EICMA 2025, Honda CB1000GT: potente giramondo
Sfruttando la piattaforma della Hornet, la Casa di Tokyo propone una tourer sportiva che promette grandi prestazioni senza compromettere il comfort

Alessandro Codognesi
Pubblicato il 4 novembre 2025, 09:00 (Aggiornato il 4 novembre 2025, 15:41)
L’EICMA è sinonimo di novità per le aziende, anche per colossi come Honda. Che un po’ a sorpresa presenta questa CB1000GT, una moto a metà tra il mondo delle crossover sportive e le sport tourer. Come impostazione è simile a una BMW F 900 XR, anche se per caratteristiche e dotazione è più in linea con le ammiraglie S 1000 XR, Suzuki GSX-S1000GX e via discorrendo.
Completa di tutto
Il team di ingegneri Honda ha lavorato per trasformare la CB1000 Hornet (base di partenza) in una Sport Tourer comoda, senza però rinunciare alle prestazioni. Il frontale della CB1000GT è stato progettato in CFD per garantire comfort al pilota e allo stesso tempo stabilità a qualsiasi velocità.
Inoltre, il parabrezza è regolabile su cinque posizioni. La dotazione di serie include le valigie laterali (65 litri totali), il cruise control, le manopole riscaldabili, i paramani, il cavalletto centrale e il quickshifter bidirezionale. La strumentazione TFT a colori di 5 pollici è provvista di connettività tramite app Honda RoadSync.

Cuore leone
Il motore della CB1000GT è il quattro cilindri in linea di 1.000 cc di derivazione CBR1000RR Fireblade (generazione 2017-2019) capace di 150 CV e 102 Nm.
Il peso con il pieno è di 229 kg, un ottimo valore considerata la categoria. La gestione dei 4 Riding Mode predefiniti e della modalità USER passa attraverso il gas Throttle-By-Wire e la piattaforma inerziale (IMU).
Il telaio in acciaio con struttura a diamante è lo stesso della Hornet ma in questo caso è saldato a un nuovo telaietto posteriore che offre più spazio di seduta per pilota e passeggero. Il telaio lavora con sospensioni elettroniche semi-attive Showa EERA che adattano lo smorzamento idraulico in base allo stile di guida e alle condizioni del fondo stradale. Inoltre, si può regolare il precarico del mono anche in movimento. L’impianto frenante è affidato a due pinze ad attacco radiale che mordono dischi di 310 mm e ovviamente non manca l’ABS Cornering.

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