Fulmine a ciel sereno. La notizia che &egrave; piombata ieri (2 maggio), lanciata dai colleghi di Motorsport.com, riguardo l&#39;uscita di scena di Suzuki dalla MotoGP (in attesa di un comunicato ufficiale) &egrave; di quelle che lasciano tanta tristezza nel cuore. Una protagonista come la Casa giapponese, vincitrice del titolo della top class appena due stagioni fa, che getta la spungna non pu&ograve; che far discutere oltre che lasciare sgomenti.  E&#39; da dire che dalle parti&nbsp;di Hamamatsu non si &egrave; nuovi a clamorosi addii&nbsp; dalla classe regina, ma stavolta pi&ugrave; che di una pausa tecnica (come quella dell&#39;era 2T tra il 1985-88 e&nbsp;tra fine 2011&nbsp;e 2015 servita&nbsp;anche&nbsp;per il passaggio dal V4 al 4 in linea in MotoGP) la scelta sembra essere - ahinoi-&nbsp;figlia di una crisi internazionale che sta coinvolgendo pi&ugrave; settori. Non solo quello moto. E le cause, dalla pandemia alle tensioni internazionali, passando dalle conseguenti crisi di materie prime,&nbsp;semiconduttori, energetica, sono di quelle che possono legittimamente incidere su determinate&nbsp;scelte.  Ma ci sarebbe anche da fare mea culpa    Quello che per&ograve; &egrave; da sottolineare &egrave; come a&nbsp;preoccupare &egrave; forse quel che accadr&agrave;&nbsp;nel medio termine da qui in avanti. E questo &egrave; dovuto principalmente alle prospettive di una situazione economica al momento nebulosa in tutti i comparti, e che ovviamente coinvolge la capacit&agrave; delle varie voci di spesa, compresa quella degli utenti.  Focalizzandoci sul settore moto, quel che fa riflettere &egrave; il poco supporto che arriva dalla&nbsp;competitivit&agrave; che alcuni&nbsp;prodotti, lanciati negli ultimi anni, mostrano nei confronti della concorrenza: il marchio Suzuki fa fatica sul mercato, e l&#39;assenza di modelli dalla top 30 &egrave; un chiaro esempio di come - evidentemente - qualcosa non giri nel verso giusto. Negli ultimi anni proposte come la Katana, la V-Strom 1050&nbsp;XT (la 650 ancora riesce a ben difendersi) o le ultime GSX-S 1000 non sono riuscite a tenere il&nbsp;passo&nbsp;di una meglio attrezzata concorrenza.  MOTO CARICHE DI FASCINO, LE SUZUKI    Parliamo di una Casa coraggiosa in passato, che ha abituato&nbsp;il suo fan a veri must come le passate Gamma 2T e le serie GSX-R, o mezzi facili e di successo come la inossidabile SV 650, la bestiale Hayabusa, o (guardando al segmento scooter) commuter come la prima serie Burgman; parliamo della Casa che nelle corse annovera titoli con piloti come Kevin Schwantz, Barry Sheene, lo spagnolo Joan Mir (con il primo alloro in MotoGP) o i nostri Marco Lucchinelli e Franco Uncini. E che proprio quest&#39;anno mostrava una GSX-RR in grande spolvero in quanto a prestazioni, e che ha ingaggiato un manager di lungo corso come Livio Suppo. L&#39;ultima sportiva di serie, la GSX-R 1000 R, &egrave; grande protagonista nell&#39;Endurance, nel Motoamerica, anche se non si capisce bene perch&egrave; sia stata&nbsp;snobbata per una partecipazione ad&nbsp;un campionato di buon richiamo come il mondiale SBK, dove tutte le&nbsp;Case con una maxi&nbsp;in catalogo (ad eccezione di Aprilia) sono presenti.  Ecco che viene da pensare che forse l&#39;abbandono della MotoGP sia figlio s&igrave; di una congiuntura economica sfavorevole, ma&nbsp;anche di un quadro complessivo di scelte non proprio felicissime. Per un marchio che, per quello che rappresenta, ha l&#39;obbligo di tornare&nbsp;coraggiosamente&nbsp;ad essere... Suzuki.   

