TVS Motor, il colosso che arriva dall'India: i motivi di una crescita

In occasione del test della RTR 310 BTO, abbiamo colto l'occasione per approfondire la storia e la crescita dell'azienda grazie ad alleanze strategiche

Antonio VitilloAntonio Vitillo

3 giu 2025

Terzo produttore di motociclette in India, TVS Motor Company segue il passo dei giganti Hero e Bajaj. Del competitor Royal Enfield ha la stessa località di “residenza”, che è Chennai, riconoscendosi per l’approccio produttivo, orientato alla sostenibilità come all’innovazione tecnologica destinata al mercato globale. Ha tre stabilimenti, il più grande è a Hosur, una quarantina di chilometri a sud-est di Bengaluru, luoghi di lavoro in cui si respira un’atmosfera di famiglia, vi è molta sensibilità ai temi ambientali, e si orienta lo sguardo al mercato internazionale.

I numeri di TVS

I numeri parlano chiaro riguardo alla forza produttiva di TVS: riferendoci al 2023, nei tre stabilimenti – Hosur, Mysore e Nalagarh – sono stati prodotti oltre tre milioni di pezzi, fra motociclette, scooter e veicoli a tre ruote, per un fatturato di 4,1 miliardi di dollari. Ogni giorno escono dai suoi stabilimenti circa 5.000 unità, suddivise fra modelli di ogni segmento del mercato indiano, dai 100 centimetri cubi alle sportive top di gamma, quelle di cilindrata 310. Parlando, invece, di forza lavoro, la TVS conta 5.161 persone, più del 13% delle quali sono donne. 

La storia di TVS

Tracciandone la storia: risale al 1911 la fondazione della T.V. Sundram. Pioniera della mobilità in India, iniziatrice del servizio di autobus del paese, la TVS è divenuta gruppo che spazia fra l’automotive, la logistica, i servizi finanziari; nel logo è rappresentato un cavallo rosso al galoppo. La sua evoluzione motociclistica è passata attraverso il primo ciclomotore a due tempi, il TVS 50 del 1979, che ha avuto la capacità di vendere circa 3.000 pezzi in un solo mese.

Sono poi arrivate le alleanze chiave: quella con la Suzuki, dal 1982 al 2001, è stata foriera del potenziamento del centro ricerca, dove oggi lavorano 1.090 tecnici specializzati. Nel 2013 è arrivata la collaborazione con BMW Motorrad, passo strategico fondamentale che ha portato allo sviluppo congiunto di una gamma di modelli monocilindrici, di piccola cilindrata, destinati al mercato internazionale. Frutto ne fu il GS 310 R del 2016, cui seguì la versione GS, moto che, complessivamente, hanno venduto oltre 140.000 unità, rappresentando una testimonianza concreta del rafforzamento della reputazione del marchio TVS.

Oggi, allineandosi alla visione industriale a lungo termine del colosso tedesco, grazie anche al rigoroso approccio produttivo in essere, la partnership si starebbe ulteriormente ampliando, aprendosi a quelle nuove tecnologie che includono anche i veicoli elettrificati.

Il futuro della TVS racconta pure di un’entrata sul mercato nord-americano, rafforzando la capacità di penetrazione nei mercati occidentali: è programmata nel 2026, quando la produzione della Norton Motorcycles, marchio di cui TVS è proprietaria, arriverà a pieno regime. 

La sostenibità per TVS: i temi centrali

Sul presente, possiamo aggiungere che in TVS è alta l’attenzione alle questioni ambientali e al benessere del capitale umano aziendale: fra i complessivi 600.000 metri quadri dello stabilimento di Hosur, il 36% è destinato ad area verde, con un parco botanico, il giardino di farfalle, una foresta e 18 stagni; vi vivono centinaia fra vegetali e animali, tra cui una specie a rischio di estinzione, il pangolino indiano.
Delle risorse utilizzate nel principale centro produttivo di TVS, l’85% dell’acqua viene riciclata e il 92% dell’energia è ricavata da fonti rinnovabili. Va ricordato, infine, che nel 2010 è stato fondato il TVS Institute of Quality and Leadership, una vera e propria università interna dedicata alla formazione dei dipendenti interni. 

 

 

 

 

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