Ci sono moto di grande carattere e valide dal punto di vista tecnico e dinamico che, una volta uscite dalla fabbrica, sono state velocemente dimenticate
Ci teniamo a citare il più sfortunato membro di una famiglia di successo come quella delle Honda 700 con cambio DCT.
Era il 2015 quando la CTX700N entrò a far parte del listino giapponese, sull'onda del successo delle ben più note NC700 e Integra.
L'impostazione telaistica e meccanica era la stessa, ma in questa versione è stata declinata in versione cruiser con spazio per bagagli e un cupolino protettivo che richiama la grande viaggiatrice della famiglia, la Gold Wing.
Un look di sicuro personale, ma forse un po' sgraziato e decisamente non in linea con i gusti degli europei, che hanno sempre apprezzato le moto custom e cruiser unicamente se con linee classiche.
Potremmo anche citare l'incertezza dell'utenza per la presenza del DCT su una cruiserina di potenza ridotta (48 CV, guidabile con patente A2), ma è un problema che di questi tempi non molti motociclisti si porrebbero, essendo di fatto un ottimo sistema soprattutto per il commuting quotidiano.
Anche la sorellona della serie CTX1300 (su base meccanica Pan European) fu un flop.
Per molti si tratta di una serie da dimenticare.... ma per noi è una serie da riscoprire.
Link copiato