La notizia lascia perplessi. Peserebbero sulla scelta: crisi internazionale, Pandemia, ma &egrave; lecito anche porsi qualche domanda sulle recenti mosse fatte dal marchio giapponese

Suzuki lascia la MotoGP: che succede ad Hamamatsu?

Colori inediti per le sovrastrutture, i cerchi in contrasto e i foderi della forcella dorati esprimono un senso di raffinatezza, che si abbina a un design r&eacute;tro e moderno allo stesso tempo: un aspetto curato nei minimi dettagli, proprio come fanno gli artigiani giapponesi quando costruiscono le tradizionali spade da cui la moto prende il nome. La ciclistica non &egrave; stata stravolta. Piuttosto, a cambiare &egrave; il motore a quattro cilindri, ereditato insieme al telaio dalla gamma GSX-R. Gli aggiornamenti prevedono l&#39;omologazione Euro 5, e potenza che sale a 152 cv, 2 pi&ugrave; che in passato. Scopriamola in questo video

EICMA 2021, ecco come Suzuki ha aggiornato la Katana per il 2022

La sportiva di Hamamatsu rinnova i colori e le caratteristiche del suo 4 cilindri, con la potenza che sale a 152 cv e l'omologazione agli standard Euro 5. Il design rimane fedele alla tradizione, abbinate a forme dal taglio più moderno

Suzuki Katana 2022 FOTO

        Nel 1981 ha lasciato il segno nel settore delle supersportive, proprio come la lama affilata di una spada giapponese; la sua erede, nel 2018, ha preso quegli stilemi trasportandoli nell'era moderna; oggi, con vista sul 2022, Suzuki Katana si rinnova ancora una volta, mantenendo fede ai legami del passato, recente o meno, ma conferendo nuove forme e colori, potenziando anche il motore.  LOOK RAFFINATO E MODERNO I colori inediti per le sovrastrutture, i cerchi in contrasto e i foderi della forcella dorati esprimono un senso di raffinatezza, che si abbina a un design r&eacute;tro e moderno allo stesso tempo: un aspetto curato nei minimi dettagli, proprio come fanno gli artigiani giapponesi quando costruiscono le tradizionali spade da cui la moto prende il nome. SALGONO I CAVALLI La ciclistica non &egrave; stata stravolta. Piuttosto, a cambiare &egrave; il motore a quattro cilindri, ereditato insieme al telaio dalla gamma GSX-R. Gli aggiornamenti prevedono innanzitutto l'omologazione Euro 5. Poi, le modifiche alla scatola del filtro dell'aria e allo scarico, assieme all'adozione di alberi a camme dal profilo rivisto, consentono di raggiungere una potenza massima di 152 cv, 2 pi&ugrave; che in passato. Nel contempo la curva di coppia si fa pi&ugrave; regolare e si mantiene mediamente su livelli pi&ugrave; alti. DOTAZIONI E PREZZO In dotazione l'acceleratore ride-by-wire, che s'interfaccia con il nuovo sistema "Scegliiltiro" - Suzuki Drive Mode Selector. Agendo su di esso, il motociclista pu&ograve; scegliere tra tre diverse modalit&agrave; di guida, ciascuna associata a una diversa risposta del motore alle rotazioni dell'acceleratore. Sono invece cinque, i livelli d'intervento selezionabili per il sistema "Aprisereno" - controllo elettronico della trazione STCS, eventualmente disattivabile. Due importanti per quanto riguarda la trasmissione. La prima &egrave; il sistema "Cambiarapido" - Bi-directional Quick Shift System, che permette di passare alla marcia superiore o a quella inferiore senza usare la frizione. La seconda riguarda proprio quest'ultima, che, grazie all'introduzione del Suzuki Clutch Assist System (SCAS), aggiunge alla funzione antisaltellamento quella di assistenza, che riduce lo sforzo necessario per azionare la leva. Completano il quadro il Suzuki Easy Start System e il sistema "Partifacile" - Low RPM Assist, che facilitano avviamenti e partenze e rendono pi&ugrave; comodo l'uso quotidiano. Suzuki Katana MY 2022 &egrave; proposta al prezzo di 14.190 euro. IL RE DEI BARATTI: PARTE DA UN SASSO ARRIVA AD UNA SUZUKI KATANA DEL 1983 (SPERANDO IN UNA CASA) SERIE SPECIALI GP EDITION E SERT EDITION Nella cornice del Salone milanese, Suzuki ha anche presentato due serie speciali create sulla base delle recenti GSX-S950 e GSX-S1000. Queste livree celebrano la tradizione sportiva del marchio nel Motomondiale e nell'endurance. La versione GP Edition adotta la livrea Anniversary utilizzata dalle Suzuki ufficiali in MotoGP. La sua colorazione prevede l'abbinamento del blu e del grigio ardesia del Team Ecstar. La SERT Edition punta invece sul rosso e nero, con dettagli bianchi e blu, per omaggiare la GSX-R1000 dello Yoshimura Suzuki Endurance Racing Team Motul, campionessa iridata nell'EWC 2021. TEST SUZUKI GSX-S950, I VOTI DEL #SOTTOESAME Le GSX-S950 GP Edition e SERT Edition sono vendute a 11.690 euro, mentre per la GSX-S1000 sia GP Edition che SERT Edition il prezzo sale a 14.590 euro. Da segnalare che chi possiede una patente A2 pu&ograve; acquistare le GSX-S950 GP Edition o SERT Edition in configurazione da 35 kW allo stesso prezzo della variante a piena potenza. Nuova Sport Tourer Suzuki GSX-S1000 GT VIDEO       

