        La questione delle batterie per le moto elettriche &egrave; sempre viva e, davanti a nuovi problemi, si cercano nuove soluzioni. &Egrave; intervenuta anche l&rsquo;Universit&agrave; di Harvard, che cerca di rispondere ai problemi derivati dall&rsquo;utilizzo delle batterie agli ioni di litio con uno studio sul litio metallo, al fine di aumentare l&rsquo;autonomia delle due ruote e sulla velocit&agrave; della ricarica. Problema pratico Rispetto alle auto, che possono inglobare celle per le batterie pi&ugrave; grandi e coprire distanze pi&ugrave; lunghe prima di esaurire la carica, le moto elettriche perdono ampiamente il confronto con i motori termici per quanto riguarda l&rsquo;autonomia. Aumentare la capienza per il vano delle batterie non risolverebbe la questione, appesantendo la moto e aggravando le prestazioni e l&rsquo;efficienza. Design multistrato Serve una soluzione alternativa agli ioni di litio, oggi in commercio, mentre le batterie al litio metallo hanno fatto riscontrare problemi con la stabilit&agrave;, causando delle crepe all&rsquo;interno delle celle e minando la longevit&agrave; del sistema. Harvard opta oggi per un design multistrato: "Pensate alla batteria come a un sandwich: prima viene il pane (l&rsquo;anodo di litio metallico) seguito dalla lattuga (rivestimento di grafite).&nbsp;Successivamente i pomodori (primo elettrolita) e uno strato di pancetta (secondo elettrolita).&nbsp;Si finisce con un altro strato di pomodori e l&rsquo;ultimo pezzo di pane (il catodo)". In questo modo si dovrebbe impedire la crescita dei dendriti di litio all&rsquo;interno delle celle, eliminando quindi le crepe. Soluzione testata La nuova soluzione &egrave; stata testata e sembra possibile la sua introduzione sul mercato; il team assicura che possa completare almeno 10.000 cicli di carica, pari o superiore alla batteria di un veicolo a motore termico. Anche i tempi di ricarica dovrebbero risultare pi&ugrave; veloci rispetto agli odierni ioni di litio. E parliamo di una ricarica completa dell'ordine di 10 minuti. Obiettivo: competitivit&agrave; &Egrave; quello che spiega Xin Li, professore associato di Harvard: "Una batteria al litio metallo &egrave; considerata il Sacro Graal per la chimica delle batterie per la sua alta capacit&agrave; e densit&agrave; di energia. Ma la stabilit&agrave; di queste batterie &egrave; sempre stata scarsa. Studiando la loro termodinamica fondamentale, possiamo sbloccare prestazioni superiori e sfruttare le loro abbondanti opportunit&agrave;. Questo progetto dimostra che le batterie allo stato solido litio metallo potrebbero competere con le batterie agli ioni di litio commerciali. E la flessibilit&agrave; e la versatilit&agrave; del nostro design multistrato lo rendono potenzialmente compatibile con le procedure di produzione di massa nell'industria delle batterie. Non sar&agrave; facile portarlo fino alla batteria commerciale e ci sono ancora alcune sfide pratiche, ma crediamo che saranno superate". Voge E-Bike ER10, moto full electric per motociclisti urbani       

<p>Harvard studia l'utilizzo del litio metallo per aumentare longevit&agrave;, stabilit&agrave; e chilometri dei propulsori e raggiungere i livelli dei motori termici, grazie a una struttura multistrato&nbsp;</p>

Elettrico, nuove soluzioni: autonomia che sale e ricarica completa in 10 minuti

Si chiama Proteus, dal nome del dio greco del mare, la sua composizione molecolare si ispira alla buccia del pompelmo e al resistente guscio dei molluschi. Ma non parliamo di un frutto di mare, bens&igrave; del primo metallo non tagliabile al mondo, sviluppato da un team di ingegneri britannici e tedeschi. Che potrebbe essere utilizzato per produrre catene e lucchetti antifurto per moto.  PERCH&Eacute; &Eacute; IMPENETRABILE?    Si ritiene sia impossibile da tagliare. Come? In pratica, Proteus presenta delle piccole sfere in ceramica racchiuse in una struttura in alluminio. Quando viene tagliato con una smerigliatrice o un trapano, le vibrazioni create dalle sfere di ceramica all&#39;interno della carcassa smussano il disco da taglio o la punta del trapano, rendendo i due strumenti inutilizzabili. La vibrazione che si crea tra le minuscole sfere crea un&#39;azione di incastro sul mezzo di taglio, riportando la forza distruttiva sull&#39;attrezzo e impedendogli cos&igrave; di tagliare il metallo.  Moto Morini, le nuove e-bike hanno l&#39;antifurto  OBIETTIVO, SCORAGGIARE I MALINTENZIONATI  I risultati sembrano garantire l&#39;impenetrabilit&agrave; del materiale, che &egrave; persino riuscito a resistere al getto d&#39;acqua ad alta potenza, utilizzato dalle grandi industrie per creare metalli complessi. E adesso, l&#39;ipotesi di garantire maggiore sicurezza alla propria moto, sfruttando Proteus per costruire catene antifurto e relativi lucchetti. Baster&agrave; a scoraggiare eventuali malintenzionati? Certo poi sar&agrave; un problema per chi dovesse perdere la chiavi del proprio lucchetto...  Rivendevano parti di moto rubate: incastrati dal GPS 

<p>Si chiama Proteus, &egrave; stato sviluppato da un team di ingegneri britannici e tedeschi, ed &egrave; indistruttibile: si pensa ad utilizzarlo per realizzare catene e lucchetti a difesa della propria moto</p> 

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Elettrico, nuove soluzioni: autonomia che sale e ricarica completa in 10 minuti

Il metallo che non può essere tagliato: svolta per le catene antifurto?