Indian Motorcycle celebra l&#39;ingresso di Burt Munro, pilota neozelandese, nella Sturgis Motorcycle Museum Hall of Fame. Munro, che &egrave; stato una vera e propria icona delle corse motociclistiche e detentore di record di velocit&agrave; su terra, ha lasciato un&#39;impronta molto forte nel suo cammino, tanto che nel 2005 fu realizzato anche un film, Indian &ndash; La grande sfida, con protagonista Anthony Hopkins.  Secondo Aaron Jax, vicepresidente di Indian Motorcycle, la storia delle moto sarebbe incompleta senza la menzione di Burt Munro. I suoi racconti, fra l&#39;altro, hanno influenzato di molto l&#39;identit&agrave; del marchio, che continua a spingersi oltre i limiti proprio in suo onore.    Burt Munro  Munro nacque a Invercargill, in Nuova Zelanda, e svilupp&ograve; sin da subito una grande fame per la velocit&agrave;, che si pu&ograve; racchiudere in una sua affermazione: &quot;Si vive di pi&ugrave; in cinque minuti su una moto come questa, andando a tavoletta, che in una vita intera&quot;. Nel corso di decenni, Munro si &egrave; dedicato al restauro e alla messa a punto della sua Indian Scout del 1920 all&#39;interno del suo garage, tanto che questa sua incredibile dedizione &egrave; poi confluita nella conquista di tre record mondiali sulle iconiche Bonneville Salt Flats.  L&#39;impresa pi&ugrave; sorprendente fu quella del 1967, quando Munro, all&#39;et&agrave; di 68 anni, stabil&igrave; un record &ndash; che tutt&#39;ora &egrave; rimasto imbattuto - di 184,087 miglia orarie per le moto di cilindrata inferiore a 1.000 cc. Gary Gray, vicepresidente del settore corse, tecnologia e assistenza di Indian Motorcycle, si &egrave; espresso cos&igrave; ricordandolo: &quot;Burt &egrave; una leggenda. I suoi successi, attraverso le prove e le tribolazioni, ispirano i nostri sforzi nelle corse di oggi.&nbsp;Anche se in ritardo, &egrave; un grande risultato per Burt essere inserito nella Sturgis Motorcycle Museum Hall of Fame, e siamo incredibilmente orgogliosi e grati di celebrare Burt Munro non solo oggi, ma ogni giorno&quot;.  LAVORARE NEL SETTORE DELLA MOTO: COME FARE? 

Nuovo riconoscimento per la leggenda&nbsp;neozelandese la cui stria &egrave; rstata resa gi&agrave; famosa dal film&nbsp;&quot;Indian &ndash; La grande sfida&quot; con Antony Hopkins

Burt Munro nella Hall of Fame dello Sturgis Motorcycle Museum

        Sono ormai molte settimane che, regolarmente, vi aggiorniamo sulle conseguenze dell&rsquo;edizione 2020 dello Sturgis Motorcycle Rally, tenutosi ad agosto nella localit&agrave; di Sturgis, nel Sud Dakota. Alla fine del mese scorso i contagi confermati erano un centinaio&nbsp;di persone provenienti da ben 8 stati differenti. Era inevitabile che la situazione degenerasse e, infatti, le ultime notizie dagli Stati Uniti parlano di oltre 250mila positivi al Covid-19 collegati, direttamente e non, all&rsquo;evento e il primo morto in Minnesota, un motociclista partecipante. Altro che focolaio&hellip; Sturgis Motorcycle Rally, crescono i contagi: test di massa sui residenti La prima vittima L'uomo era sulla sessantina, in buone condizioni di salute. Dopo il rientro dallo Sturgis Motorcycle Rally sarebbe stato trasportato di fretta in terapia intensiva. Secondo un sondaggio di una settimana fa dei dipartimenti sanitari del Washington Post, il caso sarebbe stato uno tra i circa 260, in 11 stati diversi, legati direttamente all&rsquo;evento. Ma non &egrave; tutto. Si tratterebbe, in base al parere degli esperti, di una sottostima, in quanto alcuni partecipanti all&rsquo;evento non si sarebbero sottoposti ai test per verificare o meno la positivit&agrave; al Covid-19. Lo studio della San Diego State University Col passare dei giorni, la situazione si &egrave; fatta pi&ugrave; preoccupante, tanto da spingere quattro ricercatori del centro per l'economia sanitaria della San Diego State University a intraprendere uno studio il cui risultato &egrave; andato oltre alle peggiori aspettative: l&rsquo;edizione 2020 dello Sturgis Motorcycle Rally&nbsp;potrebbe aver&nbsp;causato addirittura il 19% dei casi di Covid-19 registrati negli Stati Uniti ad agosto. Cosa ci si poteva aspettare da un evento che si &egrave; svolto non tenendo affatto conto delle norme anti contagio? Sempre secondo lo studio della San Diego State University, i contagiati che sarebbero riconducibili allo Sturgis (alcuni direttamente, altri no), sono pi&ugrave; di 250.000. Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno utilizzato i dati dei telefoni cellulari,&nbsp;resi anonimi per tracciare i viaggi dei partecipanti prima e dopo la manifestazione. I partecipanti, dunque, sono stati tracciati tramite la loro impronta mobile e, di conseguenza, collegati alla loro citt&agrave; natale dove sono stati poi registrati i casi di Coronavirus. Elaborando i dati &egrave; emerso che nelle&nbsp;contee con pi&ugrave; residenti che avevano preso parte all&rsquo;evento i positivi sono aumentati del 10% in pi&ugrave; rispetto agli stati vicini che non avevano partecipanti. Francia, salgono i contagi: obbligo della mascherina sotto il casco       