La Casa di Hamamatsu svela a EICMA 2021 il MY 2022 della roadster sportiva, assieme alle serie speciali GP Edition e SERT Edition, entrambe disponibili su base GSX-S950 o GSX-S1000

Suzuki: a EICMA la Katana 2022, nuovi colori e più potenza

Di baratto ormai non si parla quasi pi&ugrave;. Una forma di commercio quasi del tutto in disuso ai tempi nostri. Eppure c&rsquo;&egrave; chi, proprio attraverso il baratto, sta cercando di &ldquo;comprare&rdquo; casa. Si tratta di Marco Amorosi, neolaureato in Comunicazione per l&rsquo;Impresa in Universit&agrave; Cattolica, che ha voluto seguire le orme del canadese Kyle MacDonald che nel 2005 riusc&igrave; ad ottenere la propriet&agrave; di una casa sfruttando una catena di baratto e partendo da una graffetta rossa. Marco, per la sua impresa, &egrave; partito da un sasso. Ma cosa c&rsquo;entra questa strana e avvincente vicenda con le moto? Tra i vari livelli di baratto, Marco &egrave; riuscito a guadagnarsi anche una Suzuki Katana GS 1100 del 1983. Roba da far impallidire i pi&ugrave; agguerriti collezionisti.  Come funziona  L&rsquo;obiettivo &egrave; la casa, dicevamo, ma ricordiamoci che Marco Amorosi - sui social conosciuto come Habere non Haberi - &egrave; partito da un sasso. In mezzo, quindi i baratti possono essere davvero tanti, e cos&igrave; lo sono stati: una mountain bike, una bicicletta Bianchi, due strumenti di liuteria, un Macbook Pro, orecchini in oro bianco e diamanti, un orologio Eberhard degli anni &rsquo;50, fino ad arrivare alla moto dotata di&nbsp;kit Resincorse, con 1100 cc, 57.000 km percorsi e iscritta all&#39;ASI.  Gli scambi finora sono stati conclusi grazie ad annunci pubblicati sul Marketplace di Facebook e Subito.it, in svariate zone d&rsquo;Italia. La casa che Marco spera di ottenere non sarebbe quella in cui vivere, spiega in un&rsquo;intervista all&rsquo;Huffington Post: vorrei infatti costruirci uno studio di registrazione per documentare altre storie fuori dagli schemi proprio come questa. E chiss&agrave; che nella strada dei baratti, dalle sue mani non passi qualche altra moto.&nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     View this post on Instagram   Un post condiviso da Habere non haberi project (@haberenonhaberiproject)      Acquisto moto d&#39;epoca: mi levo lo sfizio  &nbsp; 

Marco Amorosi &egrave; un neolaureato che ha iniziato una catena di scambi, senza soldi, con l&rsquo;obiettivo di ottenere un&rsquo;abitazione. Al momento ha fatto sua la moto del 1983

Il re dei baratti: parte da un sasso arriva ad una Suzuki Katana del 1983 (sperando in una casa)

