Consigli usato, Suzuki GSX-R 600: la velocità è per tutti

Consigli usato, Suzuki GSX-R 600: la velocità è per tutti

La media di Hamamatsu è un buon usato per chi cerca un mezzo sportivo ma non estremo, ed è capace di dare al pilota un grande piacere di guida

Zep Gori

10.02.2023 16:52

Fin dal lancio del primo modello, la Suzuki GSX-R 600 è sempre stata una protagonista di prim’ordine nel ricco panorama delle sportive di media cilindrata.

È una moto chiaramente votata all’uso sportivo, ma che, rispetto ad altre moto del segmento, offre un discreto compromesso anche per l’utilizzo sulle normali strade aperte al traffico. La nostra prova, pubblicata sul numero 7-2011 e svolta in comparativa con la Triumph Daytona 675 R e la “sorellona” GSX-R 750, ha evidenziato come questa quadricilndrica, nella sua più recente (ed ultima) versione offra un buon bilanciamento ed equilibrio d’insieme in ogni frangente ad esclusione, ovviamente, dell’utilizzo con il passeggero, difetto del resto usuale per tutte le moto sportive delle ultime generazioni.

COME CAMBIA LA GSX-R 600 del 2011

Il quattro cilindri in linea di 599 cc è capace di una buona fluidità di erogazione pur garantendo una spinta corposa agli alti regimi. Rispetto alla versione precedente, infatti, questa unità era stata oggetto di una profonda rivisitazione per ottimizzare numerosi dettagli finalizzati non tanto al picco di potenza massima quanto al miglioramento dell’efficienza interna, che all’atto pratico si traduce in una migliore capacità nel prendere i giri e in un minor consumo di carburante. Laddove le condizioni lo richiedano, è possibile attivare una seconda mappatura che addolcisce il motore limitando la potenza a “soli” 70 CV. La ciclistica ha un comportamento solido e prevedibile nelle reazioni.

Le prestazioni dichiarate al periodo parlavano di potenza 92,5 kW (125,8 CV) a 13.500 giri/ min e coppia massima di 69,6 Nm (7,9 kgm) a 11.500 giri/min.

COME VA LA GSX-R 600

L’uso in pista è la situazione dove la resa è massima, però entrambe le sospensioni si rivelano efficaci anche sulle comuni strade, dove è necessario che la moto possa digerire maggiori asperità del manto asfaltato senza lamentare eccessivi scompensi nel mantenere la traiettoria impostata. Buona parte di questa positiva caratteristica è dovuta alla forcella Showa con tecnologia “Big Piston”. Grazie a questo sistema, vi è una maggiore area di contatto fra olio e pompante, garantendo così un comportamento più regolare. Un altro punto di forza di questa moto è il comportamento in piega, con una discesa fluida e regolare e la capacità di gestione delle reazioni a centro curva. Nonostante questa buona agilità, anche sul veloce la traiettoria è sempre stabile e precisa. Quando il tachimetro punta in alto si fa apprezzare anche la corretta aerodinamica del frontale, dove il cupolino, relativamente alla tipologia di moto, permette una buona protettività. Un discreto comfort è garantito anche dalla imbottitura della sella e dal posizionamento dei semimanubri, che permettono un buon controllo nella guida sportiva sebbene siano posizionati ad una altezza che non affatica troppo i polsi quando si vuole semplicemente andare a spasso. Le pedane sono invece posizionate un po’ troppo avanti, tuttavia essendo possibile la regolazione, nel punto di massimo arretramento risultano ottimali.

Pregi
Linea codino posteriore
Facilità di guida
Equilibrio sospensioni

Difetti

Allungamento corsa leva nella guida in pista
Posizione standard pedane

Inconvenienti
Una campagna di richiamo per 1538 veicoli (inclusi anche i modelli 750 e 1000) per pompa freno anteriore con eccessiva spugnosita? per i modelli prodotti fino a marzo 2013.

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