Cara moto, quanto mi costi? La spesa su manutenzione e ricambi (parte 2)

Cara moto, quanto mi costi? La spesa su manutenzione e ricambi (parte 2)

Officina generica contro officina ufficiale. Quali motivazioni ci spingono verso l'una e quali verso l’altra? Le case cercano di tenerci nella loro orbita proponendo piani di manutenzione programmata a costo fisso ed estensioni di garanzia. Ma la vera discriminante è il costo dei ricambi

06.04.2022 10:58

Nella prima puntata del nostro approfondimento abbiamo visto che i tagliandi presso le officine autorizzate non sono più considerati obbligatori per conservare la garanzia. Ma abbiamo visto anche che le case controbattono offrendo estensioni della garanzia vincolate all’effettuazione dei tagliandi presso le loro concessionarie. E ci eravamo lasciati proprio con questa domanda: perché scegliere l’officina generica?

Il primo motivo è che il meccanico al quale mettiamo la moto in mano, deve essere persona di fiducia.

Problema costo per i ricambi

Per determinate rotture, la scelta dei ricambi non originali, ovviamente a garanzia scaduta, può far risparmiare molti soldi. Chi scrive ha recentemente bruciato generatore e regolatore di tensione sulla propria moto: i pezzi originali venivano rispettivamente 650 e 380 euro, quelli commerciali sono stati pagati 270 e 90 euro. Analogo discorso lo si può fare per molti scooter, la cui cinghia di trasmissione è molto costosa. Su Internet si trovano a prezzi molto ridotti cinghie del tutto analoghe, prodotte da case di provata affidabilità; a volte le stesse che le producono come primo equipaggiamento del veicolo.

Ovviamente rivolgendosi a un concessionario ufficiale sarebbe assai difficile scegliere componenti commerciali, cosa che invece l’amico meccanico se può propone.

E questo dei ricambi è un problema nel problema. La concorrenza al ribasso dei prezzi dei motocicli ha spinto le case a spostare una quota importante del loro business sulla vendita dei ricambi. Non a caso, se si comprasse una moto a pezzi, la si pagherebbe il triplo. Questo però è vissuto come un problema da molti concessionari, che si trovano a disagio quando debbono giustificare ai loro clienti costi importanti per operazioni di manutenzione generica dei loro scooter, che alla fine sono veicoli utilitari.

Anche per le officine però tutto è compresso al massimo, e la marginalità la si può fare solo sui ricambi. Sfruttando magari lo sconto spuntato al momento dell’acquisto. Sconto che sale se ci si rivolge a venditori di ricambi commerciali. Ed ecco allora la tentazione per qualcuno di non utilizzare ricambi originali. E a volte neanche ricambi di qualità sicura.

Ci è bastato andare a trovare un ricambista generico, per scoprire che vende pacchi di pastiglie frenanti da scooter non marcate, a quattro soldi. E anche sui lubrificanti, così spesso messi in fattura a caro prezzo, ci sarebbe a volte – non sempre, ovviamente – molto da dire. Perché i moderni motori non si rompono facilmente. E questo i meccanici lo sanno. E a volte – ripetiamo, non sempre! - se ne approfittano, risparmiando sulla qualità dei lubrificanti, ad esempio, o non effettuando alcune operazioni prescritte sul piano manutentivo, come il controllo del gioco valvole. E così si torna alla motivazione di partenza: si preferisce portare la moto dal meccanico che conosciamo e di cui ci fidiamo.

L’opzione manutenzione programmata

Nel frattempo le case, probabilmente proprio perché la marginalità la si può ottenere collegando dei servizi al prodotto da loro venduto, e proprio per tenersi noi clienti sempre più stretti, stanno proponendo dei piani di manutenzione programmata.

La Triumph ad esempio mette a disposizione “il programma di manutenzione Take Care, che prevede tre declinazioni scalabili a seconda del profilo di utilizzo, vale a dire la percorrenza media annua del cliente: Urban, Traveller e Globetrotter. Sono acquistabili solo al momento dell’acquisto della motocicletta”. Si tratta di pacchetti a costo fisso, che comprendono tutte le operazioni di manutenzione previste per un determinato lasso di tempo o chilometraggio. E che danno diritto a sconti sull’acquisto dei ricambi.

Qualcosa di simile lo propongono anche la Suzuki, con il pacchetto Suzuki Smile, o la Yamaha che offre tre formule, la più completa delle quali comprende anche lo sconto del 25% sul prezzo dei pneumatici. E tutti i pacchetti comprendono estensione di garanzia a 5 anni e soccorso stradale.