Tra i vari progetti di Suzuki, spunta quello del Team Classic Suzuki (con l&rsquo;ausilio di Suzuki Vintage Parts) decisamente ambizioso. Sulla base di una GSX-R1000 del Mondiale Superbike 2008, il team ha costruito una nuova e affasciante moto, omaggiando la leggendaria Katana degli anni &rsquo;80.  Gli interventi    Alla base, dicevamo la GSX-R1000 con un motore a quattro cilindri in linea e un telaio entrambi di Alstare Racing. Partendo da qui, Suzuki ha aggiunto un forcellone irrobustito&nbsp;su misura e anche un telaio ausiliario realizzato ad hoc da Alpha Performance Fabrications. Questi nuovi elementi permettono l&#39;utilizzo di una configurazione di sospensione posteriore a doppio ammortizzatore proprio come la vecchia Katana, dove troviamo protagonisti una coppia di &Ouml;hlins.  Sebbene il motore, che eroga 200 CV, sia rimasto invariato, non sono mancanti gli interventi: adesso pu&ograve; contare su un collettore Alstare WSB-spec, uno scarico Racefit e l&#39;elettronica con kit Yoshimura EM Pro, tutti elementi che puntano a rendere la moto pi&ugrave; maneggevole e facile&nbsp; da guidare, come un modello da strada. Abbiamo poi cerchi a tre razze Dymag CH3, freni Brembo, nuove pedane e infine il muso originale di una Katana, ma appena allargato, disponibile dal programma Suzuki Vintage Parts. La sella da gara &egrave; stata poi modificata, per adattarla anche alla misura del serbatoio, ed &egrave; anche stato aggiunto il logo Katana, il tradizionale logo rosso Suzuki della moto degli anni &#39;80. Non male come risultato!    Test Suzuki Hayabusa, i voti del #SottoEsame 

Svelato l&rsquo;ambizioso progetto del Team Classic Suzuki: una special sulla base della moto&nbsp;del Mondiale Superbike che diventa un tributo alla leggenda degli anni &lsquo;80

Suzuki: una GSX-R1000 SBK del 2008 rende omaggio alla Katana

        Che il team Icon si divertisse ad armeggiare con le vecchie moto (quando non lo fa con abbigliamento tecnico e caschi) &egrave; cosa risaputa. Non sapevamo che facesse anche eccezioni, ma la proposta di mettere le mani su una Suzuki Katana nuova &egrave; arrivata direttamente dalla Casa madre. Nasce cos&igrave;, in appena un mese di lavoro, Brand New Jack.  Suzuki: la moto si prenota online Omaggio agli anni &rsquo;80 Nella sede di Portland di Icon hanno lavorato con la testa al Giappone. Tornando indietro di qualche decennio, negli anni &rsquo;80, e lasciandosi ispirare dai manga (ma soprattutto dai mecha, cio&egrave; i robot dei fumetti), il team statunitense ha messo in atto la metamorfosi della Katana facendola diventare una special per robot manga. C&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;, anche il nome non &egrave; un caso: si tratta di un omaggio a un&rsquo;altra special di Icon, la&nbsp;New Jack, realizzata su base&nbsp;Suzuki Katana del 1982. Occhio alle prestazioni Su meccanica e prestazioni, i ragazzi di Icon ci sono andati gi&ugrave; pesanti con le modifiche. Via le sospensioni originali, al loro posto arriva una forcella Nitron di una Kawasaki ZX-10 e un monoammortizzatore con serbatoio esterno, sempre Nitron. L&rsquo;impianto frenante porta la firma di EBC che, proprio per la Brand New Jack, ha realizzato i dischi a pista piena. Idem per i cerchi forgiati di Galespeed. Da un&rsquo;altra special Suzuki Icon, la Colonel Butterscotch, arriva l&rsquo;idea del doppio tappo per il rifornimento sul serbatoio mentre l&rsquo;impianto di scarico &egrave; di LeoVince. Se ne va anche il manubrio originale. Al suo posto un Driven Racing dotato di comandi idraulici Magura. ANCMA, appello a Conte: "Le moto non vengano dimenticate" Suzuki, mecha e fantasia Manca un dettaglio. Le ali sulla carenatura frontale. Hanno funzione aerodinamica? Non lo sappiamo, ma di certo si sposano bene con l&rsquo;estro, lo stile e la fantasia che hanno dato vita a questa moto mecha. Diciamo la verit&agrave;, la Brand New Jack non avrebbe affatto sfigurato all&rsquo;interno di una manga. Suzuki Katana: a MBE arriva la speciale 7584       

