un fulmine a ciel sereno, perché è dal 2023 che i conti peggiorano e non solo quelli del brand Fantic ma di tutto il gruppo, di cui fanno parte anche la Motori Minarelli - acquistata da Yamaha nel 2020, attualmente impiega circa 200 operai che stanno lavorando con il contratto di solidarietà - e Bottecchia Cicli, comprata nel luglio 2022. Facendo un passo indietro, il 2021 era stato il settimo anno di fila in cui Fantic Motor aveva chiuso in crescita con un fatturato di 103.505.044 milioni di euro che rappresentava un miglioramento del 95% rispetto al 2020.

NEL 2022 TUTTO BENE, MA POI

Nel 2022, poi, il fatturato era salito ancora a 127.068.085 euro, che sarebbero potuti essere di più senza i problemi di fornitura. Ma nel 2023 la situazione era iniziata a peggiorare, con il fatturato sceso a 113 milioni di euro e i debiti bancari e verso i fornitori oltre i 137 milioni di euro. Di conseguenza la marginalità sui prodotti venduti si era ridotta a zero, anche per colpa dei costi operativi in costante crescita e di una rete distributiva non all'altezza. Inoltre, e qui si trovano delle assonanze con Ktm, gli investimenti sulla mobilità elettrica non hanno portato i frutti sperati.

 

 

LA MOBILITA' ELETTRICA

E-bike e scooter elettrici sono rimasti molto spesso nei magazzini o invenduti nelle concessionarie. Nel 2023 c'è stato anche un aumento di capitale di 30 milioni di euro: la famiglia Buzzi, noti imprenditori del cemento con un cementificio a Monselice e altre attività nel pordenonese, è entrata nel capitale sociale di Fantic Motor acquisendo una quota pari al 16,2%. Ciononostante, la crisi si è protratta per tutto il 2024, tanto che il primo semestre si è chiuso con un altro passivo di 13 milioni di euro.

CAMBIAMENTI AI VERTICI

Così, alla fine del 2024 Maurizio Roman aveva preso il posto del fratello Mariano (il Presidente dell'Ancma) alla guida di Fantic Motor, per provare a rilanciarla, ma alcuni problemi di salute hanno reso difficile il suo lavoro. Dunque sono stati nominati due amministratori delegati con compiti distinti: Costantino Sambuy e Gianni Nardelotto. Il primo ha una lunga esperienza nel settore delle due ruote, ed è stato già ad di Peugeot Motorcycle e Responsabile dell'Asia per il Gruppo Piaggio.

PIANO INDUSTRIALE

Il secondo, invece, è Direttore Generale della VeNetWork, la società per azioni con capitali privati proprietaria, tra le altre cose, di Fantic Motor. “Con il ricorso alla Composizione Negoziata della Crisi (CNC) – hanno dichiarato Sambuy e Nardelotto – stiamo lavorando per recuperare nei prossimi mesi un equilibrio economico finanziario per superare il difficile contesto economico che stiamo attraversando. Parallelamente a ciò si predisporrà un nuovo piano industriale che determini una strategia di continuità e sviluppo sostenibile per il Gruppo nel tempo”.

LA SITUAZIONE DELLA MINARELLI

Per quanto riguarda la Minarelli, invece, Emil Banca - la banca di credito cooperativo dell'appenino tosco-emiliano - ha promesso pieno supporto "Dall’anticipo della cassa integrazione senza interessi, all’assistenza alle situazioni debitorie personali e familiari, in caso di eventuale disoccupazione, al supporto a percorsi di outplacement, fino all’eventuale sostegno a progetti imprenditoriali o di lavoro autonomo provenienti dalla libera iniziativa di lavoratrici e lavoratori. Insomma, non vogliamo restare a guardare, se possiamo essere utili, siamo a disposizione per parlarne" ha detto Gian Luca Galletti, Presidente di Emil Banca.

 

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