Oltre alla notizia del primo decesso, un motociclista 60enne che aveva partecipato al raduno, una ricerca della San Diego State University stima che i casi positivi legati, direttamente e non, alla manifestazione starebbero crescendo a dismisura

Sturgis, che disastro: 250mila casi di Covid collegati all’evento (anche una vittima)

        Continua l&rsquo;aggiornamento Covid-19 da Sturgis. O, meglio, da tutti gli stati americani in cui sono rientrati i partecipanti allo Sturgis Motorcycle Rally. Vi avevamo raccontato che l&rsquo;evento svoltosi nel Sud Dakota dal 7 al 16 agosto non si era svolto all&rsquo;insegna del rispetto delle norme anti contagio. E infatti ci sono voluti pochi giorni perch&eacute; uscisse la notizia del primo positivo. Adesso, a distanza di un paio di settimane, possiamo ufficialmente dichiarare che lo Sturgis Motorcycle Rally 2020 &egrave; stato un vero e proprio focolaio di Covid-19: sono oltre 100 i casi di positivit&agrave; collegati all&rsquo;evento. Sturgis Motorcycle Rally, crescono i contagi: test di massa sui residenti La diffusione Il timore delle autorit&agrave; locali si &egrave; trasformato in realt&agrave;. L&rsquo;aspetto preoccupante adesso &egrave; che gli oltre 100 positivi collegati all&rsquo;evento sono stati segnalati in diversi otto stati americani: Sud e Nord Dakota, Wyoming, Washington, Wisconsin, Nebraska, Minnesota e Montana. Tra le persone ammalate di Covid-19, alcune si sono fermate per poche ore, altre invece hanno soggiornato nel Sud Dakota per pi&ugrave; giorni, visitando pi&ugrave; localit&agrave; e aumentano il rischio di ulteriori contagi. Ci&ograve; aumenta la difficolt&agrave; delle strutture sanitarie a tenere sotto controllo sia il virus che il tracciamento di possibili nuovi positivi. Niente Sturgis bis: al Laconia Rally mascherine obbligatorie       

Dopo i primi casi accertati di Covid-19, i partecipanti allo Sturgis Motorcycle Rally poi risultati positivi sono aumentati notevolmente. E provengono almeno da otto stati differenti

