Moto e passione: viva i "catorci" e chi se ne prende cura

Moto e passione: viva i "catorci" e chi se ne prende cura

Più si rompe, più l'aggiustiamo e più ci piace. Ogni qual volta mettiamo mano alla nostra moto, il legame si stringe e diventa poi impossibile separarsi. Di motociclisti "masochisti" ce ne sono tantissimi, ed è l'essenza della passione

20.01.2023 11:04

Ci sono i motociclisti che amano il nuovissimo. Quando un prodotto esce sul mercato ed è all'apice della tecnologia e delle prestazioni, sono in tanti a sognare di averlo e c'è chi farebbe anche mutui ventennali pur di portare a casa quel gioiello di evoluzione meccanica, elettronica e ciclistica che non fa dormire la notte da quanto è meraviglioso. Poi ci sono appassionati che si piazzano all'esatto opposto, che vanno in giro con mezzi al limite del fatiscente e che tre volte su due sono fermi ai lati della strada, in ginocchio, frungando nel motore con una chiave in mano... ma col sorriso. Oggi parliamo di questi ultimi.

Il masochismo come scelta di vita

Rewind, 125 sportive 1989: classe di ferro FOTO

Rewind, 125 sportive 1989: classe di ferro FOTO

Aprilia AF1 Replica, Cagiva C12 R, Gilera SP-01, Honda NSR 125 R sono protagoniste di questo confronto (con i rilevamenti) tra le piccole regine che dominavano la scena a fine anni '80

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Se amate le due ruote, probabilmente conoscete dei motociclisti così, o forse lo siete voi stessi. Sono persone che una moto nuova non l'hanno mai avuta, o che reputano un errore averne acquistata una in passato. Nella cronologia dei loro computer, ancor più visitati dei siti osè, ci sono i portali di compravendita di moto, costantemente monitorati in cerca dell'affare da quattro soldi, magari non perfetto così da metterci un po' le mani per divertirsi come bimbi con le Lego.

Vanno in giro con moto datate e per nulla perfette, l'usato troppo nuovo li attrae davvero poco, al pari dell'ultimo modello in concessionaria. In garage, probabilmente, di moto ne hanno parecchie e tutte insieme hanno un valore irrisorio... ma se notate sono sempre tranquilli e fieri di esprimere la propria passione nella maniera che più gli piace, tribolando in modo eccessivo ma divertendosi nel farlo. Molti di loro sono sposati con donne che ancora non hanno capito cosa c'è di divertente nelle moto che spruzzano olio, al pari di tutti gli amici e colleghi che si fanno burla di loro. E più critiche e battute ricevono, più loro ci godono, perchè fondamentalmente adorano essere sempre zozzi di grasso ed essere riconosciuti come quelli con le rotelle "non proprio a posto".

Honda VFR750F

Honda VFR750F

La media di Tokyo era una moto che fin dal suo debutto si distinse per l'alto tasso di tecnica abbinato a un layout dalla vocazione sì stradale, ma per un utilizzo a 360°. Era potente, al periodo, la prima VFR750F, con i suoi 105 CV dichiarati, comoda e pronta a soddisfare i pruriti più sportivi quanto le tranquille sgroppate nei weekend

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