Honda lancer&agrave; alla fine di ottobre la sua moto da cross elettrica CR ELECTRIC Proto, il cui sviluppo &egrave; iniziato nel 2017, per poi avere la sua forma ufficiale nel 2019. La moto &egrave; stata prodotta in collaborazione con Mugen, adotta un motore elettrico raffreddato a liquido, e parteciper&agrave; in una gara di motocross giapponese il 28 e 29 ottobre.    L&#39;annuncio  Honda Racing Corporation, sul suo profilo Instagram, la annuncia cos&igrave;: &quot;La moto da cross elettrica CR ELECTRIC Proto parteciper&agrave; all&#39;ottava prova del &#39;D.I.D All Japan Motocross Championship 2023&#39; a Saitama. Questo &egrave; il primo tentativo di competere nel campionato giapponese con una moto elettrica sviluppata interamente da Honda&quot;. A gareggiare per il marchio ci sar&agrave; il pilota Trey Canard, campione AMA Pro Motocross 2010 250 e attuale consigliere del team per l&#39;American Honda Motor.  HONDA AFRICA TWIN 2024: ARRIVA LA RUOTA ANTERIORE DA 19&quot;  &nbsp;  &nbsp; 

Il suo nome &egrave; CR ELECTRIC Proto, e far&agrave; il suo debutto in una gara giapponese il 28 e il 29 ottobre

Honda: la cross elettrica come wild-card in una gara in Giappone

        Con un messaggio tanto chiaro quanto diretto: &ldquo;Non cedere al lato oscuro, scegli la legalit&agrave;&rdquo;, Confindustria ANCMA scende in strada contro il fenomeno del commercio di moto da cross di origine illecita con una campagna di sensibilizzazione rivolta agli appassionati. Con lei, anche le Case motociclistiche dell&rsquo;industria di riferimento come Gas Gas, Honda RedMoto, Husqvarna, KTM e Yamaha, che hanno supportato in maniera attiva il progetto con l&rsquo;obiettivo di informare gli utenti sui rischi e le conseguenze giudiziarie derivanti dall&rsquo;acquisto di motociclette nell&rsquo;ambito di sistemi criminosi. L'Ancma rilancia la mobilit&agrave; gi&agrave; sostenibile delle due ruote Aggirare il sistema La campagna promossa da ANCMA &ndash; fa sapere la stessa associazione in un comunicato &ndash; &ldquo;nasce per accendere un riflettore sul meccanismo fraudolento che appare evidente celarsi dietro alle offerte di facile risparmio proposte da alcuni venditori disonesti e, soprattutto, per tutelare la rete di vendita ufficiale dalla concorrenza sleale operata da essi&rdquo;. &ldquo;Il rifermento &ndash; fa sapere sempre l&rsquo;associazione - &egrave; all&rsquo;artificiosa triangolazione messa verosimilmente in atto da operatori senza scrupoli per evadere l&rsquo;IVA, aggirando la normativa europea. Operazioni che si reggono su uno schema che prevede la simulazione di vendite intracomunitarie in regime di non imponibilit&agrave; e la registrazione di fatture a clienti diversi da quelli effettivi. In pratica le moto escono e rientrano fittiziamente in Italia per poi essere messe realmente in vendita a prezzi inferiori del 20-25% rispetto ai listini ufficiali&rdquo;. Rivolgersi sempre alla rete ufficiale La diffusione di tale fenomeno fa leva soprattutto sulle moto da cross: l&rsquo;utilizzo all&rsquo;interno di piste chiuse non ne prevede infatti l&rsquo;immatricolazione e l&rsquo;assenza della targa gioca un ruolo importante per l&rsquo;impossibilit&agrave; di consultare i pubblici registri per ricostruire i passaggi di propriet&agrave;. Ne conviene, quindi, che anche i controlli risultano difficoltosi e carenti. Insomma, un danno ingente nonch&eacute; un rischio anche per il compratore, che pu&ograve; andare incontro a una contestazione di incauto acquisto e ricettazione. Contro la tentazione di un facile risparmio, dunque, l&rsquo;invito di ANCMA e dei principali costruttori e distributori &egrave; quello di rivolgersi alla rete dei concessionari ufficiali presenti sul territorio. Mobilit&agrave; urbana, ANCMA: quadricicli soluzione intelligente, non dimenticateli       

Unite insieme all&rsquo;Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori anche le protagoniste dell&rsquo;industria di riferimento: Gas Gas, Honda RedMoto, Husqvarna, KTM e Yamaha

Moto da cross di origine illecita: fronte comune delle Case contro il fenomeno

        La questione &ldquo;moto e rumori&rdquo;, chiamiamola cos&igrave;, &egrave; ormai la centro del dibattito da diverso tempo. Se alcune regioni hanno preso decisioni drastiche, c&rsquo;&egrave; chi si fa giustizia da solo, come il ragazzo di Velletri, nella zona dei Castelli Romani, che non ha digerito le lamentele di un residente sui rumori fatti dalla sua moto da cross e lo ha minacciato con una pistola. Ma andiamo con ordine. Moto rumorose: ecco cosa si rischia senza dB-killer Lite, minacce, denuncia Il 26enne stava provando la sua moto da cross, anche con manovre piuttosto pericolose, su una strada provinciale di Velletri. Comportamenti che non sono passati inosservati ai residenti della zona: un uomo in particolare &egrave; rimasto molto infastidito dai rumori emessi dal mezzo, tanto da chiedere la giovane di andarsene. &Egrave; nata una lite durante la quale il residente ha minacciato di chiamare il 112. Il motociclista se n&rsquo;&egrave; andato, ma &egrave; tornato poco dopo a bordo di una Smart pronto a continuare la discussione. Urla, minacce e infine una pistola, che il ragazzo ha rivolto verso l&rsquo;uomo. Per fortuna la situazione non &egrave; degenerata e il 26enne &egrave; poi salito sull&rsquo;auto e se n&rsquo;&egrave; andato, ma la telefonata al 112 &egrave; arrivata lo stesso: il residente, infatti, ha raccontato tutto agli agenti del commissariato di Velletri fornendo anche le immagini del sistema di videosorveglianza esterna dell&rsquo;abitazione. Il motociclista &egrave; stato identificato e le forze dell&rsquo;ordine hanno anche effettuato una perquisizione nella sua casa trovando armi e munizioni detenute dal padre. Il giovane &egrave; stato denunciato in stato di libert&agrave; per minacce aggravate. Infastidito dal rumore delle moto, spara al crossodromo: arrestato       

Nella zona dei Castelli Romani &egrave; scoppiata una discussione tra un giovane motociclista e un residente: il 26enne &egrave; poi tornato sul luogo del diverbio con un&rsquo;arma

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Moto da cross rumorosa: lite e minacce con una pistola