        Dopo le performance casalinghe di Toni Bou, anche l&rsquo;endurista Graham Jarvis cede alla tentazione e sale in sella alla sua Husqvarna&hellip; ma in giardino. Il cinque volte campione di British Trials Championship (solo alcuni dei titoli della sua carriera) ha postato su Facebook dei video che lo vedono impegnato in acrobazie per tenersi in allenamento.&nbsp;  Che noia la quarantena La quarantena &egrave; noiosa per tutti, ancora di pi&ugrave; per chi &egrave; abituato a stare in movimento, in sella alla propria moto, dando prova di rocambolesche imprese, proprio come Graham Jarvis. Nel giardino sul retro della sua casa, tra un capanno per gli attrezzi, sedie, tavoli e muretti di mattoni, il campione di trial si &egrave; ingegnato per realizzare una sorta di percorso a ostacoli da superare con la sua Husqvarna: basta vedere cosa &egrave; riuscito a fare con vasi di piante e tagliaerba!  Missione fallita Anche i migliori sbagliano. E Jarvis non ha esitato a postare anche un paio di video in cui le performance non sono proprio riuscite. Prima si &egrave; letteralmente capovolto nel tentativo di colpire con la ruota posteriore una lattina posizionata sul tavolo di legno del giardino. E poi, dopo un balzo grazie a una &ldquo;piattaforma arrangiata&rdquo;, &egrave; finito sul tetto del capanno degli attrezzi, distruggendolo (forse pensava fosse pi&ugrave; resistente).  Esclusivo, Capirossi: &lsquo;Ecco la mia super Vespa 50 Special&rsquo;       

Il campione di Enduro Graham Jarvis ha postato su Facebook alcune performance per tenersi in allenamento con la sua Husqvarna, ma non tutte sono finite nel migliore dei modi!

Enduro in quarantena, ma distrugge il garage VIDEO

        Vedere la propria moto ferma, specialmente durante queste belle giornate, &egrave; un colpo al cuore per ogni motociclista. Ma il coronavirus non lascia scampo e ancora per un po&rsquo; (Conte sta per annunciare la proroga del lockdown) dovremo seguire le direttive del Governo, in particolare l&rsquo;invito a stare a casa. E mentre le giornate passano e noi fantastichiamo sulle mete future, moto e scooter stanno fermi: da bravi proprietari, serve quindi una manutenzione adeguata. Quali sono gli aspetti a cui prestare maggiore attenzione? Vediamoli insieme. Honda Collection Hall, un tuffo nella storia... dal pc La batteria Partiamo con la batteria. Lasciando la moto ferma a lungo, alza le probabilit&agrave; di ritrovare la batteria scarica (farla scaricare completamente, inoltre, ne potrebbe compromettere il funzionamento). In pi&ugrave;, il clima si sta facendo sempre pi&ugrave; mite e proprio gli accumulatori soffrono particolarmente gli sbalzi di temperatura. Come risolvere il problema, soprattutto se non si ha un garage e la moto deve restare all&rsquo;aperto? Smontate la batteria, tenerla in un luogo asciutto e collegarla a un mantenitore di carica. Altrimenti, se avete un garage, potete collegare il carica batteria direttamente al mezzo. Le gomme e la catena Altro tasto dolente sono le gomme. Tra le conseguenze pi&ugrave; comuni del tenere la moto ferma a lungo c&rsquo;&egrave; il cosiddetto spiattellamento. E qui entra in gioco il cavalletto. Le gomme non possono sostenere per troppo tempo l&rsquo;intero peso del mezzo: se in dotazione c&rsquo;&egrave; il cavalletto centrale si pu&ograve; utilizzare per staccare la ruota posteriore da terra. Altrimenti, sarebbe opportuno procurarsi dei cavalletti di supporto. Occhio anche alla catena. Prima di una sosta prolungata, sarebbe meglio sgrassarla con appostito prodotto e, successivamente, ingrassarla di nuovo. Suzuki: la moto si prenota online La pulizia Ultimo punto, soprattutto per chi &egrave; costretto a tenere la moto fuori. All&rsquo;esterno ci sono maggiori possibilit&agrave; che la due ruote possa essere corrosa, sporcata e attaccata da qualche simpatico regalo da parte dei volatili. Senza entrare nel dettaglio di accessori specifici per il lavaggio, acqua e spugna sono sufficienti, purch&eacute; si faccia attenzione alle parti pi&ugrave; delicate. I motociclisti possono fare a meno dei Saloni?       

Ferme in garage oppure parcheggiate all&rsquo;esterno, le nostre amate due ruote non stanno passando un bel momento. Ecco qualche consiglio per ritrovarle pi&ugrave; in forma che mai dopo la fine dell&rsquo;emergenza

Stop da quarantena: approfittiamone per la manutenzione

        Nonostante i riconoscimenti e i successi recenti, anche Ducati si &egrave; dovuta arrendere al coronavirus interrompendo temporaneamente la sua produzione. Lo stesso discorso vale per la chiusura del museo, baluardo della storia della casa di Borgo Panigale e tra i pi&ugrave; visitati a Bologna, con oltre 650.000 ingressi dal 1998. Proprio in questo momento di emergenza, il Marchio ha deciso di intervenire nella routine monotona degli appassionati a casa e alleggerire le giornate dando la possibilit&agrave; di visitare virtualmente, tramite il servizio Maps di Google, proprio il Museo Ducati.&nbsp; Motociclisti disciplinati: due ruote in calo sulle strade I gioielli da ammirare Il grande lavoro fatto all&rsquo;interno del Museo Ducati permette che ogni moto sia esposta al pari di un&rsquo;opera d&rsquo;arte: un linguaggio di forme, colori e installazioni che danno vita a un percorso immersivo a 360&deg; in questo edificio dal grande fascino. Se non siete mai andati, o &egrave; da molto che non fate una visita, cogliere adesso l&rsquo;occasione di vivere il museo (seppur virtualmente) &egrave; davvero una buona idea. Specialmente quando l&rsquo;astinenza da moto si fa sentire troppo. Si pu&ograve; ammirare il Cucciolo, la prima bicicletta a motore interamente assemblata da Ducati nel pieno della Seconda Guerra Mondiale e progettata da Aldo Leoni e Aldo Farinelli. Viaggio nel tempo fino alle Desmosedici, grandi protagoniste in pista dal 2003. Non mancano, poi, gioielli come l&rsquo;indimenticabile Cagiva Elefant motorizzata Ducati di Edi Orioli e le pi&ugrave; desiderate degli anni &rsquo;90, la 851 e la 888 di Raimond Roche, Doug Polen e Giancarlo Falappa. Bollo moto: proroghe in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna Come funziona la visita Il museo si snoda lungo tre percorsi espositivi, dalle leggende da corsa alle moto stradali che hanno fatto la storia della Casa di Borgo Panigale, fino ai personaggi e ai momenti pi&ugrave; importanti anno dopo anno. Il visitatore viene accompagnato nel viaggio tra le sale del museo, pu&ograve; accedere ai contenuti extra e pu&ograve; lasciarsi andare a immagini e audio. Ci sono due modalit&agrave; di fruizione: quella di visita guidata, otto tappe che seguono l&rsquo;ordine della sale, e quella dei percorsi narrativi con la possibilit&agrave; di approfondire quattro percorsi tematici.&nbsp; Ducati Streetfighter V4: live su In Moto       

La Casa di Borgo Panigale d&agrave; la possibilit&agrave; di visitare virtualmente il museo tramite il servizio&nbsp;Maps di&nbsp;Google. Due i percorsi narrativi tra cui scegliere

Idee per la quarantena? Visita il Museo Ducati da casa

Approfitto e mi prendo cura della mia moto

Shopping online di parti ed accessori, approfittando di qualche promozione

Leggo news e recensioni, mi informo sulla moto da acquistare

Mi secca non poter usare la moto: meglio non pensarci

Programmo qualche uscita futura, non appena finita l'emergenza

Leggo qualche libro, a patto che parli di due ruote

Cosa fa un motociclista quando è in quarantena? VOTA

La quarantena pu&ograve; fare brutti scherzi. &Egrave; vero che nessun posto &egrave; come casa, ma casa propria pu&ograve; diventare una prigione quando siamo la legge vigente &egrave; &ldquo;non uscire&rdquo;. Se ancora in troppi non seguono come dovrebbero le regole imposte dall&rsquo;ultimo decreto del Presidente del Consiglio, c&rsquo;&egrave; chi combatte la noia abbandonandosi alla follia (in senso buono, si intende). Stiamo parlando del 26 volte campione del mondo di Trial Toni Bou.  Milano, parcheggi gratuiti per tutti e ZTL libere  Una pista&hellip; in casa  Il pilota spagnolo si stava probabilmente annoiando. Oltre al non poter uscire, era diventata troppo grande la mancanza della moto e del trial. &ldquo;Dov&rsquo;&egrave; il problema?&rdquo;, avr&agrave; pensato il pluricampione senza accorgersi che, nel frattempo, stava gi&agrave; prendendo la sua due ruote destreggiandosi tra le pareti di casa. Non solo. Ha postato tutto sui social: lo vediamo in sella alla moto mentre si lava i denti, apre l&rsquo;armadio e si veste, entra in ascensore. Siamo al piano di sotto. L&rsquo;ascensore si apre e continuano le acrobazie, poi una breve sosta davanti al dispensa (per cercare qualcosa da sgranocchiare), e via fuori in cortile dove la cuccia del cane diventa l&rsquo;ostacolo per altre prodezze del mestiere.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   D&iacute;a 1 cuarentena As&iacute; ha sido mi primer d&iacute;a? &iquest;Que tal el tuyo? Comenta aqu&iacute; #yomequedoencasa @stherpiquer @box_repsol @trialteamhrc @hondaracingcorporation @hebo.factory @alpinestars @spea_test @naturlandia_and @nike @nespresso  Un post condiviso da  Toni Bou (@tonibou) in data: 15 Mar 2020 alle ore 11:37 PDT     

Il 26 volte campione del mondo di trial, annoiato di stare a casa per l&#39;emergenza Coronavirus, si diverte in acrobazie e prodezze tra le mura domestiche e posta tutto sui social

Toni Bou in quarantena: dov&#39;&egrave; il problema? Home made trial VIDEO

        Tempi duri per i "furbetti". Un turista lombardo, incurante delle disposizioni riguardo zona rossa e quarantena, ha deciso di fuggire al Coronavirus andandosene qualche giorno in Sardegna, rifugiandosi, pi&ugrave; precisamente, nell&rsquo;Isola di San Pietro una delle due isole principali dell'arcipelago del Sulcis, situata nella parte sud-occidentale della Sardegna. Purtroppo per lui, quella che doveva essere una vacanza imprevista, &egrave; costata cara. Da quanto riportatato dal quotidiano online Sardiniapost.it, il turista non si &egrave; autodenunciato e non ha rispettato l&rsquo;ordinanza regionale di quarantena obbligatoria, andandosene in giro per l&rsquo;isola a bordo di uno scooter, tra l'altro privo di assicurazione e senza indossare il casco.  DESTINO BEFFARDO Durante il giro con lo scooter all&rsquo;improvviso ha perso il controllo del mezzo ed &egrave; caduto. Nell&rsquo;incidente ha riportato alcune lesioni ed &egrave; stato necessario l&rsquo;intervento quindi dell&rsquo;elicottero che lo ha trasportato all'ospedale Brotzu di Cagliari dove &egrave; stato messo preventivamente in isolamento e sottoposto al tampone per il Covid-19, risultato comunque negativo. L'uomo tra qualche settimana torner&agrave; in Lombardia, ma non da solo: a far lui compagnia c'&egrave; una denuncia emessa dai carabinieri del Comune di Carloforte. Coronavirus? Andr&agrave; tutto bene       

Un turista lombardo non ha rispettato l&rsquo;ordinanza di quarantena per Coronavirus ed ha deciso di andarsene in Sardegna. Fatale per&ograve; un giro a bordo di uno scooter

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Turista da zona rossa,ma cade in scooter: scoperto e denunciato