        Potremmo raccontare una bella storia sulla nascita e crescita delle moto Sport Heritage di Yamaha sviluppate sulla piattaforma CP2 e CP3, perch&egrave; da dire ce ne sarebbe parecchio. Questa volta, per&ograve;, ci concentriamo soprattutto sull'ultima declinazione della serie, la XSR900 GP che rappresenta la prima moto della dinastia "Faster Sons" a richiamare in modo pesante i tempi leggendari delle GP anni '80, con richiami palesi alle vittorie Yamaha di Eddie Lawson e Wayne Rainey.&nbsp;  Pochi tocchi per cambiare gusto La sfida in quel di Iwata era semplice, ma non cos&igrave; facile da portare a termine. Convertire in poche mosse la XSR900 standard in una sorta di "race replica" che potesse stuzzicare gli animi dei nostalgici e avvicinare anche qualche motociclista giovane con un gusto vintage che &egrave; tornato decisamente di moda negli ultimi anni. In primis, via il faro a LED rotondo con tanto di staffe e benvenuta a una semicarena tutta spigoli e superfici curve ampie, con un piccolo faro rettangolare che non ruba la scena alla bella tabella portanumero gialla. Questa richiama proprio la moto con cui Eddie Lawson ha vinto il mondiale 500 nel 1984 e '86. La semicarena &egrave; stata scelta in favore alla carena completa per alleggerire l'estetica e non discostarla troppo dalla XSR originale (ma la "pancia" &egrave; disponibile come optional). Poi ovviamente i semimanubri e un copricodino monoposto che possano dare una spinta di sportivit&agrave; in pi&ugrave;, con la percezione di avere un posteriore pi&ugrave; alto (ma &egrave; esattamente alla stessa quota della XSR900 standard) e una guida accucciata sull'anteriore. Risultato eccellente, quasi da lode se non fosse per il codino forse troppo poco "da gara", ma c'era da adattare le linee a quella che &egrave; la sella originale, con il faro integrato.&nbsp;  A volte la livrea &egrave; la cosa pi&ugrave; importante&nbsp;  La magia che rende questa moto apprezzatissima dagli appassionati di vecchie 2 tempi carenate &egrave; senza dubbio la livrea, perch&egrave; da sola riesce ad esaltare in modo concreto l'effetto nostalgia. Base bianca con rosso sul cupolino e codino, uno schema grafico del tutto fedele a quello delle 500 GP di Yamaha degli anni '80 e primi '90 con livrea Marlboro. La scelta di verniciare in rosso i cerchi &egrave; altrettanto ben studiata, perch&egrave; sono proprio simili alla moto di Eddie Lawson. Per finire, il tocco speciale e non scontato &egrave; la verniciatura e lucidatura del telaio, a richiamo dell'alluminio dei Deltabox delle moto da corsa Yamaha. La combinazione di tutti questi elementi rende l'effetto vintage pi&ugrave; efficiente che mai, anche perch&egrave; la moto nella sostanza &egrave; la stessa tre cilindri che non vede alterati i dati tecnici, ciclistici e prestazionali, confermando i 119 CV a 10.000 g/min e 93 Nm a 7.000 g/min.  Il peso? 200 kg o.d.m, contro i 193 della sorella scarenata.        

Dove e come sono intervenuti i tecnici giapponesi per dare alla heritage di Iwata quell'inconfondibile sapore racing anni '80? Mettiamole a confronto

Come Cambia: Yamaha XSR900 GP Vs. Standard

La Yamaha XSR 900 GP è una moto ispirata alle moto da GP degli anni '80 e '90 e presenta un telaio Deltabox. Mostra una mezza carena con colori ispirati alle Marlboro di Eddie Lawson. La moto offre un motore da 890 cc, elettronica avanzata e un telaio rivisto con sospensioni regolabili. Sarà disponibile in due colorazioni a partire da aprile 2024

Yamaha XSR 900 GP FOTO

Mentre al Goodwood Festival of Speed 2023 si omaggiano le italianissime Ducati e Aprilia, anche Yamaha sa prendersi le luci dei riflettori e lo fa anche attraverso la particolare&nbsp;XSR 900 DB40. La special/prototipo, basata&nbsp;sulla XSR 900 introdotta nel 2016 e dotata&nbsp;di telaio Deltabox, &egrave; equipaggiatoa&nbsp;con il motore da 890 cc e 119 CV.    GIBRALTAR RACE IN SELLA ALLA YAMAHA T&Eacute;N&Eacute;R&Eacute;: INGREDIENTI PER UN SOGNO  Omaggio al Deltabox  Il Deltabox, un&#39;icona tecnica nell&#39;universo delle corse e del prodotto di serie, fece la sua comparsa per la prima volta negli anni &#39;80, equipaggiando le moto da corsa Yamaha. Oggi &egrave; presente su quasi tutti i modelli di punta (MT-09, TRacer 9, XSR) e la sua struttura a diamante (o a delta, appunto) collega il cannotto di sterzo al perno del forcellone, garantendo un&#39;eccellente rigidit&agrave; torsionale. La Yamaha XSR 900 DB40, rappresenta un omaggio a questa struttura. Al Goodwood Festival of Speed piloti del calibro di Niall Mackenzie, Simon Hancocks e Chris Newbigging si sono alternati alla guida della DB40l. Solo un esercizio di stile e colore, o ci dobbiamo attendere qualcosa in arrivo in vista&nbsp;dell&#39;autunno?    LEGO TECHNIC YAMAHA MT-10 SP, 1478 MATTONCINI DI GRINTA 