Il brand specializzato in caschi e abbigliamento tecnico, si &egrave; divertito a trasformare una Katana nuova in un esemplare ispirato al Giappone e ai robot mecha degli anni &lsquo;80

Brand New Jack by Icon, special “manga” su base Suzuki Katana

Il brand specializzato in caschi e abbigliamento tecnico ha messo in atto una metamorfosi: una Suzuki Katana nuova si è trasformata in un esemplare ispirato al Giappone e ai robot mecha degli anni ‘80  

Brand New Jack by Icon, special “manga” FOTO

Il velo &egrave; tolto: a Motor Bike Expo 2020 Katana ha presentato al mondo la nuova special Katana 7584, esemplare unico ispirato a un concept d&rsquo;annata: la Katana 750 m.y. 1984. La peculiarit&agrave; di quel modello era il faro anteriore a scomparsa, mai applicato prima su una moto e ammirato solo sulle auto sportive dell&rsquo;epoca.    OMAGGIO ALLA 750 1984  Prodotta in un unico esemplare, la Katana 7584 potrebbe diventare una serie limitata in omaggio alla 750. Era il 1984 e il brand giapponese continuava a stupire gli appassionati con le sue moto innovative dalle forme inedite. La cosiddetta &ldquo;Katana Shark&rdquo; godeva di linee delicate, come modellate dalla velocit&agrave;, con dettagli oro, blu e grigio mat. La livrea della 7584 &egrave; stata lavorata proprio con il grigio mat, con tinte di Cosmic Blue, Lipstick Red e Metal Gold. Al posto del classico logo Suzuki si introduce una Big label che richiama lo stile delle GSX-RR del Team Ecstar MotoGP. Le forme originali del concept anni Ottanta sono state levigate nei fianchetti, privati delle prese d&rsquo;aria e dunque pi&ugrave; puliti.    TECNICA SOPRAFFINA  L&rsquo;equipaggiamento della special vede il cupolino maggiorato, la sella bicolore rosso e nero e il parafango anteriore in carbonio. A livello di prestazioni, lo scarico completo Yoshimura con collettori in acciaio e terminale R-11 rinnova il rombo della moto, che ripropone intanto il quadro tecnico della Katana standard. Il motore &egrave; un&rsquo;evoluzione della GSX-R1000 K5, con 150 cv che si scatenano gi&agrave; a bassi regimi. Il telaio in alluminio rigido permette curvature precise grazie anche alla forcella upside-down KYB da 43 mm.    L&rsquo;impianto frenante &egrave; Brembo con sistema antibloccaggio ABS Bosch. L&rsquo;estrema cura tecnica si rivede anche nell&rsquo;elettronica, che permette di gestire il motore con il controllo elettronico della trazione e con i sistemi Suzuki Easy Start System e Low RPM Assist, per consentire migliori avviamento e partenze.  KATANA JINDACHI  Dal nome delle spade giapponesi arrivano due diverse versioni: la Katana standard parte da un listino di 13.690 euro, nei colori grigio e nero, mentre la Jindachi &egrave; la versione evoluta che comprende: scarico in titanio realizzato da Akrapovic, per una linea pi&ugrave; sportiva dal peso ridotto; cupolino maggiorato per una continuit&agrave; delle linee del frontale; sella bicolore in rosso e nero con logo Katana stampato; adesivi per carrozzeria, ruote e protettivi carbon look; protezione per il serbatoio carbon look per limitare il rischio di graffi. Il kit della Jindachi costa 1.500 euro e garantisce un vantaggio per gli acquirenti di 900 euro, portando la moto a un prezzo complessivo di 14.290 euro.  Motor Bike Expo: tutte le info sulla edizione 2020 

Al Salone veronese &egrave; stato presentato un modello per ora unico, che per&ograve; in futuro potrebbe diventare una serie limitata&nbsp;

