        Kawasaki ha reso disponibile una nuova promozione, questa volta tutta dedicata alla Kawasaki Z650RS, per personalizzarla in base ai propri desideri. Da martedi? 11 aprile fino a venerdi? 30 giugno 2023 immatricolando una Z650RS, il cliente ricevera? in omaggio il Kit Heritage, del valore commerciale di &nbsp;500 euro.  Il pacchetto Un&rsquo;iniziativa speciale che da? diritto a ricevere un pacchetto accessori composto da:  Griglia radiatore Maniglione passeggero Emblemi serbatoio Cover indicatori Protezione Serbatoio  KAWASAKI, CON LA WARRANTY PLUS GARANZIA &Egrave; ESTESA A 4 ANNI       

Chiunque immatricoli la moto fino al 30 giugno 2023 avr&agrave; in omaggio il Kit Heritage

Kawasaki lancia una nuova promozione per la Z650RS

        Prendi una naked tutta muscoli e spigoli, aggiungi qualche elemento classico, rendi pi&ugrave; comoda la posizione di guida, et voil&agrave;, il gioco &egrave; fatto. Un&rsquo;operazione che piace, quella di infondere un gusto heritage ai propri modelli in gamma, per allargare la forbice dei potenziali acquirenti. Cos&igrave;, dopo il successo del doppio binario Z900/Z900RS, in casa Kawasaki si replica con la sorellina bicilindrica di fascia media. La nuova Z650RS sfrutta la stessa base tecnica della versione standard, reinterpretandola in chiave pi&ugrave; stilosa, attraverso elementi r&eacute;tro e una diversa impostazione di guida, meno aggressiva e pi&ugrave; easy-go. Di seguito, l&rsquo;analisi &ldquo;voce per voce&rdquo; della modern-classic giapponese nel nostro consueto #SottoEsame, con le impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici e alla resa dinamica. Attenzione per&ograve;: si tratta solo di un antipasto. Sul prossimo numero di In Moto in edicola, troverete infatti il test completo sulle belle strade nei dintorni di Maesiglia. KAWASAKI Z650RS: DESIGN&nbsp; I richiami al passato sono il tratto maggiormente caratterizzante di questo modello. Come il bel codino a muso di papera, che si ispira direttamente alla Z650-B1 del 1977, oppure il faro tondo; mentre le luci a LED e gli indicatori di direzione, rilanciano con un deciso accento tech. Discorso simile per i cerchi, che pur ricordando, attraverso razze sottili, quelli tradizionali a raggi, sono attualissimi e in lega. &Egrave; proprio questo ping pong continuo tra presente e passato, che contribuisce a esaltare l&rsquo;immagine &ldquo;modern-classic&rdquo; del mezzo. Che per&ograve;, da sola, non basta a contestualizzare esteticamente l&rsquo;impianto di scarico, che appare globalmente poco in linea con l&rsquo;immagine complessiva della moto. Altri elementi distintivi sono la strumentazione (con doppio elemento circolare, pi&ugrave; un LCD multifunzione), il serbatoio a goccia e le fiancatine, tutti utili a differenziare la RS dalla Z650 &ldquo;normale&rdquo;, donandole una sua specifica identit&agrave;. Tra i colori previsti, molto bello il verde smeraldo con i cerchi oro, e piacevole il nero/grigio; un po&rsquo; sottotono, invece, il nero, nonostante la raffinata filettatura &ldquo;green&rdquo; sul serbatoio. VOTO: 7,5  KAWASAKI Z650RS: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI La base tecnica, come anticipato, &egrave; nota. Il motore &egrave; il bicilindrico parallelo da 649 cm3 capace la potenza massima di 68 CV, e un picco di coppia pari a 64 Nm a 6.700 giri/min. Un&rsquo;unit&agrave; vivace, ma anche molto trattabile, con un&rsquo;erogazione appositamente studiata per offrire il meglio ai regimi bassi e intermedi, grazie anche all&rsquo;utilizzo di corpi farfallati &oslash;36 mm.Inoltre, il sistema Dual Throttle Valve (aspirazione a doppia farfalla) offre una maggior potenza e un miglior controllo grazie ad una seconda serie di valvole a farfalla controllate dalla centralina, che regolano con precisione la portata dell&rsquo;aria aspirata rendendo la risposta pi&ugrave; lineare e aumentando potenza ed efficienza del motore. Interessante il dato dichiarato sui consumi, che nel ciclo misto si assesta intorno ai 23,4 km/l. Non manca, inoltre, una versione depotenziata a 35 kW per i possessori di patente A2.Punto cardine attorno a cui ruota l&rsquo;intero progetto &egrave; la ricerca della massima leggerezza (la moto fa fermare l&rsquo;ago della bilancia a 187 Kg con il pieno di benzina). Il telaio a traliccio in acciaio (che sfrutta il motore come parte stressata per aumentare la rigidit&agrave;) stacca un ottimo 13,5 kg; 4,8 il forcellone. In generale, la ciclistica segue la strada - sempre premiante, per questo segmento - di soluzioni solide e razionali, con componentistica che punta