La moto estensione del corpo? Il concetto di uomo-macchina

La moto estensione del corpo? Il concetto di uomo-macchina

Avete mai provato la sensazione di essere un tutt'uno con la vostra moto, come se il vostro corpo si estendesse anche alle parti meccaniche del mezzo? La scienza spiega perché accade e perchè amiamo così tanto sentirci così

14.09.2022 ( Aggiornata il 14.09.2022 10:03 )

La passione per le moto e i mezzi meccanici è qualcosa di così semplice e immediato che non lascia spazio a molte domande. Le moto ci piacciono perchè ci piacciono, non c'è tanto da girarci attorno. Ma se proprio vogliamo andare oltre, alla fonte di questa profonda attrazione, bisogna mettere in campo ricerca, studi e scienza, dalle teorie evoluzionistiche (come raccontato qui) fino all'antropologia e alla psicologia. Oggi vi parliamo della percezione del nostro corpo e di come i nostri movimenti, legati a quelli della moto che cavalchiamo, si espandano nello spazio e nel tempo potenziando, di fatto, le nostre capacità di individui.

Lo spazio periperipersonale

Introduciamo un po' di teoria, necessaria a inquadrare il ragionamento. Siamo individui dotati di un corpo fisico che occupa uno spazio distinto da quello che ci sta intorno, che possiamo definire come spazio personale. Tutto quello che sta al di fuori del nostro corpo è, invece, spazio extrapersonale. Ma all'interno di quest'ultimo c'è anche lo spazio peripersonale, ovvero quello che noi riusciamo a raggiungere con il movimento del nostro corpo e ci permette di interagire con elementi che stanno nel perimetro massimo dell'estensione dei nostri gesti. 

Se utilizziamo strumenti che potenziano le prestazioni del nostro fisico, anche lo spazio peripersonale può espandersi. Per esempio, se usiamo l'aspirapolvere per togliere le ragnatele dagli angoli del soffitto, in quel caso i nostri gesti arrivano dove le sole braccia non riescono, grazie a un supporto tecnologico-meccanico. Esperimenti condotti con alcune scimmie, hanno mostrato come in brevissimo tempo hanno imparato ad utilizzare un rastrello per allargare il loro spazio peripersonale e avvicinare del cibo posto in lontananza, dove le sole braccia non sarebbero mai potute arrivare.

Seguendo il ragionamento, forse avrete già capito in che modo le moto si possono inserire. Quando siamo in sella, il nostro spazio peripersonale si espande. Comandando la motocicletta, riusciamo a percepire l'asfalto, e le ruote ci trasmettono feedback fisici necessari a capire se siamo in pericolo o meno. Intervenendo sul mezzo con i nostri comandi, possiamo modificare le condizioni dello spostamento del nostro corpo nello spazio-tempo, che senza il supporto dello strumento meccanico non potrebbe muoversi a quella velocità e con quella precisione.

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