Suzuki Katana: a MBE arriva la speciale 7584

La special svelata a Motor Bike Expo 2020 richiama lo stile della Katana 750 del 1984, un concept che ristabil&igrave; i confini del design

Katana 7584, la special a MBE: le FOTO

Un nuovo video per la Katana in allestimento speciale con scarico in titanio che dà un tocco più sportivo, cupolino maggiorato, sella bicolore, adesivi anche per le ruote e carbon look sul serbatoio. Al prezzo promozionale di € 14.290

Suzuki: arriva la Katana Jindachi – Il video

        Suzuki ha scelto il nome Jindachi per la nuova versione top di gamma della Katana. Jindachi &egrave; il nome di una montatura tipica delle spade Tachi, che veniva usata sia con la tenuta da campo che da cerimonia e che si portava appesa alla cintura col taglio rivolto verso il basso. Il tipo utilizzato alla corte imperiale era sempre riccamente decorato, mentre la montatura da guerra era pi&ugrave; semplice anche se veniva comunque portata con alcuni abiti cerimoniali. Con la versione Jindachi della Katana Suzuki ha voluto proprio realizzare una moto da esibire pi&ugrave; che mai con orgoglio in tutte le occasioni. Il nuovo modello, infatti, si pone al vertice della gamma grazie a un equipaggiamento singolare. La nuova versione Jindachi aggiunge tanti particolari e riunisce il meglio di quanto presente nel catalogo degli accessori originali Suzuki.. GLI ACCESSORI - La dotazione della Katana Jindachi si arricchisce di accessori. Il pacchetto creato da Suzuki comprende: -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; scarico in titanio appositamente realizzato per la Katana dallo specialista Akrapovic, che consente un sensibile risparmio di peso e regala un sound pi&ugrave; pieno al motore, -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; cupolino maggiorato che protegge meglio il busto del pilota, -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; sella bicolore nera e rossa, con il logo Katana stampato, -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; adesivi per la carrozzeria, che sottolinea la sagoma filante, -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; adesivi per le ruote, che riprende il rosso degli altri particolari, -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; adesivi protettivi carbon look -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; protezione per il serbatoio carbon look. IL PREZZO - Il valore del kit supera i 1.500 Euro ma Suzuki riesce a inserisre la Katana Jindachi in listino a 14.290 Euro, con un incremento di soli 600 Euro rispetto alla versione standard e un vantaggio cliente di oltre 900 Euro. La Katana Jindachi pu&ograve; essere ordinata in entrambe le colorazioni a catalogo, l&rsquo;evocativa Silver e la seducente Black. LA TECNICA DELLA KATANA - A parte il terminale di scarico Akrapovic, la Jindachi ripropone fedelmente il quadro tecnico della Katana standard. Il motore &egrave; un&rsquo;evoluzione di quello della celebre e plurivittoriosa GSX-R1000 K5, configurato per erogare i suoi 150 cv in modo fluido e progressivo sin dai bassi regimi. Questo quattro cilindri &egrave; inserito in un telaio in alluminio rigido e molto compatto che permette di disegnare le curve con precisione, ben supportato da una spettacolare forcella upside-down KYB da 43 mm. L&rsquo;impianto frenante sfrutta pinze freno anteriori ad attacco radiale Brembo e un sistema antibloccaggio ABS Bosch. L&rsquo;elettronica aiuta inoltre a gestire al meglio anche l&rsquo;esuberanza del motore, grazie al controllo elettronico della trazione, e facilita l&rsquo;avviamento e le partenze con i sistemi Suzuki Easy Start System e Low RPM Assist. &nbsp;       

Un nuovo video per la Katana in allestimento speciale con scarico in titanio che d&agrave; un tocco pi&ugrave; sportivo, cupolino maggiorato, sella bicolore, adesivi anche per le ruote e carbon look sul serbatoio. Al prezzo promozionale di &euro; 14.290

Suzuki: arriva la Katana Jindachi

Stagione 5 - Episodio 11: fornostar... In sella!