Sturgis, un focolaio di contagi: oltre 100 casi confermati

        Lo Sturgis Motorcycle Rally, raduno motoristico tenutosi dal 7 al 16 agosto nel Sud Dakota, rischia di trasformare la citt&agrave; di Sturgis in un vero e proprio focolaio. Gi&agrave; si era parlato ampiamente del mancato rispetto delle norme anti contagio, di assembramenti (i visitatori sono stati circa 250mila) e dell'esiguo utilizzo delle mascherine di coloro che hanno preso parte all'evento, ma dopo la scoperta del primo positivo accertato cresce la paura tra i residenti. Le conseguenze di quello che &egrave; stato un atteggiamento sciagurato potrebbero ora essere importanti. Follia al motoraduno di Sturgis: niente sicurezza e "gare di starnuti" Sturgis, controllo di massa sui residenti  Il primo positivo, un cliente dell&rsquo;One-Eyed Jack's Saloon di Sturgis, fermatosi al bar l'11 agosto dalle 12 alle 17.30, ha fatto suonare&nbsp;il campanello d'allarme ma, dopo la crescita dei contagi negli ultimi giorni, l'amministrazione della citt&agrave; sta predisponendo dei controlli di massa sui&nbsp;residenti, anche perch&eacute; il Dipartimento della Salute sembra aver gi&agrave; individuato circa una ventina di casi positivi riconducibili all'evento. La notizia del rally arriva in mezzo a un aumento del tasso di infezione da COVID-19 nel Sud Dakota. I funzionari sanitari hanno riferito gioved&igrave; che ci sono stati 125 nuovi casi confermati e due nuovi decessi. Nelle ultime due settimane, il numero medio di nuovi casi giornalieri &egrave; aumentato di 32, con un aumento di circa il 43%. Sturgis Motorcycle Rally, primo caso di Covid-19 accertato L'avvertimento dei cittadini  I cittadini avevano gi&agrave; mostrato il loro malcontento tanto che il 60% aveva votato contro lo svolgimento della manifestazione giunta ormai alla sua 80&ordf; edizione. Il rischio di contagi era elevato e se a questo si aggiunge l'atteggiamento irriguardoso dei partecipanti ecco che la frittata &egrave; fatta. C'era dunque da aspettarselo.  A preoccupare &egrave; anche il fatto che a Sturgis sono arrivate persone da ogni parte del Paese e, dunque, considerando che il periodo di incubazione del Coronavirus &egrave; di circa due settimane, potrebbero esser tornati a casa ampliando le conseguenze nefaste di un raduno motoristico che rischia di trasformarsi in un vero e proprio Caso di Stato. Niente Sturgis bis: al Laconia Rally mascherine obbligatorie       

Dopo la scoperta del primo caso accertato durante il raduno motoristico in Sud Dakota, monta la paura tra i residenti per l'aumento dei positivi

Sturgis Motorcycle Rally, crescono i contagi: test di massa sui residenti

        Nonostante il Covid-19 e nonostante il 60% dei cittadini di Sturgis abbia votato contro lo svolgimento della manifestazione, l&rsquo;edizione 2020 (l&rsquo;80esima) dello Sturgis Motorcycle Rally si &egrave; tenuta, come di consueto, ad agosto (dal 7 al 16). I visitatori sono stati circa 250mila, il 7% in meno rispetto allo scorso anno: c&rsquo;era da aspettarselo, ma si tratta comunque di un numero decisamente alto. Difficile pensare che, con cos&igrave; tante persone tutte insieme, non sarebbe saltato fuori qualche caso positivo di Coronavirus: e infatti non ha tardato ad arrivare il primo caso accertato. Follia al motoraduno di Sturgis: niente sicurezza e "gare di starnuti" Il primo caso accertato Il positivo al Covid-19 &egrave; un cliente dell&rsquo;One-Eyed Jack's Saloon di Sturgis. La persona in questione si &egrave; fermata al bar l&rsquo;11 agosto, dalle 12 alle 17.30. Gli altri clienti che fossero passati dal locale in quell&rsquo;arco di tempo sono quindi avvertiti. Tuttavia, non sappiamo quali altri luoghi abbia visitato il "positivo": questo rende molto complicato sapere con chi sia entrato in contatto, anche involontariamente. A peggiorare la situazione, poi, i rapporti sul raduno che parlano di assembramenti, vere e proprie folle, e poco rispetto dei partecipanti delle regole sul distanziamento sociale e sull&rsquo;utilizzo della mascherina. In attesa delle conseguenze Va poi tenuto in considerazione che il periodo di incubazione del Covid-19 &egrave; di circa due settimane. Tra un po&rsquo; di giorni, quindi, sar&agrave; possibile sapere le conseguenze, senza contare che i partecipanti dello Sturgis Motorcycle Rally provengono da diverse parti del Paese. Nonostante la natura decentralizzata dell&rsquo;evento e le misure di prevenzione adottate dalla citt&agrave;, il rischio di contagio &egrave; sempre dietro l&rsquo;angolo. Harley-Davidson, la Bronx sparita dai radar: che fine ha fatto?       

