Dot Motorcycles, il ritorno del marchio con Reed Racer e Dot Demon

Dot Motorcycles, il ritorno del marchio con Reed Racer e Dot Demon

Con un glorioso passato nelle competizioni trial, la Casa britannica rinasce anche grazie al supporto di Guy Martin, e lancia sul mercato una café racer e una scrambler

Redazione - @InMoto_it

14.01.2022 ( Aggiornata il 14.01.2022 09:59 )

Telaio e manifattura britannica, motore di derivazione Kawasaki: il re della velocità Guy Martin sta sviluppando due nuove moto. Si chiamano Reed Racer e Dot Demon, sono sportive e classiche allo stesso tempo, e si portano appresso un marchio storico, rinato anche grazie all'ex pilota britannico.

Dot Motorcycles Reed Racer e Dot Demon

Dot Motorcycles Reed Racer e Dot Demon

Lo storico marchio britannico re delle competizioni trial rinasce grazie agli ingegneri Keating e al temerario pilota Guy Martin, proponendo una café racer e una scrambler spinte da un 2 cilindri Kawasaki 650 cc da 68 cavalli

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DOT MOTORCYCLES: LA RINASCITA, 40 ANNI DOPO

La storia della Dot Motorcycles ha radici antiche. Nel 1903 vince sull'Isola di Man con il fondatore e pilota Harry Reed. Nel 1978, dopo anni di successo nelle competizioni trial britanniche, il brand chiude. Più di quarant'anno dopo, ecco la rinascita grazie ai due ingegneri Anthony e Daniel Keating, il cui intento è costruire moto sportive potenti e leggere, grazie all'aiuto, in fase di sviluppo, di Guy Martin, anch'egli con un passato al Tourist Trophy.

TELAIO E CICLISTICA

Dietro entrambi i nomi scelti per i modelli, ci sono dei significati precisi. La Reed Racer prende il nome dal fondatore Harry Reed, mentre invece Dot Demon era un soprannome dato alle scrambler del marchio durante le competizioni nel 1961. La Reed Racer è una café racer, mentre la Dot Demon è una scrambler. Entrambe pesano 169 kg, ed entrambe sono realizzate su un telaio tubolare in acciaio e un forcellone a traliccio. Davanti trova spazio una forcella a steli rovesciati Showa Big Piston, dietro invece trova spazio un monoammortizzatore. Racer e Demon calzano entrambe cerchi da 17" con pneumatici 120/70 ZR 17 e 160/60 ZR 17. L'impianto frenante è Brembo.

IL MOTORE DELLA KAWASAKI Z650

La spinta è invece affidata a un bicilindrico in linea Kawasaki da 650 cc e 68 cavalli derivato dalla Z650. Altra differenza tra i due modelli è che sulla Racer, i terminali di scarico pendono direttamente sotto la parte posteriore, sulla Demon pendono invece di lato. Dot Motorcycles non ha ancora annunciato i prezzi.

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