a fare il suo dovere mantenendo i costi di produzione sotto controllo. Il comparto sospensioni comprende una forcella telescopica da 41mm di tipo tradizionale e un Back-link orizzontale, con regolazione del precarico molla. La frenata &egrave; governata, all&rsquo;anteriore, da due dischi da 300mm (con disegno tradizionale e non a margherita) morsi da pinze assiali a due pistoncini. Ad esclusione, invece, di un sistema ABS marcato Bosch (il 9.1M), manca, a bordo, ogni altro genere di dotazione elettronica. VOTO: 7 KAWASAKI Z650RS: ERGONOMIA E COMFORT In sella si apprezza subito la posizione di guida, che punta senza mezzi termini ad un'impronta scanzonata e easy-style. La seduta pi&ugrave; alta rispetto a quella della Z650 normale - 820mm da terra contro 790, ma in optional si pu&ograve; avere anche a 800 - e il manubrio largo, alto e pi&ugrave; vicino al corpo del pilota, determinano un&rsquo;ergonomia particolarmente votata alla comodit&agrave;, con ginocchia meno piegate e busto eretto. Pi&ugrave; che trovarsi inseriti nel corpo moto, qui ci si sente al di sopra del mezzo. Un&rsquo;impostazione meno sportiva, che offre una bella sensazione di feeling, da moto facile.&nbsp;In termini di comfort, si apprezzano molto anche le leve, entrambe regolabili (morbidissima quella della frizione), mentre un plauso va alla scarsa tendenza del motore a scaldare (merito del particolare posizionamento del coperchio della ventola dietro al radiatore, che dirige l'aria calda lontano dal pilota). Praticamente inavvertibili le vibrazioni. VOTO: 9  KAWASAKI Z650RS: EFFICACIA DI GUIDA E FATTORE EMOZIONALE Una moto, che all&rsquo;occorrenza, sa tirare fuori anche le unghie. Proprio come la sorella maggiore Z900RS, che dietro sembianze heritage, cela un carattere 100% Kawasaki.L&rsquo;erogazione del due cilindri, accompagnata da un sound piacevole e sempre presente, detta un bel ritmo sin dai regimi pi&ugrave; bassi, per poi allargare i polmoni intorno alla met&agrave; scala del contagiri, e galoppare tonico verso la zona rossa. In allungo, per&ograve;, meglio non insistere troppo e passare al rapporto successivo sfruttando l&rsquo;ottimo cambio, sempre morbido e preciso negli innesti.La mancanza di elettronica costringe a intessere una relazione costante e diretta col mezzo: comando dell&rsquo;acceleratore e motore; cervello e ruota posteriore. L&rsquo;equilibrio generale, l&rsquo;elevata guidabilit&agrave;, e la cavalleria non esagerata in campo, rendono tutto assolutamente gestibile. Un divertente &ldquo;gioco&rdquo; senza filtri, o artifici digitali, che enfatizza piacevoli sensazioni old style. Ci&ograve; non toglie che un controllo di trazione, a bordo, non avrebbe guastato.Altro fattore che risulta premiante nella guida tra le curve &egrave; la corretta distribuzione dei pesi. In particolare, l&rsquo;impianto di scarico montato sotto al motore migliora la centralizzazione delle masse e abbassa il baricentro, a tutto vantaggio dell&rsquo;agilit&agrave;. Che tra l'altro, non si trasforma mai in nervosismo, con passaggi di carico sempre bilanciati, anche nei cambi di direzione pi&ugrave; rapidi, senza offrire il fianco a reazioni scomposte. Una moto stabile sul veloce, rapida e agile anche sui tornanti pi&ugrave; stretti, che diverte e non risulta mai troppo impegnativa. Buono il lavoro svolto dalle sospensioni, semplici ma ben a punto, e con un setting improntato al comfort. Pi&ugrave; che adeguata la frenata, con un mordente rassicurante e una buona modulabilit&agrave;. VOTO: 7,5 KAWASAKI Z650RS: RAPPORTO QUALIT&Agrave;/PREZZO Il prezzo sar&agrave; svelato a fine novembre durante il Salone di Milano. Certo &egrave;, che avr&agrave; un ruolo particolarmente determinante nella valutazione finale di questa moto, che avremo cura di aggiornare a tempo debito. Al momento: voto sospeso. KAWASAKI Z650RS: CONCLUSIONI  Look azzeccato, bella da guidare, non priva di quel piglio tutto Kawasaki, che fa sempre la differenza. Apprezzabile anche la qualit&agrave; costruttiva (ad eccezione di qualche plastica un po&rsquo; cheap, come quella dei blocchetti, e della linguetta del tappo del serbatoio). Una valutazione complessivamente positiva, quella sulla Z650RS, che per&ograve; andr&agrave; aggiornata quando sar&agrave; svelato il prezzo, a fine Novembre, durante EICMA. Perch&eacute; di concorrenti, sul mercato, ce ne sono diverse e anche molto agguerrite; e sar&agrave; probabilmente in concessionaria - listino contro listino - che si combatter&agrave; la battaglia decisiva.&nbsp;VOTO FINALE PARZIALE (in attesa che venga svelato il prezzo): 7,7       

