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Bimota

Bimota, fondata nel 1973 a Rimini da Valerio Bianchi, Giuseppe Morri e Massimo Tamburini, è un’azienda motociclistica italiana di nicchia, nota per l’eccezionale qualità delle sue moto, il design innovativo e le soluzioni tecniche all’avanguardia. Il nome dell’azienda deriva dalle iniziali dei tre fondatori (Bi-Mo-Ta), che unirono le loro competenze per creare un marchio dedicato alla realizzazione di motociclette esclusive, progettate per offrire prestazioni superiori e un’estetica unica.

Le origini e la filosofia

Bimota nacque con l’obiettivo di rivoluzionare il mondo delle due ruote, combinando telai di altissima qualità con motori prodotti da case motociclistiche affermate, come Honda, Suzuki, Yamaha, Kawasaki e Ducati. Questa filosofia, che mette l’accento sulla costruzione di telai innovativi e leggeri, ha permesso a Bimota di distinguersi immediatamente come un marchio per intenditori, capace di offrire un’esperienza di guida impareggiabile.

Le prime creazioni furono destinate principalmente al mondo delle competizioni, ma l’eccezionale accoglienza ricevuta convinse i fondatori a entrare anche nel mercato delle moto stradali di alta gamma. Ogni Bimota è stata concepita per rappresentare il massimo in termini di tecnologia, artigianalità e prestazioni, rendendo il marchio un sinonimo di esclusività e raffinatezza.

Il design e l’innovazione tecnica

Il contributo di Massimo Tamburini, uno dei più grandi designer motociclistici di tutti i tempi, è stato fondamentale per definire lo stile e la filosofia di Bimota. I suoi progetti, come la Bimota KB1 (con motore Kawasaki) e la Bimota HB2 (con motore Honda), sono diventati pietre miliari per il marchio. Tamburini, celebre anche per la progettazione di icone come la Ducati 916, portò a Bimota un approccio visionario al design, caratterizzato da linee eleganti e soluzioni tecniche audaci.

Tra le innovazioni più significative introdotte da Bimota si trovano:

Telai avveniristici: l’uso di materiali leggeri come l’alluminio e il carbonio, spesso in configurazioni uniche, ha reso le moto Bimota eccezionalmente maneggevoli e stabili.

Sospensioni all’avanguardia: la sperimentazione con configurazioni innovative, come il sistema Tesi con sterzo nel mozzo anteriore, ha dimostrato la capacità del marchio di spingere i limiti della tecnologia motociclistica.

Aerodinamica avanzata: ogni modello è progettato per garantire la massima efficienza aerodinamica, un aspetto che ha reso le moto Bimota particolarmente apprezzate nel mondo delle competizioni.

I modelli iconici

Nel corso degli anni, Bimota ha prodotto numerosi modelli che hanno lasciato un segno indelebile nel settore motociclistico. Tra i più celebri si annoverano:

Tesi 1D e Tesi H2: la serie Tesi rappresenta l’essenza dell’innovazione Bimota, con il sistema di sterzo a mozzo anteriore che elimina la tradizionale forcella, migliorando la stabilità in curva e la precisione di guida. La Tesi H2, lanciata in collaborazione con Kawasaki, monta un motore sovralimentato, rendendola una delle moto più potenti mai prodotte.

DB5: una sportiva stradale raffinata, dotata di motore Ducati, che combina prestazioni eccellenti con un design elegante.

SB6: equipaggiata con il motore della Suzuki GSX-R 1100, questa moto rappresenta uno dei maggiori successi commerciali di Bimota.

YB4: una delle moto più vincenti di Bimota nelle competizioni, alimentata da un motore Yamaha.

Le competizioni

Bimota ha avuto un ruolo significativo anche nel mondo delle corse. Negli anni Ottanta, le sue moto hanno ottenuto risultati di rilievo, soprattutto nelle categorie derivate dalla serie. La YB4, ad esempio, ha conquistato il titolo mondiale nel campionato TT F1 nel 1987, pilotata da Virginio Ferrari. Questi successi hanno consolidato la reputazione di Bimota come costruttore di moto straordinarie, in grado di competere con i grandi marchi internazionali.

Le difficoltà e la rinascita

Nonostante il prestigio, Bimota ha affrontato diverse crisi finanziarie nel corso della sua storia, legate principalmente alla natura artigianale e di nicchia della produzione. Dopo varie vicissitudini, nel 2019, il marchio è stato acquisito parzialmente da Kawasaki Heavy Industries, che ha dato nuovo slancio all’azienda. Questa partnership ha permesso a Bimota di accedere a risorse tecnologiche e industriali significative, pur mantenendo la sua indipendenza creativa.

Bimota oggi

Oggi Bimota continua a essere un marchio per appassionati e collezionisti, con una produzione limitata che garantisce l’esclusività di ogni modello. Le moto Bimota sono assemblate a mano a Rimini, unendo la tradizione artigianale italiana con tecnologie moderne di altissimo livello. La collaborazione con Kawasaki ha portato alla nascita di modelli come la Tesi H2 o la più recente KB 998 Rimini.

La filosofia di Bimota

Bimota rappresenta il connubio perfetto tra passione, tecnologia e arte motociclistica. Ogni modello è pensato per chi cerca non solo una moto performante, ma anche un’opera d’arte su due ruote, in grado di regalare emozioni uniche sia su strada che in pista. La casa rimane fedele alla sua missione originaria: spingersi oltre i confini dell’innovazione per creare moto che siano uniche nel loro genere.

Con una storia fatta di sfide, successi e continua evoluzione, Bimota si conferma un’icona del motociclismo italiano, un marchio che incarna la massima espressione della passione per le due ruote.

2 modelli trovati

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Bimota KB4

Stradali

Peso194,0 kg

Cilindrata1043 cm³

Prezzo € 36.600

Bimota Tesi H2

Stradali

Cilindrata998 cm³

Prezzo € 64.000

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