Nonostante il parere sfavorevole dei cittadini di Strugis, dal 7 al 16 agosto si &egrave; svolta l&rsquo;80esima edizione della manifestazione. I rapporti parlano di assembramenti e poco rispetto delle regole anti-contagio

Sturgis Motorcycle Rally, primo caso di Covid-19 accertato

        In questi giorni tanto si sta parlando dell'indignazione dei cittadini di Sturgis circa il mancato rispetto delle misure anti Covid durante il grande raduno in corso nel South Dakota. Vista l'emergenza sanitaria globale e i numeri di decessi e contagi registrati negli Stati Uniti, uno dei Paesi pi&ugrave; colpiti dal Coronavirus, ci&ograve; che &egrave; successo durante il grande ritrovo di motociclisti (si sono radunati in circa 250mila) ha davvero dell'incredibile.&nbsp; Follia al motoraduno di Sturgis: niente sicurezza e "gare di starnuti" Polemiche per il motoraduno di Sturgis Nonostante le raccomandazioni, i motociclisti radunatisi per l'evento si sono fatti beffa delle disposizioni causando l'indignazione generale della popolazione. Coloro che indossavano mascherine protettive venivano addirittura derisi, e in pi&ugrave; venivano organizzate vere e proprie "gare di starnuti". Un comportamento irriguardoso, che potrebbe trasformare l'evento in un grande focolaio. "Io malato di Covid: quando iniziai a pensare alla moto capii che ne ero fuori" Laconia Rally, mascherine obbligatorie&nbsp; Il grande raduno di Sturgis, ma soprattutto le polemiche che questo si &egrave; portato dietro, hanno spinto il governatore del New Hampshire, Chris Sununu, a emettere un'ordinanza che obbliga all'uso della mascherina quando nello Stato si radunano pi&ugrave; di cento persone. Lo ha fatto in previsione del Laconia Rally, evento motociclistico che si terr&agrave; a Laconia dal 22 al 30 agosto. "Quello che &egrave; successo a Sturgis &egrave; stato un chiaro avvertimento per tutti - ha detto il governatore Sununu -. Non credo che nessuno che abbia visto le foto di Sturgis abbia pensato 'sembra sicuro', penso invece che ci abbia portato a un livello pi&ugrave; alto di consapevolezza&rdquo;.&nbsp;       

Dopo le polemiche scoppiate negli Stati Uniti d'America per il mancato rispetto delle misure di prevenzione del contagio, l'organizzazione dell'evento motoristico nel New Hampshire ha emesso un'ordinanza sull'uso obbligatorio dei dispositivi individuali di sicurezza

Niente Sturgis bis: al Laconia Rally mascherine obbligatorie

        Indignazione negli Stati Uniti d'America per quanto avvenuto allo Sturgis Motorcycle Rally. Per chi non lo sapesse, Sturgis &egrave; una cittadina del South Dakota, dove ogni anno si tiene uno dei pi&ugrave; grandi motoraduni al mondo, capace di attirare pi&ugrave; di 500.000 persone e dalla durata di ben 10 giorni.  I cittadini di Sturgis, data la situazione pandemica globale (e in particolare negli Stati Uniti, uno dei Paesi pi&ugrave; colpiti in assoluto dal Coronavirus) avevano chiesto l'annullamento della manifestazione, almeno per l'edizione 2020. Gli organizzatori si aspettavano comunque l'arrivo di tanti motociclisti, e per questo hanno deciso di confermare l'evento, elargendo consigli e norme per rispettare le misure anti-contagio. Peccato che sia avvenuto esattamente il contrario. VENIVANO ORGANIZZATE "GARE DI STARNUTI" Testimoni raccontano infatti di come i partecipanti al motoraduno si siano comportati fregandosene delle disposizioni anti-COVID, con episodi vergognosi. Coloro che indossavano mascherine protettive venivano derisi, mentre venivano addirittura organizzate "gare di starnuti". Naturalmente, sembra superfluo sottolineare come nessuno abbia rispettato il distanziamento sociale. Stati Uniti da un capo all'altro su una Harley-Davidson LiveWire Adesso, in molti temono che l'evento possa essersi trasformato in un grosso focolaio: una grana in pi&ugrave;, in una nazione che sta gi&agrave; pagando un conto salato a livello di morti e contagiati.       