Una modern-classic facile, divertente e con un look alla moda, che punta ad un pubblico ampio ed eterogeneo. Pregi, difetti e sensazioni di guida. Avr&agrave; meritato la lode?

Test Kawasaki Z650RS: i voti del #SottoEsame

Abbiamo provato la nuova modern-classic giapponese sulle belle strade della Provenza, nei dintorni di Marsiglia

Test Kawasaki Z650RS: LE FOTO

Da quando, all&#39;inizio degli anni 2000, la Triumph Bonneville ha riportato di moda lo stile vintage sul mercato, moltissimi modelli hanno scelto di ispirarsi a linee del passato per confezionare moto moderne ma classicheggianti. Attualmente il mercato italiano ha una regina di segmento che si chiama Moto Guzzi V7, ma qui spostiamo il focus su una sfida direttissima tra moto dal concetto molto simile e caratteristiche sovrapponibili: la nuovissima Kawasaki Z650RS e l&#39;ormai navigata XSR700 di Yamaha, riferimento fra le&nbsp; piccole classiche &quot;Jap&quot;.  Stesso concetto, stessa derivazione  Perch&egrave; confrontiamo queste due? La formula che ha portato Kawasaki a realizzare questa piccola RS &egrave; la stessa usata da Yamaha, ovvero prendere la piccola naked di casa (Z650) e confezionare sullo stesso motore e telaio un&#39;estetica che si ispirasse a miti del passato, in questo caso la Z650 dell&#39;esordio prodotta dal 1976 al 1983. Da questa riprende linee generali delle sovrastrutture e colorazioni - che erano una delle peculiarit&agrave; della jap d&#39;epoca.  La XSR &egrave; arrivata qualche anno fa, basata sulla piattaforma della MT-07 e subito di successo sul mercato grazie ad un look sia sbarazzino che ricercato. Lei non si ispira in modo diretto a moto del passato, ma richiama le linee classiche degli anni &#39;70 e una sua versione specifica - la XTribute, &egrave; ispirata nei colori alla mitica XT500. Per entrambe il bicilindrico parallelo &egrave; al centro del progetto, e si tratta senza dubbio dei due migliori esempi meccanici in questa architettura fra le medio-piccole del mercato. Entrambe sono disponibili in versione 35kW.    Numeri sovrapponibili  Scheda tecnica? ovviamente il confronto prestazionale in termini numerici &egrave; d&#39;obbligo, soprattutto quando il mercato mette queste moto cos&igrave; vicine, ma c&#39;&egrave; da dire che non sono le rilevazioni di potenza e coppia a rendere queste moto appetibili o meno agli appassionati. In questa nicchia si cerca la chicca estetica, il sapore vintage e lo stile urbano e modaiolo, ma essendo basate su delle naked ottimamente equilibrate sono anche moto belle da guidare.  