Tra l’altro, proprio sul sito della Yamaha c’è un preventivatore che calcola il costo del tagliano in funzione del modello e del chilometraggio. Per la Tracer 9 si va ad esempio dai 158 euro del tagliando dei 10mila chilometri ai 335 di quello dei 40mila. Per l’X-Max 300, dai 125 euro del tagliando dei 10mila ai 398 di quello dei 40mila. Più della Tracer in questo caso, perché la cinghia di trasmissione degli scooter moderni è un componente particolarmente costoso.

Analoga possibilità di preventivazione e prenotazione dei tagliandi online la offre la Suzuki. E pure la BMW ha pacchetti di manutenzione programmata ai quali si può aderire anche se si acquista una moto usata.

Prezzi dei ricambi a confronto

L’ultima parte del nostro lavoro di ricerca è un confronto fra i costi di alcuni ricambi scelti, per 1-2 modelli di ogni casa. A parte poche eccezioni, emerge una sostanziale omogeneità nei prezzi imposti su veicoli di medesima classe. Quindi, confrontando modelli utilitari o entry level, si trovano prezzi sostanzialmente allineati.

Abbiamo inserito anche un ricambio di uso molto comune, come la candela. Troverete prezzi molto differenti in questo caso, ma esistono candele di diverse tipologie, e le più raffinate garantiscono anche durate superiori. E allora, se si considera che su alcune moto le candele si sostituiscono ogni 10mila chilometri e su altre ogni 40mila, ci si accorge che il confronto dei prezzi in buona parte riequilibra le spese richieste per la manutenzione ordinaria. Di seguito trovate i dati** fornitici dalle case.

  Pedana sinistra * Specchio sinistro Filtro aria Candela Pastiglie anteriori
Benelli TRK 502 10,86 € 13,30 € € 7,20 € 20,74 € 168,36
Keeway RKF 125 13,42 € 9,64 € € 5,98 € 20,74 € 7,32
Honda SH 125 171,62 € € 31,11 € 20,63 € 12,98 € 37,52
Honda Africa Twin 1100 62,87 € € 119,05 € 98,8 - coppia € 31,32 € 61,28
Kawasaki Z 650 34,75 € € 64,25 € 26,06 € 23,45 € 64,90
Kawasaki Versys 1000 40,45 € € 53,85 € 32,85 € 23,45 € 61,39
Kymco Agility 125 R16 23,46 € € 34,16 € 14,07 € 5,90 € 35,73
Kymco AK 550 109,59 € € 75,30 € 29,59 € 15,26 € 75,73
MV Agusta Turismo Veloce € 58 + 14 (pedana + gomma) € 129,50 € 62,60 € 24,70 € 153,60
Suzuki Burgman 400 26,07 € € 64,11 € 23,80 € 13,42 € 61,73
Suzuki V-Strom 1050 123,62 € € 69,55 € 33,49 € 26,84 € 57,21
Triumph Tiger 900 GT Pro 74,86 € € 87,22 € 29,51 € 13,94 € 69,85
Yamaha X-Max 300 55,56 € € 29,44 € 25,17 € 15,58 € 40,22
Yamaha Tracer 9 45,08 € € 54,40 € 34,17 € 17,74 € 54,36
BMW C 400 44,66 € € 35,25 € 15,42 € 18,48 € 44,01
BMW R 1250 GS 96,00 € € 92,70 € 32,11 € 26,61 € 50,00
KTM 890 Duke 57,22 € € 28,37 € 27,76 € 25,13 € 37,33
KTM 1290 Super Adventure S 33,18 € € 78,00 € 42,76 € 20,31 € 33,18
Ducati Scrambler 800 Icon 36,60 € € 78,75 € 23,22 € 14,27 € 88,41
Ducati Multistrada V4S 48,80 € 78,02 € (104,02 con spia radar BSD € 34,11 € 31,59 € 107,37

* scudo anteriore sinistro per gli scooter 
**prezzi IVA inclusa

La prima puntata del nostro approfondimento: clicca QUI!

Si ringraziano le seguenti case per aver risposto alle nostre domande e averci dato argomenti per realizzare questo articolo: Benelli, BMW, Ducati, Honda, Kawasaki, KTM, Kymco, MV Agusta, Suzuki, Triumph, Yamaha, 

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