Il&nbsp;prototipo, guidata al FOS da Niall Mackenzie, Simon Hancocks e Chris Newbigging, &egrave; equipaggiato con il motore CP3 da 119 CV

Yamaha XSR 900 DB40, a Goodwood omaggio al Deltabox

        I saloni autunnali sono alle porte e con essi trapelano alcune notizie &ndash; e dettagli &ndash; su quelle che potrebbero essere le prossime uscite per il 2023. Alcune voci che corrono attualmente riguardano Yamaha e a dare ulteriore forza ai rumors ci pensano quelli di Young Machine che a corredo della notizia mostrano i render sulle possibili novit&agrave; della Casa di Iwata: la nuova XRS GP e una versione aggiornata della supersportiva YZF-R1M che vedr&agrave; la versione "Solo pista". Scopriamo cosa potremmo aspettarci. La XSR GP Gi&agrave; anticipata da qualche tempo, questa sportiva vintage &egrave; stato realizzato su una base della XSR900 e sarebbe dotato, esattamente come la sorella heritage, di un propulsore 3 cilindri CP3 di 889 cc da 119 CV a 10.000 giri/min. Scendendo nelle particolarit&agrave;. La XSR GP avrebbe un telaio tipo Deltabox in alluminio della MT-09, con una forcella a steli rovesciati da 41 mm regolabile. Ci&ograve; che cambierebbe rispetto all XSR900 &egrave; l&rsquo;aspetto: il faro tondo centrale a LED presente sulla XSR GP ha una carenatura di stampo classic (ma dubitiamo con design frontale che si vede nel render della copertina della rivista giapponese), che scende ad abbracciare anche il motore. La YZF-R1M  Questa versione, invece, vede invariata la tecnica rispetto alla attuale versione. Quindi confermato il motore&nbsp;4 cilindri da 998 cc Cross Plane. Vanterebbe un sistema Ohlins Electronic Racing Suspension ultima generazione e le carene in carbonio che sfoggerebbero la novit&agrave; delle alette, ormai sempre pi&ugrave; in voga e che gi&agrave; abbiamo visto su alcune LE della sportiva di Iwata. Infine, a livello di livree, troviamo le colorazioni della Yamaha del passato, ossia rosso e bianco. L'attesa della presentazione non dovrebbe durare moltissimo: all'orizzonte ci sono i Saloni di Colonia (i primi di ottobre) e poi EICMA a novembre. L&igrave; ne vedremo - e sapremo - di pi&ugrave;. YAMAHA RD 350 LC, LA MITICA MOTO DEGLI ANNI &rsquo;80 RIVIVE CON UN KIT       

I rumors provenienti dal Giappone sembrano remare verso le voci che gi&agrave; da tempo sappiamo su queste due novit&agrave; nel 2023. Si attende la loro uscita in autunno