La Z/RS eroga 68 CV a 8.000 giri con una coppia massima di 65 Nm a 6.700 giri, di contro la XSR ha 75 CV a 9.000 giri e 68 Nm a 6.700 giri. Numeri leggermente a favore di Yamaha anche grazie alla leggera differenza di cubatura a favore, ma nel concreto - su strada - sono motori dalle prestazioni assolutamente comparabili. Il peso &egrave; forse un elemento che pi&ugrave; importa su queste moto, essendo fondamentale per agilit&agrave; e capacit&agrave; di spostare la moto da fermi. Sono 187 i kg in ordine di marcia dichiarati da Kawasaki, mentre Yamaha dice che la XSR pesa 186 kg. Siamo l&igrave; anche con le ciclistiche, perch&egrave; entrambe non rinunciano al classico forcellone e alla forcella telescopica, oltre che al telaio in tubi di acciaio. Cerchi da 17&quot; per entrambe, 160/60 al posteriore per Kawa, 180/55 per Yamaha.    Chi sar&agrave; migliore su strada?  Dinamica di guida? Non ci sentiamo di confrontarle in modo netto prima di salire su entrambe in una prova comparativa, ma la base la conosciamo bene per tutte e due e sono moto capaci di entusiasmare i neofiti e sorprendere gli esperti. La formula di entrambe si basa su compattezza, interasse corto e motore brioso fin dai bassi regimi, con un equilibrio ciclistico e una ripartizione dei pesi quasi ottimale. Con queste caratteristiche - che entrambe esprimono in modo eccellente bench&egrave; con una diversa personalit&agrave; - si casca sempre bene, e il confronto va ad essere pi&ugrave; specifico solo per quanto riguarda estetica e comfort di guida.  Riguardo lo stile, &egrave; personale in entrambi i casi e pensiamo che Kawasaki abbia fatto un ottimo lavoro adattando linee classiche alla base tecnica moderna della Z650, un po&#39; come ha fatto Yamaha qualche anno fa convertendo la MT-07 nella XSR700. Forse &egrave; il faro anteriore completamente a LED della nuova Kawa a rimarcare la maggiore freschezza del progetto rispetto a quello Yamaha, ma giudicando nel complesso sono entrambe belle e ben fatte, moderne e classiche in modo sobrio e accattivante.   A occhio la Kawa pare avere una seduta un po&#39; pi&ugrave; rilassata e una sella pi&ugrave; accogliente della Yamaha, da sempre la serie ER e Z ha avuto un po&#39; pi&ugrave; riguardo per la comodit&agrave; di marcia rispetto alla concorrenza, e anche questa volta pare che sia cos&igrave;, ma ribadiamo che una prova comparativa sarebbe pi&ugrave; appropriata di una semplice osservazione in foto. Voi cosa pensate di entrambi i modelli, Kawa ruber&agrave; clienti a Yamaha con questo nuovo progetto?  Suzuki GSX-S1000GT Vs. Kawasaki Z1000SX: nuova sfida fra Sport Tourer 

Sono bicilindriche di media cilindrata, posizionamento medio-basso sul mercato e un look chiaramente ispirato a modelli del passato. Con la nuova Z650RS si rinnova la sfida fra le medie sport retr&ograve;. Far&agrave; meglio della regina del segmento?