Negli Stati Uniti cresce l'indignazione per quanto avvenuto allo Sturgis Motorcycle Rally, dove i partecipanti si sono fatti beffe delle disposizioni anti-COVID con episodi vergognosi

Follia al motoraduno di Sturgis: niente sicurezza e "gare di starnuti"

Di Fiammetta La Guidara  Archiviata con successo anche l&rsquo;edizione numero 79 dello Sturgis Motorcycle Rally, che da venerd&igrave; 2 a domenica 11 agosto ha stravolto la vita della cittadina del Sud Dakota, con migliaia e migliaia di moto provenienti da tutto il mondo.  Lo Sturgis Motorcycle Rally &egrave; infatti uno dei raduni pi&ugrave; grandi al mondo, capace di catalizzare mediamente la presenza di circa 500.000 motociclisti, con un picco di 700.000 nel 2015. Festeggiare tutti insieme a suon di motori e musica, con la birra che scorre a fiumi, rende pi&ugrave; facile fare amicizia, e il tempo vola. C&rsquo;&egrave; chi aspetta il raduno di Sturgis tutto l&rsquo;anno e arriva persino dall&rsquo;Australia godere appieno dell&rsquo;atmosfera unica di questo evento, che trasforma una cittadina in un grande contenitore di eventi, tra gare e concerti (questi ultimi sono stati ben 250 in 10 giorni).  Senza dimenticare il contesto: siamo nel Sud Dakota, la terra dell&rsquo;epopea indiana, dei western e dei bisonti. Un fascino innegabile e unico, al quale difficilmente chi pu&ograve; resiste.  LA STORIA - La prima edizione risale al 14 agosto del 1938, su iniziativa un gruppo di motociclisti possessori di Indian e originariamente si teneva per ospitare acrobazie e gare. Il club Jackpine Gypsies che realizz&ograve; l&rsquo;evento &ndash; denominato &lsquo;Black Hills Classic&rsquo; &ndash; si occupa tuttora della gestione delle piste dove si svolgono le gare. Il club &egrave; entrato nella Motorcycle Hall of Fame nel 1997 e l&rsquo;anno dopo vi &egrave; stato fatto rientrare anche il suo fondatore, Clarence &quot;Pappy&quot; Hoel, che nel 1938 scelse Sturgis per gareggiare insieme ad altri suoi 8 amici davanti ad un piccolo gruppo di spettatori.  Da allora, con l&rsquo;eccezione di una pausa durante la Seconda Guerra Mondiale, il raduno di Sturgis si &egrave; sempre disputato e ha attratto un numero sempre maggiori di entusiasti delle due ruote motorizzate, crescendo anche quanto a spettacolarit&agrave;, con l&rsquo;introduzione di altre gare e concerti.  IN MOTO MA NON SOLO - A Sturgis si arriva in moto ma un buon 50% dei partecipanti &ndash; secondo quanto dichiarato dal direttore del raduno alcuni anni fa &ndash; arriva trasportando la moto con il camper oppure percorrendo su due ruote solo gli ultimi chilometri, dopo aver imbarcato la propria fida due ruote.  Da qualche anno a questa parte la durata del Rally &egrave; stata estesa a dieci giorni e nel 2016 il Consiglio comunale di Sturgis ha approvato una risoluzione per far iniziare la manifestazione il primo venerd&igrave; di agosto di ogni anno. L&#39;evento genera circa $ 800 milioni di entrate nel Sud Dakota e il 95% delle entrate annuali della citt&agrave; di Sturgis  LA MINACCIA DEL TERRORISMO - Quest&rsquo;anno si &egrave; vissuto qualche momento di paura allo Sturgis Rally, per via della minaccia di un attacco del terrorismo. La polizia di Sturgis, infatti, ha ricevuto un messaggio via Facebook, che indicava il raduno come possibile bersaglio. L&rsquo;FBI &egrave; stata subito allertata: non &egrave; riuscita a risalire all&rsquo;origine del post sul social network (per via delle molteplici condivisioni), ma ha escluso la seria possibilit&agrave; di minaccia per il raduno.  INCIDENTI E DROGHE &ndash; Ci sono stati, invece, diversi incidenti, dei quali due mortali: il primo ha coinvolto un ragazzo di 29 anni, che ha perso il controllo della moto mentre procedeva da solo ed era privo del casco; il secondo, il penultimo giorno, &egrave; costato la vita ad una motociclista di 59 anni del Nebraska, che &egrave; andata contromano e ha impattato contro un&rsquo;altra moto. E&rsquo; morta sul colpo nonostante avesse il casco. Da registrare anche l&rsquo;infortunio ad un ufficiale della Polizia, dopo una caduta durante l&rsquo;inseguimento di un&rsquo;altra moto.  E se, per fortuna, gli incidenti mortali sono in calo (lo scorso anno erano stati quattro), ad aumentare sono gli arresti per droghe: la Polizia del Sud Dakota ha effettuato un totale di 171 arresti, contro i 149 dello scorso anno. Sono state elevate, inoltre, 1.336 contravvenzioni, quasi 350 in pi&ugrave; rispetto al 2018.  &nbsp; 