Yamaha, R1M "Solo pista" e novità XSR GP in rampa di lancio

Miscelare il gusto per le linee del passato, la tradizione delle competizioni ed elementi spiccatamente moderni con contenuti innovativi appare una formula gi&agrave; complessa a dirsi, figuriamoci a farsi. Per Yamaha la ricetta invece esiste e si chiama Sport Heritage, una famiglia che si &egrave; sviluppata da quando nel 2016 &egrave; stata presentata proprio la prima XSR900, declinazione evocativa senza essere vintage della piattaforma MT. Ma se la prima XSR900 si presentava quasi come un adattamento tra lo scrambler e il caf&eacute; racer proprio della sorella naked, ora si &egrave; cambiato decisamente passo. Allo scorso EICMA a distanza di cinque anni la Casa di Iwata ha svelato una nuova generazione che dimostra, nella forma e nel contenuto, di avere le idee ancora pi&ugrave; chiare e determinate. Ve l&#39;avevamo gi&agrave; raccontata in questo articolo e in quest&#39;altro vi abbiamo mostrato com&#39;&egrave; cambiata. Ora l&#39;abbiamo provata per un primo contatto in Toscana e siamo pronti ad assegnarle i voti del nostro consueto #SottoEsame: avr&agrave; meritato la lode?    XSR900: il design  A prima vista la XSR900 appare come una sportiva denudata. Potrebbe essere opera di un customizer e arrivare, perch&eacute; no, direttamente da quegli anni Ottanta in cui le superbike giapponesi rappresentavano il non plus ultra a livello tecnico e francamente non avevano rivali. Il richiamo alle sportive dei tempi gloriosi non &egrave; affatto casuale e fa parte della volont&agrave; di enfatizzare su questo modello l&#39;heritage del marchio, un patrimonio che nessun altro pu&ograve; spendere. Il bel telaio Deltabox - un marchio di fabbrica che celebra qui i suoi primi 40 anni ed &egrave; ancora in forma smagliante - &egrave; lasciato completamente in vista ed &egrave; vestito del minimo necessario ovvero un serbatoio e una sella. Eppure con cos&igrave; pochi elementi a disposizione in Yamaha sono riusciti a conferire alla XSR una forte personalit&agrave; estetica. Bella? Brutta? In questi casi si dice che ha carattere. Sicuramente il merito maggiore &egrave; delle linee nette e dei volumi ben definiti del gruppo posteriore con la sella molto scavata e la parte riservata al passeggero che &egrave; in realt&agrave; un vero e proprio codino. Quanto sarebbe bello vederlo coperto da un guscio verniciato magari con tabella portanumero? L&#39;ispirazione alle moto da gran premio &egrave; ancor pi&ugrave; evidente nella bellissima colorazione Legend Blue con cerchi e foderi forcella dorati, un omaggio dichiarato alla 500 portata alla vittoria da Cristian Sarron. La XSR900 abbandona quindi i riferimenti forse un po&#39; confusi agli anni Settanta e al mondo delle scrambler per riappropriarsi del vero dna Yamaha. Come tutti i caratteri forti richiede qualche tempo per essere assimilato, ma la direzione e il risultato sono a nostro avviso convincenti. Si poteva forse osare qualcosa di pi&ugrave; nella parte frontale, dove il piccolo faro sembra un po&#39; perdersi nel volume abbondante del telaio e con qualche artificio magari nascondere un po&#39; di cavi in vista. VOTO: 7    XSR900: i contenuti tecnici  Uno dei pezzi forti della nuova XSR900 - come del resto della MT-09 - &egrave; l&#39;alto livello tecnico offerto nel suo insieme: elettronica sofisticata, ciclistica di ottimo livello e una potente meccanica compongono un pacchetto decisamente completo e appetibile. Il motore tre cilindri, salito a 890 cc, &egrave; stato alleggerito e la coppia ora &egrave; pi&ugrave; corposa ai bassi regimi e sempre lineare anche nella mappatura pi&ugrave; appuntita. Nonostante il castigo divino dell&#39;Euro 5, guadagna 4 CV per arrivare ai 119 a 10.000 giri, una cifra da vera sportiva. La frizione &egrave; antisaltellamento e il cambio &egrave; elettronico e funziona perfettamente: chiudere il gas non &egrave; pi&ugrave; un&#39;opzione. Troviamo poi un&#39;unit&agrave; di misurazione inerziale IMU a 6 assi che &egrave; ancora pi&ugrave; piccola e leggera che in passato. Agisce su un controllo di trazione &quot;sensibile&quot; alla piega, controllo di slittamento laterale SCS e anti-impennata LIF. L&#39;ABS &egrave; (ovviamente) di tipo cornering. Tutto &egrave; personalizzabile attraverso i blocchetti al manubrio e il dashboard TFT da 3,5&quot; a colori. A seconda delle condizioni si pu&ograve; scegliere tra 4 riding mode e di serie c&#39;&egrave; anche il cruise control. Come per la MT-09, anche il telaio &egrave; ora pi&ugrave; leggero di 1,7 kg e pi&ugrave; rigido. Ma soprattutto ha il cannotto di sterzo posizionato 30 mm pi&ugrave; in basso, un accorgimento che ha inciso positivamente sul feeling all&#39;anteriore. Il forcellone invece &egrave; diverso. Sulla XSR viene montato quello della sorella Tracer, quindi pi&ugrave; lungo rispetto a quello della MT-09. La scelta &egrave; derivata - come vedremo in seguito - dalla diversa impostazione di guida. La forcella KYB &egrave; completamente regolabile (e anticipiamo che ci &egrave; piaciuta). La lista si completa con l&#39;impianto frenante Brembo dotato di pompa ad attacco radiale. In un quadro di cos&igrave; alto livello solo il monoammortizzatore non ci &egrave; parso all&#39;altezza della squadra di cui fa parte impedendo di fatto al reparto di prendere il massimo dei voti. VOTO: 9    XSR900: ergonomia e comfort  Se i contenuti tecnici e (spoileriamo) il piacere di guida rappresentano i punti di forza della nuova XSR900, il capitolo comfort &egrave; invece dove mostra il fianco a qualche critica. Niente di preoccupante: non si tratta certo di una moto pensata per lunghi viaggi o per essere in assoluto una moto comoda, quanto per divertire e appagare. Il pilota risulta molto inserito e questo &egrave; un bene. La sella si trova piuttosto in basso e arretrata comportando ad una guida pi&ugrave; &quot;sul posteriore&quot; che &egrave; in effetti in linea con lo spirito delle hyper sport dei tempi gloriosi di cui sopra. E quindi ci sta, anche se porta a rimanere un po&#39; protesi in avanti nonostante i risers cerchino di portare il manubrio verso il pilota. Insomma &egrave; proprio come una vecchia sportiva a cui hanno montato il manubrio alto, se vi ricordate c&#39;&egrave; stato un periodo in cui si faceva. Poi hanno inventato le naked... In altre parole &egrave; una posizione pi&ugrave; classica che moderna e va provata. L&#39;imbottitura della sella per&ograve; &egrave; decisamente scarsa e risulta dura dopo pochi chilometri. Il passeggero, poi, &egrave; meglio se non sale proprio. Certo se la serata &egrave; andata bene avete la possibilit&agrave; di portare a casa la vostra preda grazie alla fibbia e alle pedane retrattili che si celano alla vista, ma se viaggiate spesso in due orientatevi altrove. Le pedane sono un po&#39; alte e quindi si sta con le ginocchia piegate com&#39;&egrave; normale visto l&#39;indole sportiva della XSR900 e vista l&#39;altezza della sella. Ad incidere negativamente poi sull&#39;ergonomia ci mettiamo anche la leggibilit&agrave; del dashboard: &egrave; posizionato molto in basso ed &egrave; un po&#39; piccino perci&ograve; specie con il sole non si vede perfettamente. Gli specchietti bar-end poi non sono il massimo della praticit&agrave; anche se, va detto, non vibrano. VOTO: 6    XSR900: il piacere di guida  Non sconfortiamoci se la XSR900 non &egrave; ai vertici per quel che riguarda il... comfort. Basta ruotare la manetta del gas per ritrovare il sorriso. Non ci sono ON/OFF o strappi in nessuna mappatura e il tre cilindri &egrave; pi&ugrave; in forma che mai. Specie ai bassi e medi regimi ci sembra decisamente migliore che in passato con una fluidit&agrave; che invita anche a lasciare un rapporto lungo senza timore che manchi la spinta necessaria. Se solleticato riprende subito quota e ci esalta con un sound di aspirazione che &egrave; un evidente risultato di studi accurati. Anche la ciclistica ci sembra migliorata e si trova presto la confidenza necessaria ad entrare in piega con il gas in mano, senza timore. Precisa, maneggevole e allo stesso tempo pi&ugrave; stabile, offre una gran trazione. Insomma, la XSR900 si guida un gran bene e l&#39;imbarazzo, per cos&igrave; dire, per la posizione di guida un po&#39; d&#39;antan svanisce velocemente. La frenata &egrave; decisa e il comando anteriore &egrave; particolarmente reattivo: &egrave; bene tenerne conto se abbiamo poca esperienza. VOTO: 9    XSR900: rapporto qualit&agrave;/prezzo  La richiesta per la XSR900 &egrave; di 10.499 euro sia che la vogliate nella riuscitissima combinazione Legend Blue sia che la vogliate tutta nera, ovvero Midnight Black. Non &egrave; un prezzo da discount, ma non ci appare affatto una richiesta spropositata visti e considerati i contenuti messi in campo da Yamaha. Piacere di guida, elettronica, meccanica e ciclistica (con l&#39;eccezione del mono posteriore) giustificano il prezzo. Certo ci sarebbe piaciuto dire che &egrave; anche comoda - sarebbe stata davvero la ciliegina sulla torta - o che il display si legge bene, ma alle volte nella vita bisogna accontentarsi, no? Beh, allora questo &egrave; un &quot;signor accontentarsi&quot;. VOTO: 8    &nbsp;  XSR900: conclusione  Quando si supera la soglia dei 10 mila euro si inizia ad entrare in una zona di concorrenti molto agguerrite e anche diverse tra loro con prezzi che possono variare anche parecchio. Alcune hanno un&#39;estetica pi&ugrave; moderna o pi&ugrave; classica o, ancora, pi&ugrave; unanimamente accettata. Altre sono semplicemente pi&ugrave; comode. Ma nessuna offre alla stessa cifra il piacere di guida e il pacchetto tecnico di questa Yamaha. Crediamo dunque che siano proprio queste concorrenti a dover temere la XSR pi&ugrave; del contrario; e a temerla maggiormente, potrebbe essere proprio la sorella MT-09 con la quale ha s&igrave; target diversi ma talvolta sovrapponibili. La consigliamo perci&ograve; sia a chi vuole prestazioni sportive attuali ma non ama le linee spigolose delle hyper naked, sia a chi la moto se la vuole confezionare a propria immagine e somiglianza. Se poi oltre che alle curve del week-end si vogliono affrontare anche quelle di una bella pista, siamo certi che la XSR possa dare pi&ugrave; di qualche soddisfazione. VOTO MEDIO: 8 

Tradizione e innovazione si mescolano nella nuova versione della naked giapponese: caratteristiche, pregi, difetti, prezzo e dotazioni nel nostro primo contatto

Yamaha XSR900: i voti del #SottoEsame

Lo scorso 21 aprile Yamaha ha depositato il brevetto per una nuova sigla, XSR GP. Una sigla inedita che andr&agrave; a coinvolgere tutti i veicoli prodotti dalla Casa di Iwata, quindi moto &nbsp;di qualsiasi motore o segmento di mercato.  Arriva la Yamaha XSR GP. Ma cos&#39;&egrave;?  Cosa vuol dire, nello specifico? Che presto arriveranno nuovi modelli Yamaha targati con la nuova sigla XSR GP. Naturalmente, siamo ancora nella fase della registrazione del nome, e quindi dal Giappone non hanno specificato nessuna nuova moto. Per&ograve; quello che appare probabile &egrave; un nuova line-up di moto eritage (carenate e non) con grafiche fortemente ispirate al passato da corsa di Iwata. Come gi&agrave; visto in passato e anche per la XSR 900 2022 con grafiche che arrivano direttamente dalla GP 500 di Christian Sarron degli anni &#39;80.    Ipotesi caf&eacute; racer  Dando un&#39;occhiata alla gamma Yamaha, le lettere XSR caratterizzano gi&agrave; le naked 700 e 900 che omaggiano le sportive anni &#39;70. Il nuovo brevetto lascia ipotizzare che tali modelli possano conoscere una versione &quot;GP&quot;, vale a dire ancora pi&ugrave; sportive con una componentistica premium. Insomma, l&#39;ipotesi pi&ugrave; accreditata &egrave; che Yamaha stia pensando a una famiglia inedita di caf&eacute; racer. Se sar&agrave; effettivamente cos&igrave;?  YAMAHA XSR125, ECCO LA VERSIONE LEGACY: LA PICCOLA SI FA R&Eacute;TRO 

L&#39;ipotesi pi&ugrave; probabile &egrave; che si tratti di un&#39;inedita grafica per la famiglia di caf&eacute; racer con forti richiami al passato racing di Iwata

Yamaha, depositata una nuova sigla: in arrivo le XSR GP

Impossibile negare il suo fascino. La Yamaha XSR 700 TT (true tribute) che vedete nella foto di copertina nasce da una idea di due costumizer portoghesi, Nuno Cap&ecirc;lo (Cap&ecirc;lo&#39;s Garage) e Ricardo Santos (Elemental Rides), che hanno realizzato questa special vestita da enduro, ispirata alle gare degli anni 80, all&#39;interno del progetto Yamaha Yard Built.    MECCANICA - Molto interessanti i lavori svolti: le sospensioni sono della Showa, pluriregolabili con escursione da 230 mm, ruote con mozzi Talon e cerchi Excel, raggi in acciaio inossidabile da 18&quot; e 17&quot;. I pneumatici scelti sono dei tassellati della Mitas. Anche tutto l&#39;impianto frenante &egrave; nuovo: disco EBC e pinza Brembo offroad all&#39;anteriore con rimozione dell&#39;ABS. Invariato invece il motore.  ESTETICA - Il serbatoio &egrave; in acciaio ed &egrave; stato realizzato a mano. Cambiati anche i parafanghi mentre sono stati aggiunti dei portanumeri in lamiera. Il fanale sul posteriore &egrave; a led. Molto interssante il sistema di scarico montato in alto. Per il momento non &egrave; un programma la messa in vendita di un kit specifico per la trasformazione, ma chiss&agrave; che il gradimento del pubblico non possa invogliare Yamaha a fare qualcosa di simile. 

L&#39;idea &egrave; dei customizer portoghesi Nuno Capelo e Ricardo Santos e nasce all&#39;interno del progetto Yamaha Yard Built.

Yamaha XSR 700 TT, la special vestita da enduro

Le Sport Heritage XSR900 e XSR700 avranno una nuova colorazione ispirata alle carene rosse e bianche, rese famose dalle moto Yamaha che vincevano negli anni Settanta

Yamaha XSR in livrea Garage Metal - LE FOTO

Si ispira al mondo delle corse la nuova colorazione Garage Metal che far&agrave; la sua apparizione sulle Yamaha XSR 700 e 900: del resto, i modelli Sport Heritage sono stati creati sfruttando l&#39;esperienza accumulata nella progettazione e realizzazione di moto che sono diventate iconiche.  E per questo per il 2019 l&rsquo;anima &quot;affilata&quot; dei modelli XSR Sport Heritage sar&agrave; accentuata&nbsp;da una livrea audace e al contempo semplice, Garage Metal, ispirata alla carrozzeria rossa/bianca resa famosa dalle moto Yamaha vittoriose negli anni Settanta. Con una larga&nbsp;striscia orizzontale rossa ontornata di nero su una base alluminio, questa livrea richiama l&#39;era in cui Yamaha si &egrave; affermata come marchio emozionante e innovativo. Il tema vintage &egrave; sottolineato dalle impunture rosse sulla sella.&nbsp;&nbsp;I modelli XSR nella nuova colorazione Garage Metal saranno disponibili da marzo del prossimo anno.  Abbigliamento vintage - La collezione di abbigliamento Yamaha Faster Sons si arricchisce di una nuova gamma di articoli di design e alla moda. Con un look ispirato agli anni Settanta della scena motocross statunitense, le T-Shirt, le felpe con cappuccio e senza, i cappellini e le bandane tubolari di tendenza catturano lo spirito originale Yamaha. La nuova collezione vintage Faster Sons arriver&agrave; dalla fine del prossimo febbraio.  Accessori &ndash; Per personalizzare la propria XSR c&rsquo;&egrave; una serie di accessori originali Yamaha. La gamma offre accessori funzionali come parabrezza, borse/bauletti e manopole riscaldate e accessori di stile, come parti ricavate dal pieno e calotte in fibra di carbonio, griglie a rete e componenti anodizzati. Per chi &egrave; alla ricerca di ulteriori prestazioni, &egrave; a disposizione la gamma di terminali di scarico, silenziatori slip on, regolatori ricavati dal pieno e cos&igrave; via.  MyGarage &ndash; L&rsquo;app MyGarage &egrave; gratuita e consente di aggiungere o rimuovere una vasta gamma di accessori e osservare le moto da ogni angolazione. Salvato il progetto si pu&ograve; condividerlo con gli amici ma anche inviarlo al concessionario Yamaha, che lo trasformer&agrave; in realt&agrave;. 

Le Sport Heritage XSR900 e XSR700 avranno una nuova colorazione ispirata alle carene rosse e bianche rese famose dalle moto Yamaha, vittoriose negli anni Settanta

Le Yamaha XSR900 e XSR700 in livrea Garage Metal

Quando c&#39;&egrave; un valido progetto, &egrave; difficile che ne derivino moto poco riuscite, e difatti l&rsquo;idea di Yamaha di creare attorno a un riuscito bicilindrico di media cilindrata un&#39;intera famiglia di moto si dimostra quanto mai azzeccata. &nbsp;All&rsquo;inizio di tutto, la MT-07 si &egrave; dimostrata una media stilosa in grado di offrire divertimento ad un prezzo impensabile, poi la XSR ha colto al balzo l&#39;opportunit&agrave; di competere nel vivace segmento delle modern retr&ograve;, quindi la Tracer, nata a furor di popolo, si pone come fresca alternativa nel mercato delle piccole tourer&hellip; e chiss&agrave; mai che a breve non arrivi anche la tanto attesa off road! &nbsp; &nbsp; Insomma tre moto, due cilindri, una famiglia, alla portata veramente di tutti. Da un lato le prestazioni sono a misura d&#39;uomo con i motori addirittura sono depotenziabili a 35 kW attirando cos&igrave; anche i detentori di patente A2, dall&#39;altro il rapporto qualit&agrave;/prezzo &egrave; pi&ugrave; che valido: la XSR ha un prezzo allineato alle sue poche concorrenti ma offre un piacere di guida inarrivabile, la Tracer &egrave; leggera e prestazionale come nessuna del suo segmento, per non parlare della MT-07 che in configurazione senza ABS si pu&ograve; portare a casa a poco pi&ugrave; di 6000 euro.&nbsp;    SU STRADA - Stessa impostazione tecnica, stessa motorizzazione e in pratica stesso telaio&hellip; Le tre Yamaha hanno vocazioni ben diverse, ma anche un comportamento dinamico ineccepibile che non deve far fronte a compromessi. La MT &egrave; compattissima, con sella bassa e pedane abbastanza alte, una posizione che permette ottima controllabilit&agrave; della moto da fermo, ma in movimento si &egrave; molto vincolati dalla posizione del manubrio giustamente avanzato per caricare l&#39;anteriore ma troppo stretto, soprattutto per chi &egrave; largo di spalle. La XSR sulla carta &egrave; la stessa moto, ma due piccole modifiche la rendono completamente diversa: la sella &egrave; appena pi&ugrave; alta ed il manubrio &egrave; decisamente pi&ugrave; largo e ravvicinato al busto per una posizione di guida pi&ugrave; eretta. La Tracer estremizza questo concetto: il manubrio &egrave; ancora pi&ugrave; alto e ravvicinato al corpo sebbene inspiegabilmente meno largo, considerata la compattezza longitudinale della moto la posizione di guida risulta molto obbligata, i pi&ugrave; alti magari lo preferirebbero posizionato leggermente pi&ugrave; avanti.&nbsp;  Il resto della prova &egrave; pubblicato su In Moto n. 11/2016, in edicola. 

Abbiamo messo a confronto tre delle ultime novit&agrave; uscite dalle &quot;menti&quot; della Casa di Iwata. Ecco com&#39;&egrave; andata

Sfida Yamaha MT-07 - Tracer 700 - XSR 700: affari di famiglia&nbsp;

Abbiamo messo a confronto tre delle ultime novit&agrave; uscite dalle &quot;menti&quot; della Casa di Iwata. Ecco com&#39;&egrave; andata.

Sfida Yamaha MT-07 - Tracer 700 - XSR 700: affari di famiglia 

Edizione limitata per la naked realizzata in collaborazione con la Casa automobilistica &nbsp;

Yamaha XSR 900 Abarth: foto

Dovranno affrettarsi gli appassionati: la nuova XSR 900 Abarth sar&agrave; disponibile in soli 695 esemplari: i primi 95 acquistabili online sul sito apposito gi&agrave; a met&agrave; gennaio (e chi riuscir&agrave; a farlo avr&agrave; la possibilit&agrave; di vivere la &quot;Abarth Experience&quot;), le altre 600 saranno invece vendute attraverso la rete vendita ufficiale Yamaha.&nbsp;    Ma cosa distingue questa moto dalla versione standard? Tanti piccoli particolari realizzati appositamente: il parafango anteriore in carbonio (cos&igrave; come il codino), i semimanubri, lo scarico Akrapovic in titanio (con doppio silenziatore sovrapposto) e una grafica che omaggia il mitico preparatore italiano. 

