TVS accelera in Italia: "20.000 moto l’anno entro il 2029"

Dopo un anno dal lancio ufficiale, il gruppo indiano consolida la presenza nel nostro Paese con una rete di 50 concessionari e ambiziosi piani di crescita. Na abbiamo parlato con Giovanni Notarbartolo Di Furnari, General Manager della Casa

04.06.2025 ( Aggiornata il 04.06.2025 13:22 )

Giovanni, è da circa un anno che siete arrivati in Italia. Primo bilancio?
"Comincio col dire che aprire una filiale in Italia, invece che appoggiarsi a un distributore, non è per nulla banale. Abbiamo fondato la società il 28 marzo del 2024 a Roma. Abbiamo fatto le prime assunzioni e il 15 maggio abbiamo lanciato l’azienda con una conferenza stampa a Milano. Dopodiché a ottobre sono arrivati i primi 64 veicoli. In un annetto siamo riusciti a mettere insieme una squadra, abbiamo creato una rete vendita di 50 concessionari e a oggi abbiamo immatricolato 150 veicoli. Siamo un gruppo indiano che ha deciso di arrivare in Italia con una filiale diretta. Significa avere un progetto a lungo termine; un progetto che TVS ha in pancia da cinque anni".

Test TVS RTR 310 BT0: la piccola con tecnologia da maxi 

TVS RTR 310 BT0: le foto del test

TVS RTR 310 BT0: le foto del test

Agile e comunicativa, offre una guida coinvolgente grazie a sospensioni regolabili, elettronica completa con IMU a sei assi, traction control Cornering, Quickshifter e Cruise Control

Guarda la gallery

TVS Motor, il continuo dell'intervista

– In questa operazione c’è un po’ del tuo zampino?

"Più che lo zampino, direi che ci ho messo la gamba intera! Quando fui contattato da TVS ero a capo della filiale italiana di Peugeot, avevo la mia squadra, facevamo il nostro lavoro. A un certo punto però TVS mi interessa perché vedo che in Europa prendono contatti con dei distributori. La loro idea all’epoca era quella di venire in Europa, ma di appoggiarsi appunto a dei distributori. Io entrai in contatto con il presidente della strategia di TVS nel mondo, e gli presentai il mio piano: l’Italia era un Paese troppo importante, per numeri ma non solo. Bisognava aprire una filiale diretta con delle persone che conoscevo bene, di cui mi fidavo. Da qui è nato tutto". 

– Ad oggi TVS è un brand ancora abbastanza sconosciuto sul mercato italiano. Raccontaci brevemente la sua storia.

"TVS nasce con una storia particolare. Sundram, il fondatore, nota che in India i bus arrivano sempre in ritardo. Perché? Perché all’epoca (inizio ’900) si viaggiava con i cavalli, con le carrozze e i carretti, tutti mezzi che lasciavano cadere chiodi per strada. Chiodi che puntualmente bucavano le gomme dei pullman che passavano, e che quindi erano costretti a fermarsi accumulando ritardo su ritardo.
Cosa fece quindi Sundram?
Inventò un paraurti dotato di enormi calamite, in grado di attirare quei maledetti chiodi e quindi spianare la strada. Magicamente, le ruote dei bus non si bucavano più e i ritardi furono quasi azzerati.
Una storia meravigliosa se vuoi.
Da lì passano gli anni, c’è stata la Seconda guerra mondiale, le persone hanno avuto sempre più necessità di muoversi. Ecco perché TVS si mette a produrre anche veicoli a due e tre ruote. Ancora oggi è un’azienda familiare, siamo alla quarta generazione di Sundram. Il quartier generale è a Singapore, mentre la fabbrica più importante è a Hosur, sud dell’India. Hanno quattro fabbriche in India, una in Indonesia. Nel 2021 hanno acquisito Norton Motorcycles e hanno aperto una fabbrica anche lì. Attualmente TVS conta circa circa 5.000 dipendenti, oltre 4 milioni di veicoli venduti all’anno ed è il quarto produttore al mondo (circa 3,5 miliardi di fatturato in dollari)
". 

– So che TVS è anche fortemente legata al mondo racing, anche se attualmente soltanto nei Paesi asiatici. Prevedete di fare qualcosa anche qui in Europa o addirittura in Italia?

"Attualmente siamo completamente assorbiti dal lavoro che stiamo facendo. Stiamo mettendo assieme una filiale, stiamo costruendo una rete vendita e tutto questo è già molto complicato. TVS ha una storia molto forte nelle corse, è vero, ma in questo momento sinceramente per noi non è una priorità.
In futuro però è molto probabile che ci lanceremo, perché il DNA dell’azienda comprende anche questa sfera
". 

A Sepang con la TVS Apache RR 310 da gara

A Sepang con la TVS Apache RR 310 da gara

TVS vi dice qualcosa? Se la risposta è no, beh sappiate che è uno dei più grandi costruttori di motociclette al mondo. Da noi in Italia sono arrivati da pochi mesi ed è anche per questo che ci hanno invitato in Malesia, sul circuito di Sepang, per raccontare chi sono e che cosa fanno. E nonostante i molti, anche giustificati preconcetti verso un’azienda indiana, abbiamo capito che a muoverli c’è una forte componente di passione per il mondo delle corse. Proprio come le più blasonate aziende europee.

Guarda il video

– Obiettivi a medio e lungo termine?

"Sul lungo periodo vogliamo capire esattamente quali prodotti piacciono ai motociclisti. Abbiamo in rampa di lancio nuovi prodotti che arriveranno presto, parlo del 2025/26. Un altro obiettivo che stiamo perseguendo è quello di creare una rete vendita forte, capace di autosostenersi. Per dare dei numeri, 75-80 concessionari entro fine anno e un centinaio a regime; per quanto riguarda i veicoli, entro il 2028-2029 contiamo di arrivare a vendere circa 20.000 pezzi l’anno". 

 

 

 

 

 

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento