        Ad oggi l'articolo 175 del Codice della Strada dice che moto e scooter da 125 cc non possono circolare in autostrada e strade extraurbane principali. &Egrave; un divieto che per diverso tempo non ha giovato a coloro che possedevano veicoli di questa cilindrata ma non potevano viaggiare su alcuni tratti di strada. Le cose, per&ograve;, stanno per cambiare. S&igrave;, perch&eacute; la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento della Lega al disegno di legge di riforma del Codice della Strada che autorizza la circolazione dei motocicli 125 cc. La svolta Una volta che la regola diventer&agrave; definitiva, sulle arterie sopracitate moto e scooter che sono superiori a 120 cc - per l'esattezza &ndash; potranno viaggiare. I deputati della Lega in commissione Trasporti Elena Maccanti (capogruppo), Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti (primo firmatario dell'emendamento) ed Erik Pretto hanno detto che "grazie all'approvazione di un emendamento della Lega al Codice della Strada i motocicli 125 cc (dai 120) potranno circolare anche su autostrade e tangenziali, purch&eacute; guidati da un maggiorenne. Un intervento di buonsenso atteso da anni, che allinea il nostro paese al resto dell'Europa e che, a parit&agrave; di prestazioni, semplifica la vita a famiglie e utenti delle due ruote. Ora avanti tutta con l'approvazione finale in Parlamento per sanare un'anomalia tutta italiana". CLAMOROSA NOVIT&Agrave; AL MONDIALE ENDURANCE: SPAZIO ALLE MOTO A IDROGENO        

Quando la norma sar&agrave; definitiva, sulle queste arterie moto e scooter che sono superiori a 120 cc - potranno circolare

Arriva l'ok per i 125 cc in autostrada e tangenziali: ecco cosa accadrà

        &Egrave; innegabile, ormai i monopattini stanno vivendo un vero e proprio momento d&rsquo;oro. Tuttavia, nonostante la maggior parte delle persone ne fa un uso responsabile, c&rsquo;&egrave; anche chi lo utilizza in maniera poco appropriata, mettendo a rischio sia la propria incolumit&agrave; che quella degli altri utenti della strada. &Egrave; il caso di un 23enne bolognese, che lo scorso 22 febbraio &egrave; stato sorpreso dagli agenti della Polizia mentre girava in tangenziale in sella al suo monopattino con tanto di materiali utili al bricolage e all&rsquo;edilizia. Sfreccia in monopattino con il motore di una... motosega: mega-multa ENNESIMO EPISODIO PERICOLOSO Il tutto &egrave; avvenuto all&rsquo;entrata Roveri in direzione Casalecchio, quando una pattuglia del reparto Polizia commerciale &ndash; alle prese con alcuni accertamenti &ndash; ha notato il giovane ragazzo imboccare l&rsquo;entrata della tangenziale in barba alla sicurezza e al codice della strada. Per lo sconsiderato 23enne, che si &egrave; giustificato con gli agenti dicendo di aver seguito la strada indicata sul suo navigatore, sono arrivate sanzioni amministrative per circolazione in tangenziale con veicolo non ammesso e per sovraccarico. Con s&eacute; portava, infatti, delle grosse buste con pennelli, poliuretano espanso e altra merce per l&rsquo;edilizia. Monopattini sharing Roma, sospesi per 15 giorni tre operatori       

Lo sconsiderato 23enne, fermato da una pattuglia della Polizia commerciale, si &egrave; giustificato con gli agenti dicendo di aver seguito la strada indicata sul suo navigatore

Monopattino in tangenziale: ennesima follia nel bolognese

        Immagini che fanno impressione. Sono quelle registrate da un motociclista con la sua action-cam mentre viaggiava su una strada a scorrimento veloce in sella alla propria moto. UOMO DI GOMMA? Da quanto si vede nel video, il motociclista che supera sulla destra, per cause ignote, allarga la traiettoria fino a mettere le ruote fuori dal manto di asfalto. La frenata e l'anteriore che si blocca con la moto che fa un 360&deg; catapultando il povero motociclista in avanti. Le immagini mostrano l'innaturale compressione della parte alta del busto dopo aver impattato con la testa (il casco) contro l'asfalto. Incredibilmente tutto per&ograve; sembra essersi risolto al meglio per il motociclista che, anzi, &egrave; salito in sella alla sua Suzuki per tornarsene a casa.  Moto rumorosa? L'orecchio diventa (di forza) un "fonometro" VIDEO       

Incidente dai risvolti che potevano essere drammatici. Le urla, la paura, ma tutto si risolve, incredibilmente, con un grande spavento

Cappotta con la moto in tangenziale: caduta choc ma ne esce illeso

I lavori sul nuovo codice della strada portano a galla le prime, interessanti, novit&agrave; per il popolo delle due ruote. Una di esse &egrave; che anche in Italia gli scooter 125 (ma, sebbene non esplicitamente richiamate, dovrebbero essere incluse anche le moto) potranno circolare liberamente su autostrade e tangenziali, a patto che alla guida ci sia un maggiorenne.  Il nostro, infatti, &egrave; attulamente l&rsquo;unico Paese dove i motori con cubatura massima di 149 cc sono limitati alla circolazione. La normativa &egrave; stata ratificata da M5S e Lega, ed &egrave; solo una delle tante. Solo su un punto i due partiti alla guida del governo non hanno trovato ancora un&rsquo;intesa: l&rsquo;aumento della velocit&agrave; a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie in presenza di asfalto drenante.  Per i motociclisti, potrebbe arrivare un&#39;altra novit&agrave; importante: l&rsquo;obbligo di indossare abbigliamento tecnico protettivo. Ma i cambiamenti in vista dell&#39;approvazione del nuovo codice, hanno coinvolto anche altri ambiti. Ad esempio, chi viene sorpreso alla guida con un telefonino, non rischier&agrave; pi&ugrave; di vedere la patente sospesa dai due ai sei mesi, ma da sette giorni a trenta (da uno a tre mesi se l&rsquo;infrazione &egrave; reiterata). Le multe rimangono comunque alte: si va dai 422 ai 1.697 euro.  Discrezionalit&agrave; ai sindaci e alle amministrazioni comunali, invece, per quanto riguarda le bici contromano e uno spazio apposito per esse davanti ai semafori e allo stop agli incroci. Per la prima volta, vengono considerati, nelle nuove norme, monopattini, skate e hoverboard, e anche le moto elettriche. E infine, occhio a chi va in giro senza assicurazione: le sanzioni potrebbero aumentare anche del doppio.  Queste le magiori novit&agrave; contenute nel testo che, dopo un accordo in Commissione Trasporti, approder&agrave; in Aula a fine Aprile o al massimo inizio Maggio. Vi terremo informati! 

L&rsquo;Italia &egrave; l&rsquo;unico Paese in cui i mezzi con cubatura inferiore a 149 cc non possono circolare liberamente sulla rete autostradale e sulle tangenziali: col nuovo codice della strada potrebbe cambiare tutto. Ecco alcune delle norme pi&ugrave; importanti

Scooter: via libera ai 125 in autostrada e tangenziale

Il codice della strada, nell&rsquo;elencare le diverse categorie di veicoli che possono circolare sulle autostrade e sulle tangenziali, non fa riferimento ai motocicli ad alimentazione elettrica e, in questo modo, crea un vuoto legislativo che affida all&rsquo;interpretazione delle forze dell&rsquo;ordine l&rsquo;eventuale decisione di sanzionare i conducenti di motocicli elettrici.  Per colmare questo vuoto &egrave; stato depositato in Senato un disegno di legge finalizzato a consentire l&rsquo;accesso di motocicli elettrici in autostrada e nelle strade extra-urbane principali, ad esempio le tangenziali.  Il provvedimento &egrave; firmato dal Sen. Vincenzo Gibiino, membro della Commissione Lavori Pubblici del Senato e da altri 27 senatori appartenenti a diversi schieramenti parlamentari.  Si tratta di un primo passo per fare chiarezza su un passaggio molto controverso del codice della strada: l&rsquo;art. 175 del codice, infatti, nell&rsquo;elencare le diverse categorie di veicoli che possono circolare sulle autostrade e sulle tangenziali, non fa riferimento ai motocicli ad alimentazione elettrica e, in questo modo, crea un vuoto legislativo che affida all&rsquo;interpretazione delle forze dell&rsquo;ordine l&rsquo;eventuale decisione di sanzionare i conducenti di motocicli elettrici. Anche la copertura assicurativa in caso di incidente appare incerta.  Le motorizzazioni elettriche sono sempre pi&ugrave; diffuse anche all&rsquo;interno del settore dei motoveicoli: nel 2016, infatti, sono stati venduti 2.408 motoveicoli a trazione elettrica (ciclomotori, motocicli e quadricicli), corrispondenti all&rsquo;1% del venduto totale. Pur trattandosi, come si vede, di un mercato di nicchia, &egrave; interessante osservare che, sia in termini assoluti che in termini relativi, il peso dell&rsquo;elettrico nel mercato dei motoveicoli risulta pi&ugrave; rilevante rispetto al mercato auto: nel 2016, infatti, sono state vendute 1.403 auto elettriche, corrispondenti a meno dello 0,1% dell&rsquo;immatricolato complessivo.  La mobilit&agrave; elettrica - &ldquo;Il tema della mobilit&agrave; elettrica&rdquo;, dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA, &ldquo;&egrave; sempre pi&ugrave; al centro del dibattito pubblico e appare come una delle principali direttrici che i produttori dovranno seguire, considerati gli obiettivi di riduzione del 30% delle emissioni di CO2 entro il 2030, come recentemente evidenziato dalla Strategia Energetica Nazionale. Appare quindi incomprensibile il silenzio del codice stradale sulle moto elettriche&rdquo;.  Nella prossima legislatura, quindi, &egrave; necessario riportare all&rsquo;attenzione del Parlamento le importanti misure che l&rsquo;industria delle due ruote considera improrogabili, come la messa in sicurezza delle infrastrutture.  Nel frattempo l&rsquo;auspicio di molti &egrave; che l&rsquo;attuale Parlamento approvi&nbsp; l&rsquo;emendamento alla legge di bilancio, promosso gi&agrave; nel 2016 da Confindustria ANCMA, per consentire ai motociclisti di portare in detrazione fino a 2.000 euro per l&rsquo;acquisto di capi tecnici protettivi. Provvedimento importante in chiave sicurezza ma anche a fronte di costi sociali per lo Stato riconducibili a incidenti motociclistici, che superano i 3 miliardi di euro ogni anno. 

Depositato un disegno di legge sulla circolazione in autostrada: &egrave; il primo passo verso la parificazione con i veicoli termici

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