        La motivazione &egrave; la solita: inflazione. Ed ecco che con l'inizio dell'anno nuovo, arrivano i soliti aumenti dei prezzi ai pedaggi autostradali. Prezzi che salgono del 2,3%. Perch&eacute; l'aumento dei prezzi ai caselli Non &egrave; una novit&agrave; che periodicamente avvengano degli aumenti ai caselli. C'&egrave; comunque un fattore inedito rispetto agli anni scorso. Il provvedimento &egrave; inserito nel decreto Milleproroghe approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri. L'aumento delle tariffe autostradali scatter&agrave; anche in assenza della definizione dei nuovi piani economico-finanziari delle concessionarie in base ai quali generalmente vengono aggiornati i pedaggi.Ed &egrave; per questo motivo che il Governo ha stabilito un incremento delle tariffe del 2,3%, corrispondente all'indice d'inflazione (NADEF) per l'anno 2024. LIMITI DI VELOCIT&Agrave; DIVERSI PER MOTO E AUTO, PROPOSTA BOCCIATA       

Motociclisti e automobilisti pagheranno il 2,3% in pi&ugrave;. Motivazione: l'inflazione

Anno nuovo, soliti aumenti: salgono i prezzi dei pedaggi autostradali

        Non si fermava mai a pagare il pedaggio al casello. No, non aveva il telepass, ma utilizzava un trucco vecchio ma efficacissimo: per 15 anni, in sella alla sua moto, ha eluso il pagamento all'ingresso della Tangenziale di Napoli coprendo la targa del mezzo con un piede. Un "super" pedaggio A Napoli se ne vedono davvero di tutti i colori, dal barbiere che taglia i capelli in sella alle moto, ai tre minorenni che sfrecciano a tutto gas insieme sul loro scooter. Poi c'&egrave; chi di pagare non ne vuole proprio sapere, anche quando si tratta di piccole somme (e obbligatorie) per tutti gli utenti della strada. Ci sono voluti ben 15 anni per acciuffare questo scooterista, nonostante le telecamere di sicurezza del casello lo avessero ripreso molte volte. Alla fine la Polizia Stradale di Fuorigrotta l'ha individuato: &egrave; un 32enne residente a Napoli, denunciato dalla Polizia di Stato per insolvenza fraudolenta, dopo aver accumulato un debito di oltre 1800 euro. Una piccola svista, un errore e l'ultimo passaggio alla sbarra &egrave; stato letale per lui e per il suo scooter con targa polacca.&nbsp; CERCASI CAMERIERE CHE GUIDI IL MOTORINO CON VASSOIO IN MANO: L'ANNUNCIO &Egrave; VIRALE        

Un cittadino napoletano ha evitato il pagamento del pedaggio per ben 15 anni utilizzando questo assurdo trucco

Furbetto al casello: da 15 anni non pagava pedaggio coprendo la targa dello scooter

        Non sembrano proprio finire le spese per gli italiani. Ai rincari del carburante che gravano sulle tasche di motociclisti e automobilisti, adesso si aggiungono anche gli aumenti dei pedaggi autostradali. A darne notizia l&rsquo;amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi, che subito corre ai ripari: &ldquo;Parliamo veramente di poco, ne stiamo discutendo in questa fase con il ministero&rdquo;. Di quanto si tratta? E da quando? La nota Aspi Autostrade per l'Italia potrebbe far scattare dai primi giorni di luglio&nbsp;un aumento dei pedaggi dell&rsquo;1,5%, un aumento &ldquo;risibile&rdquo; lo ha definito Tomasi che ha poi affermato come da Autostrade per l&rsquo;Italia le tariffe siano &ldquo;rimaste bloccate a partire dal 2018&rdquo;. In una nota, poi, Apsi ha chiarito che&nbsp;l&rsquo;incremento &egrave; ancora in fase istruttoria&nbsp;e non &egrave; stata decisa dalle istituzioni competenti e ha aggiunto che questo non sarebbe una conseguenza dell'aumento dei costi dei materiali, ma arriverebbe dopo quattro anni di tariffe bloccate. &ldquo;Un problema serio&rdquo;,&nbsp;ha detto Tommasi che ha spiegato come &ldquo;in questi primi sei mesi si abbia avuto un incremento importante in termini di costi dei materiali che varia dal 20 al 30% mediamente, poi ci sono voci di prezzo con incrementi superiori anche a questo&rdquo;. Queste ulteriori voci di spesa, specifica ancora Tomasi,&nbsp;non andranno a frenare il piano di investimenti dell'azienda. Questo &ldquo;non pu&ograve; essere un meccanismo con il quale noi blocchiamo i nostri investimenti. Anzi, noi dobbiamo continuare a investire nella speranza che poi ci sia anche un elemento speculativo in questa fase che possa in qualche modo rientrare, anzi non possiamo non pensarlo&rdquo;. Le reazioni A questa notizia non sono mancate le reazioni, con i consumatori di Assoutenti che gi&agrave; hanno annunciato un ricorso al Tar del Lazio qualora l&rsquo;aumento dei pedaggi autostradali dovesse andare in porto. &ldquo;Qualsiasi aumento delle tariffe autostradali per la rete di Aspi sar&agrave; impugnato da Assoutenti dinanzi al Tar del Lazio, al fine di bloccare incrementi vergognosi dei pedaggi che non appaiono in nessun modo giustificati&rdquo;, si legge in una nota dell&rsquo;associazione. &rdquo;Anche solo l'idea di aumentare i costi dei pedaggi sulla rete Aspi &egrave; improponibile&rdquo; ha aggiunto il presidente Furio Truzzi. &ldquo;Gli automobilisti che utilizzano l'infrastruttura autostradale pagano ogni giorno il prezzo di un servizio in netto peggioramento tra cantieri, ritardi, traffico e criticit&agrave; varie, e proprio in tal senso e per la logica del price-cap le tariffe dovrebbero diminuire, non certo aumentare. Senza contare che Aspi &egrave; oramai tornata in mano pubblica con il passaggio alla guida di Cassa Depositi e Prestiti&rdquo;. ASSICURAZIONE IN ITALIA: SONO IN ARRIVO RINCARI       

Aspi lo ha definito un incremento &ldquo;risibile&rdquo;, ma peser&agrave; sulle tasche degli italiani: si tratta del +1,5% che se approvato scatter&agrave; dai primi di luglio

Autostrade, aumento pedaggi in arrivo: ecco quanto

        UnipolSai propone una seconda strada per tutti coloro che non vogliono pi&ugrave; fermarsi al Telepass: &egrave; UnipolMove, un servizio che consente il pagamento del pedaggio in autostrada, in forma telematica, senza dover ricorrere alle file, spesso lunghe e fastidiose, una volta giunti ai caselli. Considerato che la societ&agrave; di telepedaggio ha avvisato di aumentare le tariffe, la novit&agrave; non pu&ograve; che arrivare in tempo per favorire il passaggio al nuovo device. UnipolMove: i costi Il servizio funziona per i veicoli e le moto con una cilindrata di almeno 150 cc. Per chiunque voglia usufruire di UnipolMove, UnipolSai permette di poterlo fare gratuitamente per i primi 6 mesi, dopodich&eacute; il costo sar&agrave; di 1 euro al mese. E&rsquo; garantito un secondo dispositivo per tutte le famiglie che hanno un&rsquo;auto o una moto in pi&ugrave;, al costo di 0,50 cent al mese. Anche qui &egrave; previsto il periodo di prova. Il servizio pu&ograve; essere acquistato se si ha un conto corrente bancario.Inoltre, pu&ograve; essere attivata la funzione Pay per Use: il canone mensile viene attivato al primo passaggio autostradale, ma se per un mese non viene utilizzato il device, questo pagamento non avviene. Pay per Use ha un costo di 10 euro una tantum, mentre i dipendenti che usano spesso l&rsquo;auto aziendale il costo si abbassa di 5 euro. Tutto con Iva inclusa. Registrazione e recesso Per la disponibilit&agrave; del servizio va fatta la registrazione sul sito, tramite app UnipolSai, oppure recandosi direttamente in una delle agenzie della compagnia. Sul sito viene poi riportato che il contratto di adesione al servizio pu&ograve; essere disdetto quando si vuole, senza dover pagare una penale. Baster&agrave; inviare una comunicazione a UnipolSai e andare, tramite sito o app, all&rsquo;area riservata al cliente trovando il modulo per recedere.Infine, il servizio dar&agrave; la possibilit&agrave; di pagare multe, bollo auto, parcheggi, ZTL e rifornimento carburante. TELEPASS, DAL 1&deg; LUGLIO SAR&Agrave; PI&Ugrave; CARO       

La compagnia assicurativa UnipolSai lancia il suo dispositivo che consentir&agrave; di pagare il pedaggio autostradale telematicamente: ecco come funziona

Arriva UnipolMove: l'alternativa al Telepass

Nulla di ufficiale, ancora. Ma forse presto le moto potrebbero pagare di meno il pedaggio autostradale rispetto alle auto. L&#39;ipotesi viene suffragata dalle dichiarazioni di Roberto Tomasi, AD di Autostrade per l&#39;Italia, che davanti alla Commissione Trasporti della Camera ha risposto che la societ&agrave; &quot;sta lavorando alla rimodulazione del pedaggio, anche per le moto&quot;.  VIAGGIARE IN EUROPA: LE REGOLE DA SEGUIRE NAZIONE PER NAZIONE  &quot;Riconoscere il veicolo e applicare la tariffa adatta&quot;  Finora, come i motociclisti sanno, moto e auto pagano le stesse cifre per il pedaggio. La legge italiana infatti tiene conto degli assi del veicolo, e non di dimensioni, numero di ruote, peso o classe di emissioni nocive. Una situazione che per&ograve; presto potrebbe cambiare, per la gioia di tanti centauri. Secondo le parole di Tomasi, il problema &egrave; &quot;tecnico e gestionale: serve una rete con le infrastrutture necessarie a riconoscere il veicolo e applicare la tariffa pi&ugrave; adatta, che sia una moto o un camion&quot;. Staremo a vedere come evolver&agrave; la situazione.  Cashback, le novit&agrave;  Altra novit&agrave; importante riguarda il cashback, definita da Tomasi &quot;la prima iniziativa a livello europeo che modula il pedaggio in funzione del traffico&quot;. &quot;Attiveremo a partire dal 15 marzo una sperimentazione dove l&#39;utente non deve pi&ugrave; fare la foto del biglietto di uscita, ma baster&agrave; la lettura della targa e l&#39;utente avr&agrave; immediatamente la notifica della modulazione del pedaggio - ha spiegato l&#39;AD di Autostrade per l&#39;Italia -. Siamo partiti da numeri relativamente piccoli, oggi abbiamo l&#39;ambizione di avere 250mila download, a partire dal prossimo mese ulteriori 750mila utenti, quelli dei mezzi pesanti, potranno usufruire dello sconto, quindi un milione di utenti potranno usufruire del cashback&quot;.  TELEPASS, CON PAY PER USE PAGHI SOLO QUANDO LO USI 

L&#39;ipotesi viene suffragata dalle parole dell&#39;AD di Autostrade per l&#39;Italia alla Commissione Trasporti della Camera. E arrivano novit&agrave; anche sul cashback

Pedaggio autostradale: ipotesi riduzione per le moto

        Una rete di strade a pedaggio in tutta l'Unione Europea, che coinvolge tutti i veicoli ad eccezione di autobus e pullman. Sarebbe questa l'intenzione del Ministro dei Trasporti tedesco Andreas Scheuer. Un progetto che, se approvato, renderebbe girare per il Vecchio Continente (anche in moto) sicuramente pi&ugrave; complicato. Moto troppo rumorose? 200mila motociclisti protestano in Germania NON TUTTI SONO FAVOREVOLI L'indiscrezione arriva dall'agenzia Reuters: entro otto anni, tutti i mezzi, dalle auto ai camion, passando naturalmente per le moto, dovranno pagare i pedaggi nelle strade degli Stati membri dell'UE. La legge pensata da Scheuer non trova per&ograve; tutti d'accordo: i membri del partito social-democratico tedesco (coloro che condividono il potere insieme all'ala conservatrice guidata da Angela Merkel) infatti si sono gi&agrave; dichiarati contro il sistema di pedaggio. SAR&Agrave; EFFETTIVAMENTE COS&Igrave;? Le motivazioni alla base del progetto portano a una possibile riduzione del volume di autovetture circolanti, con conseguente risparmio di emissioni. Non &egrave; stato comunque dedicato uno specifico paragrafo alle motociclette (anche se il fatto che a non essere coinvolti siano solo autobus e pullman non lascia spazio a dubbi) n&eacute; ai mezzi elettrici. Staremo a vedere se il piano entrar&agrave; effettivamente in vigore. Andare in moto d'estate: il caldo non ci ferma       

Sarebbero coinvolti tutti i veicoli (anche le moto) ad eccezione di autobus e pullman: ecco il progetto del Ministero dei Trasporti tedesco

Germania, il piano: strade a pedaggio in tutta l'UE

Ci scrive un lettore che si definisce &ldquo;semplicemente allibito&rdquo; perch&eacute; dopo aver attivato un Telepass moto nell&rsquo;ottobre scorso per usufruire dello sconto del 30% sul pedaggio, ha saputo che l&rsquo;agevolazione era in scadenza a fine giugno. Danilo, cos&igrave; si chiama il lettore, racconta che al momento della sottoscrizione del contratto, al Punto Blu, nessuno l&rsquo;aveva avvisato di questa &ldquo;postilla&rdquo;, se cos&igrave; vogliamo chiamarla, e chiede a noi notizie in proposito.  Le notizie sono buone. Lo sconto &egrave; stato prorogato di 12 mesi, fino al 30 giugno 2019. L&rsquo;ha annunciato il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture del nuovo Governo, Danilo Toninelli, con un tweet, come va di moda oggi, dove troppi sono convinti che il mondo intero li segua quotidianamente e con attenzione o che qualcuno si prenda la briga di rilanciare prontamente il loro pensiero e le loro decisioni.  Tagliando corto su idee del tutto personali sull&rsquo;uso dei social connesso allo svolgimento della funzione pubblica, prendiamo atto e rilanciamo il tweet del Ministro: &laquo;Sosteniamo chi si muove su due ruote. Ho dato il via libera alla proroga di un anno dell&rsquo;accordo tra il Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e Aiscat (l&rsquo;Associazione delle societ&agrave; che hanno in concessione le autostrade) per rinnovare lo sconto del 30% ai caselli autostradali in favore dei motociclisti dotati di Telepass&raquo;.&nbsp;  La sperimentazione continua. Perch&eacute; da sperimentazione siamo partiti, nel luglio 2017, a dispetto delle affermazioni categoriche dell&rsquo;ex Ministro dei Trasporti Del Rio: &laquo;La riduzione per i motocicli in autostrada supera un&rsquo;anomalia unica ormai in Europa, portando i conducenti a scegliere un modo di viaggiare pi&ugrave; sicuro&raquo;. Gi&agrave;, perch&eacute; &egrave; la sicurezza del viaggiare in autostrada, statuita dalla minor percentuale di incidenti che coinvolgono le moto, ad avere dato il La alla sacrosanta riduzione del pedaggio, ma &ndash; questo va sottolineato &ndash; non in maniera definitiva.&nbsp;  A seguito del rinnovo del gennaio 2018 dopo le pressioni su Del Rio &ndash; che dei motociclisti e dello sconto si era dimenticato &ndash; il presidente FMI Giovanni Copioli aveva espresso la sua idea, che &egrave; anche la nostra: &laquo;Il provvedimento &egrave; ancora migliorabile. Lavoreremo per semplificare e possibilmente estendere questa giusta riduzione del pedaggio autostradale&raquo;. Quanto &egrave; seguito sul fronte politico interno non ha favorito la ripresa del discorso: teniamoci la conferma dello sconto, auspicando che nei prossimi 12 mesi si arrivi alla definitiva consacrazione del pedaggio ridotto per tutti i motociclisti. Non soltanto quelli con il Telepass dedicato.  &nbsp; 

Prorogata di altri 12 mesi la riduzione del pedaggio per le due ruote &nbsp;

Moto in autostrada: a quando lo sconto definitivo?

Dopo la campagna di sensibilizzazione promossa dalla FMI, dall&#39;ANCMA e da una rivista di settore, con una raccolta di oltre 50.000 firme si era introdotta in Italia una tariffa ridotta per le moto in autostrada. Terminata la fase sperimentale lo scorso 31 dicembre, &egrave; seguito un mese di silenzio sull&#39;atteso rinnovo dello sconto del 30% sul pedaggio autostradale che ha terminato la fase sperimentale lo scorso 31 dicembre 2017.  L&rsquo;intervento della FMI - Ne era scaturito un intervento del Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Avv. Giovanni Copioli: &nbsp;&ldquo;Sono sorpreso per questo silenzio da parte degli interlocutori su un provvedimento che &egrave; stato condiviso dalle Autorit&agrave; e che ha dato esiti comunque positivi&rdquo;, aveva dichiarato Copioli. &rdquo;Non si tratta infatti solo di una misura di maggiore equit&agrave;, ma di un incentivo ad un uso maggiore delle rete autostradale da parte dei motociclisti che ha risvolti positivi anche sotto il profilo della sicurezza come testimoniano i dati sulle percentuali degli incidenti&rdquo;.   La proroga &ndash; Finalmente ieri, 24 gennaio, una risposta positiva &egrave; arrivata sulla questione pedaggio ridotto per i motociclisti detentori di un Telepass dedicato, con la proroga della riduzione fino al 30 giugno 2018.  Il Ministero dei Traporti e l&#39;AISCAT hanno infatti confermato il provvedimento. Il 30 giugno sar&agrave; fatta una valutazione complessiva del provvedimento. Lo sconto, inoltre, sar&agrave; in vigore in modo retroattivo dal 1&deg; gennaio.  &nbsp;&quot;Le nostre preoccupazioni erano giustificate ma abbiamo continuato a lavorare con pazienza nonostante il momento politico non certo favorevole&rdquo;, ha commentato il Presidente di Federmoto Giovanni Copioli. &ldquo;Questa proroga fino alla fine di giugno rappresenta un segnale positivo di attenzione verso le nostre istanze. Il provvedimento &egrave; ancora migliorabile e in questo tempo lavoreremo ancora per semplificare, e possibilmente estendere, questa giusta riduzione del pedaggio autostradale&rdquo;.&nbsp;  &quot;La riduzione per i motocicli in autostrada &egrave; giusta e supera un&#39;anomalia unica ormai in Europa, portando i conducenti a scegliere un modo di viaggiare pi&ugrave; sicuro&quot;,&nbsp;ha affermato il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. 

Terminata la fase sperimentale, dopo un mese di silenzio &egrave; stato confermato il pedaggio ridotto del 30% per le moto che usano il Telepass fino al 30 giugno

Moto in autostrada: prorogato lo sconto

Ve lo avevamo anticipato: i pedaggi autostradali per chi viaggia in moto e in scooter sono stati finalmente ridotti rispetto alle auto.  A partire da oggi, 1&deg; agosto, per chi viaggia su due ruote in autostrada &egrave; previsto un pedaggio ridotto del 30%. Ma per beneficiarne &egrave; necessaria una serie di adempimenti.  COME SI FA - L&rsquo;iniziativa prevede l&rsquo;applicazione di una modulazione tariffaria con riduzione di pedaggio pari al 30%, ai clienti Telepass Family. Per aderire all&rsquo;iniziativa il cliente dovr&agrave; sottoscrivere un modulo di adesione che prevede: &bull; che all&rsquo;apparato Telepass sia possibile associare soltanto una targa; &bull; che tale targa sia la targa di una moto (verr&agrave; richiesta, come certificazione, copia del libretto di circolazione); &bull; che l&rsquo;apparato dovr&agrave; essere utilizzato soltanto in associazione con la targa registrata, pena la perdita del diritto alla modulazione e l&rsquo;applicazione di penali, fermo restando il diritto delle concessionarie alle eventuali azioni civili, amministrative e/o penali, ove ne ricorrano i presupposti; &bull; che per tutti i transiti effettuati verr&agrave; effettuata la rilevazione della foto della targa per permettere i controlli di corretto utilizzo; &bull; che l&rsquo;adesione alla modulazione in oggetto esclude la possibilit&agrave; di adesione ad altre modulazioni in essere (ad esempio lo &ldquo;sconto pendolari&rdquo;);  IL RIMBORSO - Il modulo di adesione deve essere sottoscritto presso i Punto Blu a partire dal 15 settembre e fino al 15 ottobre 2017. Sar&agrave; possibile, inoltre, avere diritto alla modulazione tariffaria con riduzione del pedaggio in maniera retroattiva per i transiti effettuati nel mese di agosto, compilando il webform di pre-adesione posto di seguito a partire dal 1 agosto. Le condizioni necessarie sono:  &bull; avere attivo o attivare un contratto family per il quale all&rsquo;apparato Telepass sia associata una sola targa e che questa sia la targa di una moto; &bull; che l&rsquo;adesione venga perfezionata, con sottoscrizione dell&rsquo;apposito modulo di adesione, a partire dal 15 settembre e non oltre il 15 ottobre presso i Punto Blu.  Pedaggi autostradali: la vittoria dopo anni di battaglie  I transiti effettuati fino alla data di perfezionamento vengono inizialmente addebitati con pedaggio intero; successivamente, verr&agrave; ricalcolata la quota di modulazione da applicare e sar&agrave; accreditata a partire dalla prima fattura utile per il cliente. In caso di mancato o ritardato perfezionamento dell&rsquo;adesione o di irregolarit&agrave; rispetto a quanto dichiarato nel webform, che impedisca il perfezionamento, non verr&agrave; effettuato nessun rimborso.  &nbsp; 

Da oggi 1&deg; agosto le due ruote in autostrada pagheranno il 30% in meno, ma per beneficiare dell&#39;iniziativa serve una serie di adempimenti: vi spieghiamo quali...

Pedaggi ridotti per moto e scooter: gli adempimenti necessari

        L&rsquo;associazione dei costruttori Confindustria ANCMA si batte da anni&nbsp; per una differenziazione di trattamento tra le quattro e le due ruote una volta giunti al casello autostradale. Richiesta supportata anche che una tariffazione unica sia poco consona all&rsquo;effettivo utilizzo della rete autostradale anche perch&eacute; i servizi offerti ai motociclisti, nella maggior parte dei casi, sono inadeguati e carenti. Il 20 luglio il Sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, ha risposto in Commissione Trasporti della Camera all&rsquo;interrogazione dell&rsquo;On. Sandro Biasotti, che aveva sollecitato il Governo a rivedere il sistema di esazione dei pedaggi autostradali, differenziando le tariffe dedicate alle autovetture da quelle riservate ai motocicli. Il Sottosegretario Del Basso De Caro, osservando che il Ministero dei Trasporti &ndash; su sollecitazioni delle associazioni di categoria &ndash; ha attivato un tavolo tecnico con AISCAT (l&rsquo;associazione sindacale che riunisce i concessionari autostradali), segnala che lo stesso Ministero, lo scorso 5 luglio, aveva inviato alla stessa AISCAT una proposta di tariffa differenziata per motoveicoli. A questo punto non ci sono pi&ugrave; pretesti per differire ulteriormente l&rsquo;adozione di un sistema di tariffazione che allineerebbe l&rsquo;Italia alla maggior parte dei paesi europei, dove le moto accedono alle arterie autostradali gratuitamente, oppure beneficiano di una forte scontistica. &ldquo;Ogni motociclista che sceglie una strada statale o provinciale anzich&eacute; un&rsquo;autostrada per risparmiare sul pedaggio si espone a un rischio quasi doppio di perdere la vita in caso di incidente&rdquo;, dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA.  &ldquo;Incentivare i motociclisti a utilizzare le autostrade che, come affermato dagli stessi concessionari, sono le strade pi&ugrave; sicure, &egrave; una necessit&agrave; non ulteriormente prorogabile. Ci aspettiamo che in vista dell&rsquo;esodo estivo, quando il traffico motociclistico raggiunge l&rsquo;apice, qualche novit&agrave; positiva in questo senso venga finalmente annunciata. Il Governo ha fatto i suoi passi, ora le concessionarie facciano i loro&rdquo;. Secondo i pi&ugrave; recenti dati forniti da ACI/ISTAT, un motociclista coinvolto in incidente ha quasi il doppio delle probabilit&agrave; di sopravvivere se il sinistro avviene su un&rsquo;autostrada piuttosto che su una strada extra-urbana: ogni 100 motociclisti coinvolti in incidente, le vittime in autostrada sono 3,5, mentre su strade provinciali, regionali o statali il rapporto sale a 6,2, nonostante le velocit&agrave; di crociera sulle autostrade sia mediamente superiore. Negli ultimi quattro anni sulle autostrade hanno perso la vita 577 centauri, mentre sulle altre extraurbane le vittime su due ruote sono state 1.260. (Nella foto, da sinistra: Pierfrancesco Caliari, direttore generale ANCMA, e Corrado Capelli, Presidente ANCMA)       

Vittoria di Confindustria ANCMA: riconosciuta ufficialmente la differenziazione tra auto e moto. Ora le Autostrade non hanno pi&ugrave; scuse

Pedaggi moto: il Governo dà l’OK

        Confindustria ANCMA da anni porta avanti la richiesta di riformare i pagamenti autostradali che porta due e quattro ruote sullo stesso piano una volta arrivati al casello. Non c&rsquo;&egrave; dubbio che a fronte di una riduzione del costo dei pedaggi, si avrebbe un numero maggiore di centauri che sceglierebbero di utilizzare le autostrade per viaggiare. L&rsquo;equiparazione di moto e autoveicoli &egrave; una peculiarit&agrave; tutta italiana. Solo sulla nostra rete autostradale, infatti, un motociclista paga quanto un SUV nonostante occupino uno spazio minore e, di conseguenza, hanno un&rsquo;incidenza inferiore sull&rsquo;usura del manto stradale rispetto agli altri veicoli. Nel resto d&rsquo;Europa le due ruote non hanno alcun pedaggio e, se previsto, &egrave; in misura ridotta. In Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Norvegia, Olanda e Svezia, infatti, i pedaggi non esistono. In Austria, Francia, Grecia, Portogallo, Serbia, Slovenia e Repubblica Ceca, le moto devono versare tra il 30% ed il 50% in meno rispetto alle auto. In Danimarca, Norvegia, Svezia e Gran Bretagna, le autostrade sono gratuite ma i pedaggi che riguardano alcuni ponti, gallerie o tunnel prevedono una differenziazione tra le due classi di veicoli. Nei soli paesi che prevedono una tariffa unica, come Romania, Spagna, Svizzera e Ungheria, il costo &egrave; di gran lunga pi&ugrave; basso di quello in vigore in Italia. Secondo i pi&ugrave; recenti dati forniti da ACI/ISTAT, un motociclista coinvolto in incidente ha quasi il doppio delle probabilit&agrave; di sopravvivere se il sinistro avviene su un&rsquo;autostrada piuttosto che su un&rsquo;altra strada extra-urbana: ogni 100 motociclisti coinvolti in incidente, le vittime in autostrada sono 3,5, mentre su strade provinciali, regionali o statali il rapporto sale a 6,2, nonostante le velocit&agrave; di crociera sulle autostrade sia mediamente superiore. Negli ultimi quattro anni sulle autostrade hanno perso la vita 577 centauri, mentre sulle altre extraurbane le vittime su due ruote sono state 1.260. ANCMA rende noto che i gestori autostradali, nonostante le ripetute richieste di dialogo da parte dell&rsquo;industria motociclistica, non hanno mai accettato di sedersi attorno ad un tavolo per un confronto. La tariffa unica, cos&igrave; impostata, non trova giustificazione neanche per i servizi offerti. Nonostante in Italia oltre sei milioni di persone scelgano la moto per spostarsi, il parco circolante pi&ugrave; ampio d&rsquo;Europa, su gran parte della rete autostradale mancano officine specificatamente attrezzate alle esigenze dei motoveicoli all&rsquo;interno delle aree di servizio e aree di sosta dedicate. &ldquo;L&rsquo;associazione si batte da tempo sul tema dei pedaggi autostradali&rdquo;, dichiara il Presidente di Confindustria ANCMA, Corrado Capelli, &ldquo;per portare il prezzo all&rsquo;uso effettivo che le moto ne fanno. Non &egrave; giusto e logico che quattro e due ruote siano considerate allo stesso modo una volta giunti al casello. Non ci dimentichiamo, inoltre, che la maggior parte degli incidenti che coinvolgono un motociclista sono dovuti a responsabilit&agrave; di terzi e, anche in questo, le autostrade rappresentano una tutela maggiore per chi usa una moto per viaggiare&rdquo;.       

"Le autostrade rappresentano una tutela maggiore per chi usa una moto per viaggiare", dice il presidente di ANCMA Capelli. Ma i gestori rifiutano il confronto

Pedaggi in autostrada: ANCMA ci riprova

        L'Italia &egrave; uno dei pochissimi Paesi in Europa dove il pedaggio autostradale per le moto &egrave; equiparato a quello delle auto, che peraltro ha una tariffazione molto alta, con il risultato che qualunque moto paga la stessa cifra addirittura di un SUV, ben pi&ugrave; grande in dimensioni e potenza. Nei Paesi europei dove le autostrade sono a pagamento, le tariffe praticate ai motociclisti sono &ndash; con poche eccezioni - pi&ugrave; basse, in molti casi dimezzate rispetto ai pedaggi nostrani. La Federazione Motociclistica Italiana e Confindustria ANCMA hanno incontrato nella sede di Torino il presidente dell'Autorit&agrave; di Regolazione dei Trasporti (ART) Andrea Camanzi per esporgli il problema dei pedaggi autostradali per le moto. La richiesta che FMI e Confindustria ANCMA hanno formulato all'Autorit&agrave; dei Trasporti &egrave; stata quella di verificare, attraverso un&rsquo;interlocuzione con i concessionari autostradali e il Ministero dei Trasporti - che in Italia &egrave; il soggetto concedente - se vi siano le condizioni per creare una tariffazione a parte per i veicoli a due ruote a motore, che sono di gran lunga meno invasivi dal punto di vista degli spazi occupati e dell'inquinamento e che svolgono in generale un ruolo&nbsp; importante nella riduzione del traffico. &ldquo;Le autostrade sono di gran lunga le strade pi&ugrave; sicure per noi motociclisti. Una tariffa differenziata ne favorirebbe l&rsquo;utilizzo, dando cos&igrave; un contributo alla sicurezza per le due ruote a motore. In fondo, quello che chiediamo &egrave; di essere equiparati al resto dell&rsquo;Europa", ha dichiarato il presidente della FMI Paolo Sesti. "Siamo convinti che la creazione di una tariffa dedicata alle due ruote, favorirebbe la circolazione delle moto sulle autostrade, con vantaggi che si rifletterebbero tanto sull&rsquo;industria motociclistica nazionale, che rimane la pi&ugrave; importante d&rsquo;Europa, quanto sugli stessi concessionari autostradali, che vedrebbero compensata automaticamente la rimodulazione dei pedaggi", dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA. Il presidente dell'Autorit&agrave; dei Trasporti, ascoltate le argomentazioni esposte da ANCMA ed FMI, si &egrave; reso disponibile&nbsp; ad un approfondimento della questione, attraverso i procedimenti previsti da ART.       

L'Italia &egrave; uno dei pochissimi Paesi in Europa dove il pedaggio motociclistico &egrave; equiparato a quello delle auto. Federmoto e ANCMA chiedono tariffe dedicate alle due ruote

Autostrade: una tariffa per le moto?

E' ormai iniziato il 2015 ed &egrave; per molti un periodo di propositi, progetti ma anche bilanci...  In conto per questo nuovo anno dovremo mettere un, purtroppo, "tradizionale" rincaro: quello delle Autostrade.  Dal 1&deg; Gennaio sono infatti in vigore&nbsp;le nuove tariffe: l'aumento &egrave; abbastanza contenuto, si arriver&agrave; a pagare in media l'1,32% in pi&ugrave; rispetto allo scorso anno con punte, in alcune tratte, dell'1,5%.   L'1,5%&nbsp;&egrave; infatti &nbsp;il tetto massimo deciso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per non pesare troppo su una situazione&nbsp;generale economico-finanziaria gi&agrave; di per s&eacute; non positiva.  Questo &egrave; quindi il risultato dell'accordo tra il Ministero (ex ANAS S.p.A) e le societ&agrave; concessionarie di autostrade, che toccher&agrave; solo alcune delle tratte italiane.   Qui di seguito gli adeguamenti in dettaglio:  ATIVA S.p.A. 1,50%; Autostrade per l'Italia S.p.A. 1,46%;&nbsp; Autovie Venete S.p.A. 1,50%; Brescia-Padova S.p.A. 1,50%; CAV S.p.A. 1,50%; Autocamionale della Cisa S.p.A. 1,50%; Autostrada dei Fiori S.p.A. 1,50%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 1,50%; Tangenziale di Napoli S.p.A. 1,50%; RAV S.p.A. 1,50%; SALT S.p.A. 1,50%; SAT S.p.A. 1,50%; SATAP Tronco A4 S.p.A. 1,50%; SATAP Tronco A21 S.p.A. 1,50%; SAV S.p.A. 1,50%; SITAF S.p.A. 1,50%; Torino - Savona S.p.A. 1,50%; Strada dei Parchi S.p.A. 1,50%.  Giulia Cassinelli  

Dal 1&deg;Gennaio 2015 aumentano le tariffe autostradali: coinvolte solo alcune tratte

Rincari Autostrade 2015: in vigore da Gennaio

Il Coordinamento Italiano Motociclisti chiede, a tutti gli enti che partecipano alla gestione delle autostrade, di ridurre almeno del 50% le tariffe autostradali per le motociclette e lo fa attraverso una petizione che ha gi&agrave; raccolto pi&ugrave; di dodicimila firme. Le motivazioni che hanno portato a questa richiesta sono molteplici, partendo dal peso e dall'impronta a terra che usurano il manto stradale molto meno rispetto a una vettura. Inoltre, secondo il CIM, i servizi ricevuti dai motociclisti sono inferiori rispetto a quelli dati agli altri veicoli, ci sono pochissime aree di servizio con parcheggi dedicati, in caso di guasto &egrave; quasi impossibile reperire un carro-gru attrezzato per il recupero di una moto e le officine autostradali non sono in grado di intervenire su una moto. Il CIM fa anche notare che in tutta Europa le moto hanno costi di pedaggio autostradali ridotti rispetto alle autovetture, addirittura in alcune nazioni sono del tutto esentati dal pagarlo. Inoltre, i costi del provvedimento sarebbero risibili, perch&eacute; le attuali metodologie di esazione consentono di differenziare i motoveicoli dagli altri veicoli, senza dovere fare modifiche o implementazioni alla infrastruttura esistente. Nel 1990 venne adottato il sistema assi-sagoma per il calcolo dei pedaggi autostradali, unificando il pedaggio delle moto a quello delle auto. Fin dal 1991 il CM - Coordinamento Motociclisti ha protestato per questa equiparazione, richiedendo una tariffa diversa per le motociclette, protesta che oggi prosegue con il Coordinamento Italiano Motociclisti, che &egrave; un'evoluzione del CM. La raccolta firme sar&agrave; inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministero delle Finanze, a tutte le Concessionarie autostradali, all'ANAS e all'AISCAT. Fiammetta La Guidara

Dal Coordinamento Italiano Motociclisti raccolte oltre 12 mila firme per ridurre almeno del 50% il pedaggio per le moto

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