Kawasaki Z650RS Vs. Yamaha XSR700: Modern Classic in salsa jap

        Una moto dallo stile vintage per attrarre la clientela di oggi (e del domani). La strategia retr&ograve; di Kawasaki, la cosiddetta Retrovolution, ha il suo nuovo alfiere nella Z650RS, destinata ai motociclisti pi&ugrave; giovani e alle prime fasi della loro "carriera" su due ruote, ma anche ai veterani che ricordano con affetto il lancio dell'iconica "figlia della Z1", la Z650-B1, nel 1977.&nbsp;  MOTORE AGGIORNATO, ANCHE PER CHI HA LA A2 La novit&agrave; maggiore della sportiva di Akashi nel suo model year 2022 &egrave; la versione aggiornata del bicilindrico parallelo da 649 cc del marchio, raffreddato a liquido, gi&agrave; utilizzato per Z650 e Ninja 650. Sviluppata per avere una risposta piena ai bassi e medi regimi - oltre alla caratteristica erogazione agli alti regimi - la Z650RS eroga una potenza di 68 cv (50,2 kW), ma &egrave; disponibile anche in versione 35 kW per poter essere guidata da chi possiede la patente A2. &Egrave; inoltre dotata di frizione assistita e antisaltellamento.&nbsp; TELAIO E SOSPENSIONI La moto vede un telaio tubolare che, con il corpo centrale rastremato, consente di raggiungere facilmente con i piedi il suolo (altezza sella 820 mm), cos&igrave; da avere piena sicurezza da fermi e manovrare la moto con altrettanta facilit&agrave;. Nella parte anteriore, trova spazio uan forcella con steli di 41 mm, mentre al posteriore ecco la sospensione horizontal link che agisce su un ammortizzatore regolabile nel precarico. Per i freni, invece dei consueti dischi a margherita, trovano spazio delle pinze anteriori a doppio pistoncino che agiscono su dischi da 300 mm mentre nella parte posteriore una pinza a pistoncino singolo agisce su un disco da 200 mm, il tutto assistito dall'ABS di Bosch.  DESIGN ANNI '70 Avevamo accennato alla Z650-B1: i richiami alla naked di fine anni '70 vengono enfatizzati nel design: la vernice e le grafiche sono una fedele riproduzione della versione color verde, mentre l'iconica "coda d'anatra" e i pannelli laterali fedelmente realizzati rendono omaggio al modello del 1977. Molto dettagliate le cuciture della sella. Kawasaki Z900RS Cafe, in arrivo l'Euro 5 per il model year 2022 La strumentazione in stile analogico complende un pannello centrale digitale che fornisce le informazioni sulla moto. Le ruote a razze in lega di colore dorato e il faro tondo a LED completano il quadro di una moto proposta in tre verniciature differenti: Metallic Spark Black, Candy Emerald Green e Metallic Moondust Gray / Ebony.       

Destinata ai giovani ma anche ai nostalgici della Z650-B1 anni '70, il nuovo modello di Akashi aggiorna il 2 cilindri 649 cc da 68 cv e punta ad attrarre con il suo design vintage

Arriva la Retrovolution: ecco la sport-retrò Kawasaki Z650RS

Parte la Retrovolution di Kawasaki nel 2022 con l'introduzione della nuova Z650RS. Moto che promette di essere l’ideale compagna per una vasta platea di motociclisti. Destinata ai motociclisti più giovani, la Z650RS punta a coloro che ricordano con affetto il lancio dell'iconica "figlia della Z1" la Z650-B1 nel 1977. Il delicato equilibrio tra vecchio e nuovo, retrò e attuale è stato realizzato dal team di progettazione Kawasaki con riferimenti Z

Nuova Kawasaki Z650RS FOTO

        Continuano le ipotesi e le indiscrezioni su quello che sar&agrave; il prossimo passo di Kawasaki sulla scia della Retrovolution: dopo la nuova Z900RS, ecco il nuovo teaser che sembra annunciare la sorella pi&ugrave; piccola della famiglia Z, e una data da segnare sul calendario. Dati trapelati Nel video pubblicato su YouTube da Kawasaki, si scorge sullo sfondo di una scena quello che dovrebbe essere il nuovo modello, mentre dal&rsquo;America arrivano indiscrezioni sulla parte tecnica: la moto dovrebbe essere alimentata da un motore bicilindrico parallelo in grado di erogare 67 Cv di potenza - anche in versione depotenziata a 35 kW per la patente A2 - e 63 Nm di coppia, con una velocit&agrave; massima di 190 km/h. Questi sono gli stessi numeri dell&rsquo;attuale Z650, che come la sorella Z900RS potrebbe cambiare in futuro solo nello stile, mantenendo intatta la tecnica.  La data Il telaio dovrebbe restare lo stesso, come le misure degli pneumatici ZR17 120/70 all&rsquo;anteriore e ZR17 150/60 dietro. Servizio ABS e sistema frenante ripresi dalla Z650 standard, insomma un aggiornamento e una &ldquo;rivoluzione&rdquo; annunciata pi&ugrave; nelle intenzioni che non in reali stravolgimenti. Intanto, nell&rsquo;ultimo teaser, oltre a sbirciare una moto dalla livrea verde, abbiamo ricavato una data: 27 settembre. La &ldquo;Retrovoluzione&rdquo; sta arrivando, vi unirete?  Moto Guzzi V100: la tourer con aerodinamica adattiva       

Mentre &egrave; stato pubblicato un teaser con l'appuntamento nelle prossime settimane, dagli USA trapelano dei dati tecnici che combaciano con l'attuale versione della moto