EICMA 2016: Yamaha XSR 900 Abarth

        Arrivata da pochi mesi sul mercato la Yamaha XSR 700 appare gi&agrave; nelle top ten delle moto pi&ugrave; vendute. Ispirata alla XS650 degli anni &rsquo;70, fa parte del segmento delle &ldquo;old modern&rdquo;. In questo contesto, MIVV ha progettato dei nuovi scarichi per offrirle un valore aggiunto. Le proposte di MIVV modificano anche il rapporto peso / potenza grazie ad un alleggerimento che pu&ograve; superare i 12 kg. L&rsquo;incremento prestazione &egrave; tutto verso l&rsquo;alto: in Casa MIVV assicurano che il motore gira pronto sin dai 2.000 giri e quindi non necessita di ulteriore tiro ai bassi. La tecnica - MIVV propone un impianto completo 2 in 1 (unica soluzione possibile in quanto l&rsquo;originale &egrave; costituito da un pezzo unico), in tre versioni. - La prima segue la scelta di Yamaha e prevede il posizionamento basso del silenziatore. Quest&rsquo;ultimo &egrave; il noto Oval, disponibile con corpo in titanio o carbonio entrambi con coppa in carbonio. Le caratteristiche di questo e degli altri terminali si trovano facilmente sul sito di MIVV. - La seconda versione dell&rsquo;impianto completo, una vera e propria &ldquo;special&rdquo;, utilizza l&rsquo;espansione centrale e una speciale (appunto) interpretazione del silenziatore Ghibli in acciaio verniciato in nero, posizionato alto.&nbsp;&nbsp; (Entrambe le soluzioni sono omologate per l&rsquo;utilizzo stradale; la tabella riporta anche i dati al banco dei silenziatori privati del dB-Killer). - La terza proposta per la XSR 700, venduta da MIVV esclusivamente in versione racing, &egrave; sempre un impianto completo ma di dimensioni ridotte e compatte dotato di terminale GHIBLI con finitura inox montato basso.&nbsp; Prezzi: Impianto completo omologato con terminale Oval (carbonio o titanio), &euro; 634,00. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Impianto completo omologato con terminale Ghibli alto: prezzo in via di definizione. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Impianto completo racing con terminale Ghibli basso, &euro; 671,00.       

Due impianti completi omologati, affiancati da un grintoso allestimento minimal esclusivamente in versione racing

MIVV scarico per Yamaha XSR 700

        Il ritorno allo stile classico. La vecchia tendenza &egrave; diventata la nuova tendenza e i produttori di moto e accessori, GIVI compresa, hanno riportato in auge lo stile &ldquo;cafe racer&rdquo; per soddisfare la domanda degli appassionati. Consapevole dell&rsquo;importanza di questo fenomeno. GIVI continua ad aggiornare il proprio catalogo in funzione di questo trend. In particolare, per la Yamaha XSR 700 GIVI ha realizzato: - Cupolino Race Cafe universale in alluminio anodizzato grigio 20,5 x 26,5 cm (H x L) da abbinare agli attacchi dedicati. Ne esiste anche una versione in alluminio anodizzato nero. - Protezione specifica per radiatore in acciaio inox verniciato nero - Paramani specifico in ABS - Attacco posteriore specifico per bauletto Monokey o Monolock nero da abbinare alla piastra Monokey (da acquistare separatamente), o alla piastra gi&agrave; inclusa nei bauletti Monolock - Portavaligie laterale specifico per valigie Monokey (si possono montare solamente le valigie E22) - Telaietto specifico per una coppia di borse laterali MT501 (Linea Metro-T) - Flangia specifica per l&rsquo;utilizzo di borse da serbatoio Tanklock (non &egrave; compatibile con le borse con fondo curvo)       

Il ritorno allo stile classico &egrave; sempre pi&ugrave; marcato: da GIVI una serie di accessori per trasformare la XSR 700 in una caf&egrave; racer.

Yamaha XSR 700 "café racer" by GIVI

Bunker Custom Motorcycles &egrave; un&rsquo;officina fondata a Istanbul dai fratelli Can e Mert Uzer: il primo skater professionista del celebre team Vans, il secondo ex manager nel mondo del Digital Advertising ora immerso a tempo pieno nella customizzazione di mezzi a due ruote. La sfida lanciata a loro dalla Yamaha nell&rsquo;ambito del programma Yard Built dedicato alle special era la realizzazione di una Faster Sons XSR 700 &ldquo;particolare&rdquo;. Ne &egrave; uscita fuori un mezzo minimalista, dal carattere grintoso e dallo stile tracker.    ALLUMINIO STYLE - Per creare la propria &ldquo;creatura&rdquo;, Bunker Custom Motorcycles ha alzato di 6 cm la posizione della sella e ricavato pi&ugrave; spazio di fronte al pilota in modo da concedergli pi&ugrave; libert&agrave; di movimento. Aumentata anche la distanza dal suolo del mezzo, che passa da 14 cm a 20 cm. Per dare alla nuova Special un aspetto da vera &quot;Bunker&quot;, le plastiche dei fianchetti e dei parafanghi, le cover del serbatoio e del radiatore, oltre ai fianchetti alla base della sella sono stati tutti sostituiti da lastre in alluminio da 2 mm battute a mano. Anche il proteggi serbatoio, a spina di pesce, &egrave; in alluminio ed &egrave; stato ricavato dal pieno.&nbsp;  FORCELLA TRACER - Opere di sabbiatura e spazzolatura hanno contribuito a conferirgli un look abbagliante. I semimanubri Renthal rispondono alla nuova posizione di guida. La sella in pelle scamosciata aggiunge infine un tocco di stile. Per mantenere comfort e praticit&agrave; anche sui terreni pi&ugrave; difficili, senza per&ograve; rinunciare all&#39;estetica, &egrave; stata utilizzata la forcella a steli rovesciati della sport tourer Yamaha Tracer 900.    CERCHI SUPER TENERE - I cerchi originali sono stati invece sostituiti da quelli a raggi e presi dall&rsquo; XT1200Z Super T&eacute;n&eacute;r&eacute;, con pneumatici Goldentyre GT201 da 19&quot; anteriore e da 17&quot; posteriore. Lo scarico, realizzato a mano, &egrave; in acciaio ed incorpora un terminale Akrapovi?. L&rsquo;opera &egrave; stata completata con l&rsquo;utilizzo di numerosi accessori originali Yamaha, tra i quali la leva della frizione e dei freni, le pedane e i supporti del cavalletto laterale in lega d&rsquo;alluminio.&nbsp; 

A Istanbul, i customizer di Bunker Custom Motorcycles hanno realizzato una special su base XSR 700 in stile tracker

Yamaha Yard Built, cose turche

Live Test, l'informazione si fonde con l'emozione e corre veloce, grazie al video. A Fuerteventura, in sella alla Yamaha XSR 900. Fascino r&eacute;tro, prestazioni da sportiva.