Dieci giorni di musica, motori e birra all&rsquo;edizione numero 79 di uno dei raduni motociclistici pi&ugrave; grande del mondo, andato in scena nel Sud Dakota dal 2 all&rsquo;11 agosto

Sturgis Rally, la passione a stelle e strisce

La Casa dell’Aquila è approdata in South Dakota per prendere parte al più grande raduno motociclistico del mondo e mette a disposizione per i test ride tutta la gamma 2017 

Moto Guzzi al 77° Sturgis Motorcycle Rally

Dal 4 al 13 agosto Moto Guzzi &egrave; sbarcata in South Dakota per prendere parte al pi&ugrave; grande raduno motociclistico del mondo: il mitico Sturgis Motorcycle Rally, giunto alla sua 77esima edizione.  &quot;BIG BORE&quot; PER TUTTI - Nel South Dakota, nel cuore pi&ugrave; profondo dell&rsquo;America e di fronte al pubblico dei biker statunitensi, il pi&ugrave; ampio ed esigente al mondo per quanto riguarda la categoria delle grandi cruiser, Moto Guzzi si presenta ancora una volta con un ruolo da grande protagonista, schierando e mettendo a disposizione per i test ride tutta la rinnovata famiglia di modelli spinti dallo scultoreo bicilindrico big bore di 1400 cc: California Touring, Audace e Eldorado, oltre ovviamente alla bagger pi&ugrave; anticonformista, ricca e tecnologica costruita a Mandello del Lario, la Moto Guzzi MGX-21 &ldquo;Flying Fortress&rdquo;, che proprio un anno fa, su queste stesse strade, fece il proprio ingresso al mitico raduno senza alcun timore reverenziale.  POTREBBE INTERESSARTI - Moto Guzzi MGX-21: viaggiatrice coraggiosa  IL FASCINO DELLE MODERN-CLASSIC - Tra Main Street e 4th Street sono a disposizione delle migliaia di appassionati motociclisti per una prova su strada anche la nuova Moto Guzzi V7 III, terza generazione del mito V7, che proprio quest&rsquo;anno festeggia i 50 anni, e le rinnovate V9 Roamer e V9 Bobber: modelli in grado di attrarre nuove fasce di motociclisti attingendo al leggendario patrimonio del marchio, fatto di autenticit&agrave; e passione, volgendo nel contempo sempre di pi&ugrave; lo sguardo al futuro in termini di stile e innovazione.  POTREBBE INTERESSARTI - The Test di Riccardo Piergentili: Moto Guzzi V9 Roamer e Bobber 

Tutta la gamma 2017 della Casa dell&#39;Aquila a disposizione per effettuare test-ride durante il pi&ugrave; grande raduno motociclistico del mondo

