Moto cinesi: "Preferisco un usato. Ma la qualità cresce e costano poco"

Moto cinesi: "Preferisco un usato. Ma la qualità cresce e costano poco"

A voi la parola: alcune delle mail arrivate in redazione fanno capire il pensiero oggi più ricorrente sulle moto che arrivano dalla Cina. Ma per alcuni sono comunque una valida alternativa alla proposte delle Case "tradizionali" a volte troppo costose

Redazione - @InMoto_it

27.10.2021 17:14

Ho letto con interesse il pezzo di Andreetto sulle moto cinesi. Le osservo attentamente da anni, all’EICMA, e posso affermare che hanno fatto passi da gigante, sia come qualità costruttiva sia in termini di estetica. Manca loro ancora qualcosa in termini di immagine e “aspirazionalità”. Nulla che, grazie alla loro strapotenza economica, non possano in pochi anni rimediare. Hanno già in mano Marchi dal blasone prestigioso (Benelli e AJS, per menzionarne due). Possono contare su uno sterminato mercato domestico che permette loro di instaurare quelle economie di scala che permetteranno di creare una base produttiva al top e una gamma per tutte le tasche. Penso che l’avvento dei costruttori cinesi sia una realtà ineluttabile. Quale può essere la risposta delle Case occidentali? Cercare di mantenere una leadership nello stile e nell’immagine di prodotto, che di certo non si improvvisa né si può comprare. Quindi proporre nuove idee e creare nuovi segmenti di mercato. In questo abbiamo un vantaggio ancora difficile da colmare.

Antonio Canizzaro

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