Live Test di Riccardo Piergentili: Yamaha XSR 900

di Riccardo Piergentili  Il limone &egrave; stato spremuto tanto e troppo a lungo e alla fine il mercato &egrave; crollato, sotto i colpi della crisi economica e a causa di un sistema che non era pi&ugrave; sostenibile, n&eacute; per i concessionari, n&eacute; per gli utenti. Oggi i Costruttori sembrano avere capito che avevano chiesto troppo all&rsquo;area moto, in cui, per anni, tutti i manager parlavano di incremento esponenziale delle vendite, obiettivi da raggiungere, crescita, crescita e ancora crescita.  DA MOGLIE AD AMANTE - La storia &egrave; vecchia e finalmente tutti stanno guardando avanti per&ograve; il passato non va dimenticato, anzi va analizzato, perch&eacute; il sistema che le Case hanno provato a sostenere ha cambiato il modo di disegnare e progettare le moto, che non dovevano pi&ugrave; restare belle a lungo ma catturare subito l&rsquo;attenzione per essere scelte dagli utenti. La moto, che per anni &egrave; stata per molti una compagna di vita, &egrave; stata trasformata in una fidanzata con cui trascorrere due anni, a volte addirittura un&rsquo;avventura. Dopo il 2000 le moto non sono state pi&ugrave; prodotte per invecchiare bene ma per crescere in fretta, come i vitelli che crescono grazie a iniezioni di ormoni e non si ammalano grazie agli antibiotici.  CONSUMISMO MOTOCICLISTICO - Questa forzatura ha introdotto il termine consumismo nel mercato moto ed &egrave; addirittura capitato che molti abbiano comprato una moto nuova mentre i Costruttori iniziavano a rilasciare i dettagli del modello successivo. La moto &egrave; diventata un fuoco di paglia, qualcosa che si doveva usare due anni per poi essere permutato con qualcosa di nuovo. Cos&igrave;, come avviene nelle auto, tanti modelli hanno perso la loro identit&agrave; (anche perch&eacute; i designer e gli ingegneri non avevano pi&ugrave; il tempo per pensare...) e i concessionari si sono riempiti di moto usate che ancora oggi devono essere smaltite. Poi, quando le banche hanno chiuso i rubinetti, negando i finanziamenti anche a quelli che avevano i requisiti per ottenerli, il sistema &egrave; collassato.  UN PASSO INDIETRO PER EVOLVERSI - Se si analizza la situazione dal punto di vista delle Case e dei dealer, la sintesi &egrave; che... il sistema e gli utili purtroppo sono collassati. Per&ograve;, ponendosi dal punto di vista degli utenti, questo passo indietro deve essere visto come un&rsquo;evoluzione. I Costruttori, infatti, hanno ricominciato a disegnare e progettare le moto per renderle belle e tecnologicamente all&rsquo;avanguardia nel tempo e questa esigenza sta portando sulle nostre strade dei prodotti semplici ma divertentissimi. La necessit&agrave; di produrre nuovamente moto che devono respingere gli attacchi del tempo, sta provocando l&rsquo;estinzione delle carene e un gradito ritorno alla cura dei dettagli, alla bella meccanica lasciata in vista, alla semplicit&agrave; che sta sostituendo lo stile barocco.  VINTAGE ANNI '70 - In sostanza, dal punto di vista stilistico, stiamo vivendo un ritorno agli anni &lsquo;70, abbinato ai motori, alle ciclistiche, ai freni e alle gomme moderne. La Yamaha XSR 900 &egrave; una delle migliori esponenti di questa nuova filosofia costruttiva, perch&eacute; la tricilindrica di Iwata riesce a fondere perfettamente i concetti di essenzialit&agrave; (che non sfocia nella banalit&agrave;) e di guidabilit&agrave; (che &egrave; anche sinonimo di emozionalit&agrave;).  UNA MOTO &Egrave; PER SEMPRE - Sono queste le moto che possono diventare compagne di vita, perch&eacute; sono e resteranno fascinose, perch&eacute; possono rappresentare la base per effettuare delle personalizzazioni, grazie alle quali &egrave; possibile giocare sia in sella, sia nel garage, e perch&eacute; quando arriva il momento di smanettare, sono in grado di trasmettere quelle emozioni che solo un veicolo a due ruote pu&ograve; garantire.

Lo stile anni '70 fino a oggi non era sinonimo di prestazioni. Ora, per&ograve;, il gusto di guardare viaggia di pari passo con quello di guidare.

Il vintage che non &egrave; solo fashion

Sembra una moto anni '70 ma si guida come una sportiva del 2020. La Yamaha XSR 900 fonde alla perfezione lo stile con le prestazioni e le personalizzazioni.

25 risultati per 'xsr'

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Il vintage che non è solo fashion

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