Moto Guzzi al 77&deg; Sturgis Motorcycle Rally

        In USA, nel Sud Dakota, &egrave; in pieno svolgimento la 77esima edizione dello Sturgis Motorcycle Rally: iniziato il 4 agosto, si concluder&agrave; il 13. Un evento che nasce nel 1937, dall'idea di sette membri dell' AMA Club che volevano mettere in piedi una gara per una dozzina di partecipanti. Poi, nel 1938, la Camera di Commercio di Sturgis concord&ograve; che il secondo weekend di agosto, insieme al Jackpine Gypsies Motocycle Club, si sarebbe dovuta tenere la prima vera e propria Motorcycle Race. Per l'anno successivo aggiunsero il primo tour, un circuito sul monte Rushmore, per poi proseguire con altri giri ed eventi che si susseguirono con il trascorrere del tempo, rendendo l'evento unico al mondo. ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA - Partito come gara per pochi iscritti e al quale non si arriv&ograve; a 200 spettatori, oggi Sturgis &egrave; una localit&agrave; tra il monumento a Cavallo Pazzo e il Mount Rushmore (la montagna con i Presidenti USA scolpiti sulla roccia) che passa da 6.500 mila abitanti a 700 mila nel giro di poche ore ad inizio agosto. Si tratta del pi&ugrave; grande raduno di moto e di appassionati al mondo e una volta nella vita varrebbe proprio la pena di andarci. L&rsquo;EVENTO SONO I PARTECIPANTI - Tanto per dare un'idea di grandezza di questo Rally basta pensare che in Europa il raduno di moto pi&ugrave; partecipato e famoso &egrave; quello di Faaker See in Austria, che conta dalle 70 alle 100.000 presenze. Anche se &egrave; ufficialmente aperto a tutti, il moto-raduno di Sturgis &egrave; un evento di custom e quindi quasi un monomarca Harley-Davidson. Il bello dello Sturgis Motorcycle Rally &egrave; che non ha un programma eventi particolari: sono proprio i partecipanti con le loro moto ad essere l'evento straordinario. Oltre alle corse in moto, nel cartellone del pi&ugrave; grande raduno mondiale di motociclisti, sono previsti anche concerti, gare e spettacoli in moto, la mostra annuale di Michael Lichter e la Mayor's Ride. Lo Sturgis Motorcycle Museum &amp; Hall of Fame, inoltre, ospita una incredibile collezione di moto d'epoca, che risalgono all&rsquo;inizio del secolo scorso. Tante anche le gite organizzate, per vivere giornate indimenticabili insieme a nuovi compagni di viaggio.       

Dal 4 al 13 agosto, in Sud Dakota, l'edizione numero 77 di uno dei pi&ugrave; grandi raduni di moto al mondo con quasi 700.000 partecipanti

Negli USA va in scena Sturgis 

        In attesa del prossimo appuntamento con il Motor Bike Expo, fissato per il weekend dal 20 al 22 gennaio 2017 in fiera a Verona, il brand ha consolidato la propria presenza partecipando questa estate ai maggiori eventi motociclistici. Dopo aver presenziato all&rsquo;Euro Festival di Saint Tropez, al Wheels and Waves di Biarritz ed al Sunride di Pesaro, lo staff del salone veronese ha animato il WDW 2016 (World Ducati Week) con un&rsquo;esposizione di moto special realizzate da prestigiosi preparatori (Mr Martini, South Garage, Totti Motori). Motor Bike Expo &egrave; poi volato negli States per la 76esima edizione del rally di Sturgis: un appuntamento che ogni anno assicura alla manifestazione una vetrina mondiale, oltre che l&rsquo;occasione per riproporre l&rsquo;invito ai &ldquo;guru&rdquo; del Custom planetario. &nbsp;&ldquo;Abbiamo ritrovato un sacco di vecchi amici&rdquo; commenta Francesco Agnoletto, ricordando i giorni trascorsi in South Dakota, &ldquo;per primo Arlen Ness e la sua famiglia, che ci ha confermato la presenza a gennaio in fiera; e poi Rick Fairless della Rick Fairless Custom Parts di Dallas, Dave Perewitz noto anche come organizzatore del Perewitz Custom Paint Show, Donnie Smith animatore dell&rsquo;omonimo Bike &amp; Car Show di Saint Paul (Minnesota), Holger Mohr Presidente della Kuyakyn e molti altri. Tanti amici vecchi e nuovi, molti dei quali ci onoreranno della loro presenza a gennaio nel corso della nostra manifestazione&rdquo;. A Sturgis, Motor Bike Expo &egrave; stato ancora partner della mostra &ldquo;Motorcycles as Art&rdquo; curata dal fotografo Michael Lichter: qui Karen Davidson, intervenuta per l&rsquo;occasione insieme a suo padre Willie G. Davidson, ha confermato che sar&agrave; nuovamente presente a Verona in occasione di MBE 2017. Lo staff di Motor Bike Expo prosegue il tour portando il proprio brand a Faaker See per la European Bike Week in programma a settembre.       

