Ducati Multistrada V2 S, le opinioni di InMoto "fuori dai denti"

Anche senza Desmo, continua a farsi apprezzare e amare: alcune riflessioni "di pancia" direttamente dal recente test

Andrea ToumaniantzAndrea Toumaniantz

29 apr 2025

La frase di un celebre film: “Chi parte sa cosa lascia, ma non sa cosa trova!” forse rispecchia lo stato d’animo di quei superappassionati del marchio, per i quali non è in alcun modo concepibile una Ducati priva di Desmo e telaio a traliccio; perché in questo modo le si estirpa la pura essenza, l’elemento che la distingue dal mondo.

Tecnologia che avanza, anima che resta

Portiamo pieno rispetto per la fedeltà alle tradizioni, e per chi porta nel cuore pietre miliari della cultura motociclistica (che si tratti o meno di una Ducati), ma il mondo e la tecnica vanno avanti e bisogna fare una scelta tra il restare fermi – legati ad un tecnicamente onorevolissimo passato, ma fermi – oppure accettare il bello del nuovo che arriva, imparando ad apprezzarlo, perché su questa moto vi assicuriamo che di punti apprezzabili ce ne sono parecchi, e sono tutti volti a migliorare l’esperienza di guida.
E poi, suvvia... una rossa di Bologna rimane sempre e comunque identificabile tra mille!

Per il test completo e per sapere con quali voti ha superato il nostro SottoEsame clicca QUI: TEST Ducati Multistrada V2 S: I VOTI DEL #SOTTOESAME

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