Il CEO di KTM ci svela i piani nel prossimo futuro del Gruppo di Mattighofen. Dalle piccole 490 realizzate in India, a nuove 125-400 stradali per i giovani passando al futuro in Moto3 con Gas Gas
Il futuro "Orange". Stefan Pierer, CEO del gruppo KTM , in una nostra intervista svela alcune di quelle che saranno le mosse per il prossimo futuro. Non solo riguardanti KTM , ma anche per ciò che concerne Gas Gas e il rapporto con gli indiani di Bajaj ed i cinesi di CFMoto . Quest'ultima partnership sta diventando sempre più stretta ed il frutto di questa sinergia lo vedremo presto con l'arrivo di una enduro-crossover che sfrutterà il motore 790 puntando a diventare una entry-level nel segmento delle adventure. Dall'India invece una delle novità più succose: la nuova famiglia di medie che poggerà su un inedito bicilindrico parallleo 490.
Prova KTM 890 Adventure LE FOTO
Siamo stati sulle strade asfaltate e non dell’appennino centrale, per testare una delle più scatenate avventurose sotto i 1000 CC
Guarda la galleryE' in arrivo la 490, prevista per il 2022.
"Verrà sviluppata interamente dal centro ricerche Bajaj, a Pune, supportato naturalmente dai nostri ingegneri in Austria. E’ una bicilindrica parallela, un formato simile alle nostre 790-890, solo che è una 500. Ma c’è ancora del lavoro da fare, e non abbiamo ancora deciso dove produrla. Forse in Cina, visto che lì, al nostro partner CFMoto, abbiamo trasferito i nostri più vecchi motori 790, ed è andato tutto molto bene. Lì ora hanno un nuovo complesso produttivo costruito in soli 18 mesi, pronto a partire".
Quando pensate di lanciare sul mercato queste 500?
"Serviranno un paio d’anni per entrare in produzione, quindi nel 2022. Avremo diversi modelli, con le versioni Duke e Adventure in ciascuna delle linee KTM e Husqvarna ".
Il vostro rapporto con CFMoto sta diventando sempre più stretto.
"Sì, ci sono stati scambi di azioni, ed abbiamo ceduto la 790 Duke che loro potranno usare per futuri prodotti CFMoto. Noi ci concentreremo sulla 890, mentre la 790 andrà in Cina, anche se per ragioni di marketing si chiamerà 750, che suona più tradizionale. Saranno prodotte lì ma vendute su scala mondiale, come entry-level del segmento. Solo più avanti la seguirà la 890".
La 750 sarà venduta col marchio KTM?
"Sì, ma quelle prodotte da CFMoto saranno leggermente diverse dalle nostre come design, anche se useranno in gran parte gli stessi componenti. La previsione per l’entrata in produzione è marzo 2022".
Ci saranno anche modelli Husqvarna, nella famiglia 750?
"Forse più avanti. Per i primi tre o quattro anni, ci concentriamo sulle Duke e Adventure. Ma pensiamo anche di riportare in vita il vecchio modello Supermoto, come entry-level per il mondo delle 750 KTM, ad un prezzo conveniente, ma sempre con design KISKA. In pratica, ricalchiamo quel che abbiamo fatto in India con l’operazione Bajaj per le 400, facendo lo stesso in Cina con CFMoto per le medie".
Di recente, dal precedente 60% siete passati al 100% di proprietà del marchio spagnolo GasGas . Cosa ne farete?
"È successo a fine giugno, poco dopo l’ultima volta che ci siamo visti. Sposteremo progressivamente GasGas qui a Mattighofen, proprio come abbiamo fatto con Husqvarna, anzi parte della produzione è già partita lo scorso settembre. Solo le moto da Trial resteranno in Spagna".
Vedremo in futuro anche GasGas stradali?
"La piattaforma c’è, perché no? Anche se prima va costituita la rete vendita, va posizionato il marchio nel settore offroad, poi pian piano potrà venire il resto. Di sicuro GasGas potrà essere un marchio fresco, adatto ai giovani, per un segmento in grande espansione. Prima o poi verrà il salto nelle classi 125-400 stradali, penso nel giro di un paio d’anni. È un marchio spagnolo, che come KTM e Husqvarna viene dalla corse offroad, ma mi aspetto di vedere piuttosto presto una GasGas in Moto3: penso a un team sempre con forti radici spagnole e piloti spagnoli".
Tornando alle GasGas da Trial: si parlava di un orientamento verso il full electric. Andrà in produzione?
"Lo sviluppo sta andando avanti in modo serio. Di certo le Trial saranno elettriche in futuro, e prima o poi arriveremo sul mercato, anche se non saprei dire esattamente quando, e non voglio mettere troppa pressione al nostro reparto ricerche e sviluppo. Nel frattempo la Torrot continuerà a costruire per noi moto da Trial a combustione interna nello stabilimento di Girona".
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