La prossima edizione sar&agrave; dal 20 al 22 gennaio a Verona. Intanto il Motor Bike Expo ha partecipato anche al 76&deg; Motorcycle Rally a Sturgis consolidando amicizie e raccogliendo adesioni dai "big" del custom internazionale

Motor Bike Expo, a Verona dal 20 al 22 gennaio

        Venti veterani militari americani sono stati selezionati per sperimentare la "terapia della moto" su moto Indian, trikes e sidecar e ora stanno affrontando un viaggio di 1.776 miglia attraverso gli Stati Uniti, da Los Angeles al Sud Dakota, dove raggiungeranno lo Sturgis Motorcycle Rally. Il viaggio di 9 giorni prevede soste in varie citt&agrave; e cittadine per dare ai veterani la possibilit&agrave; di incontrare i cittadini che vorranno ringraziarli per i sacrifici che hanno fatto per il Paese: da Las Vegas si fermeranno anche a Moab, Utah, Denver e Hot Springs. Una volta arrivati a Sturgis, i veterani passeranno la settimana del rally guidando fra le Blck Hills, partecipando a eventi e alla Sturgis Experience che conclude il raduno. Mark Wahlberg, attore, produttore e appassionato di moto India, sta sostenendo il charity ride. "Sono veramente grato ai partecipanti del ride di quest'anno e a tutti i nostri veterani per quello che fanno per il nostro Paese. Questo viaggio &egrave; un'opportunit&agrave; meravigliosa per supportarci a vicenda e per godere delle bellezze naturali di questa grande nazione", dice Mark. L'idea &egrave; quella di sfruttare gli effetti terapeutici della moto e di creare un'avventura per alcuni veterani, aiutandoli a guardare avanti e ritrovare motivazioni. Per il secondo anno consecutivo il charity ride sar&agrave; ripreso dalle telecamere, per divulgare quanto pi&ugrave; possibile il messaggio dei veterani. Molti veterani guidano delle Indians con un sidecar Champion: la Indian, infatti, ha voluto far partecipare al ride anche veterani che non sono in grado di guidare e la Champion non ha esitato a realizzare dei sidecar custom che si adattano perfettamente allo stile e al colore delle moto.       

20 veterani amputati o invalidi sono in viaggio per la "Charity Ride to Sturgis": 1.776 miglia in sella alle Indian

Indian e Mark Wahlberg sostengono i veterani

        Dall&rsquo;8 al 14 agosto la cittadina di Sturgis ospiter&agrave; pi&ugrave; di seicentomila rider, relegando al secondo posto il &ldquo;Faker See" in Austria con 70-100.000 presenze. Lo Sturgis Moto Rally &egrave; giunto al suo 76&deg; evento: &egrave; nato infatti nel 1937 da sette membri dell'AMA Club, per una gara di una dozzina di partecipanti e circa 200 spettatori. L&rsquo;anno dopo la Camera di Commercio di Sturgis concord&ograve; che il secondo weekend di agosto, insieme al Jackpine Gypsies Motocycle Club, si sarebbe dovuta tenere la prima vera e propria Motorcycle Race. L&rsquo;anno 1939 al programma fu aggiunto il primo tour sul Mount Rushmore, per poi proseguire con altri giri ed eventi che si susseguirono con il trascorrere del tempo, rendendo subito l'evento unico al mondo per l&rsquo;organizzazione e la partecipazione. Oggi Sturgis, situata tra il monumento a Crazy Horse e il Mount Rushmore (la montagna con i Presidenti USA scolpiti sulla roccia) ad inizio agosto passa da 6.000 abitanti a 600.000 nel giro di poche ore. Quello di Sturgis &egrave; il pi&ugrave; grande raduno di moto e di appassionati di moto, e anche se &egrave; aperto a tutti, &egrave; un raduno di custom e quindi quasi un monomarca Harley Davidson.       

Questo evento, nato nel 1937 per una gara di 12 partecipanti, con il trascorrere del tempo &egrave; diventato il pi&ugrave; grande raduno di moto del mondo

14 risultati per 'sturgis'

Burt Munro nella Hall of Fame dello Sturgis Motorcycle Museum

Sturgis, che disastro: 250mila casi di Covid collegati all’evento (anche una vittima)

Sturgis, un focolaio di contagi: oltre 100 casi confermati

Sturgis Motorcycle Rally, crescono i contagi: test di massa sui residenti

Sturgis Motorcycle Rally, primo caso di Covid-19 accertato

Niente Sturgis bis: al Laconia Rally mascherine obbligatorie

Follia al motoraduno di Sturgis: niente sicurezza e "gare di starnuti"

Sturgis Rally, la passione a stelle e strisce

Moto Guzzi al 77° Sturgis Motorcycle Rally

Moto Guzzi al 77° Sturgis Motorcycle Rally

Negli USA va in scena Sturgis

Motor Bike Expo, a Verona dal 20 al 22 gennaio

Indian e Mark Wahlberg sostengono i veterani

Il 76° Sturgis Moto Rally