Motosprint The Test di Riccardo Piergentili: Suzuki Katana

        Qualcosa di molto interessante bolle in pentola in Suzuki. Qualche settimana fa alcune riviste specializzate parlarono di una nuova versione della Katana griffata Yoshimura. Ve ne avevamo parlato qui. CARATTERE RACING - E' in cantiere (ma in stato avanzato) una Special Edition che nasce dalla collaborazione tra i due brand (non sarebbe certo la prima volta), chiamata 1135R e destinata a un pubblico pi&ugrave; esigente e attento alle prestazioni. Sembra che le informazioni fossero corrette tant'&egrave; che anche su alcuni siti del Sol Levante si &egrave; diffusa l'indiscrezione con alcune conferme. La futura Katana Yoshimura, chiamiamola cos&igrave;, avr&agrave; molto in comune con la GSX R1000R, ovvero il modello supersportivo della casa nipponica. Una specie di naked dal carattere molto racing, grazie a sospensioni, freni ed elettronica di altissimo livello. VOCE AGGRESSIVA - Ma le anticipazioni non finiscono qui perch&eacute; Yoshimura ci metter&agrave; del suo con uno scarico dedicato che dar&agrave; una voce aggressiva al quattro cilindri di Hamamtsu, oltre a una serie di accorgimenti aerodinamici che la renderanno molto interessante. Insomma, a Eicma 2019 aspettiamoci qualcosa di grosso.       

Le voci di una versione su base GSX R 1000 R si fanno sempre pi&ugrave; consistenti. Debutto a Eicma 2019?

Suzuki, la Katana versione "racing" si avvicina

Una serie di sei appuntamenti per testare gratuitamente la nuova potente moto stradale su curve e tornanti. L’Hill Climb Tour si svilupperà su tre fine settimana, dal 13 al 28 luglio, toccando il Piemonte, la Lombardia e l’Appennino tra l’Emilia Romagna e la Toscana 

Suzuki: in montagna con la Katana - LE FOTO

Suzuki ha realizzato la nuova Katana per destinarla a chi vuole identificarsi nella propria moto, perch&eacute; la considera come una sua estensione, proprio come i samurai consideravano le katana (ovvero le spade) parte di loro stessi.    E su strada l&rsquo;integrazione tra guidatore e moto &egrave; massima. Dotata di un telaio rigido e leggero, la Katana &egrave; stata progettata per tagliare traiettorie come una lama, grazie anche alla messa a punto dell&rsquo;assetto e dell&rsquo;impianto frenante. E per rendere pi&ugrave; agevole la gestione dei 150 cavalli dell&rsquo;esuberante motore a quattro cilindri, &egrave; stato istallato un controllo elettronico della trazione regolabile e disattivabile.  Dopo i DemoRide Tour e il Katana Tour, che hanno totalizzato quasi 500 prove, da Suzuki arriva nuova nuova iniziativa: &quot;l&rsquo;Hill Climb Tour&quot;, che consente di provare gratuitamente la Katana in uno dei suoi habitat ideali, ovvero su alcune tra le pi&ugrave; belle strade di montagna d&rsquo;Italia.  QUANDO E DOVE - L&rsquo;Hill Climb Tour si svilupper&agrave; su tre fine settimana, dal 13 al 28 luglio, toccando il Piemonte, la Lombardia e l&rsquo;Appennino tra l&rsquo;Emilia Romagna e la Toscana. In ogni regione la struttura allestita da Suzuki far&agrave; base presso luoghi molto frequentati dai motociclisti e permetter&agrave; loro di guidare un lotto di sei esemplari di Katana su percorsi che Suzuki promette essere mozzafiato, progettati per far apprezzare la maneggevolezza della maxi di Hamamatsu nelle curve strette, il suo bilanciamento nei tornanti e il suo rigore in piega.  IL CALENDARIO - Il Katana Hill Climb Tour prender&agrave; il via sabato 13 luglio dal Bar Ristorante della Serra, in Frazione Broglina 5 a Magnano (Biella), per spostarsi l&rsquo;indomani, domenica 14, a pochi chilometri di distanza, al Biker&rsquo;s Pub di Viverone, in via Lungo Lago 15.  Il weekend successivo il Katana Hill Climb Tour sar&agrave; invece sul Passo della Raticosa, nel territorio del comune di Firenzuola (FI). Sia sabato 20 sia domenica 21 la struttura Suzuki si trover&agrave; presso il celebre Chalet Raticosa, tradizionale luogo di ritrovo di tanti amanti delle due ruote.  L&rsquo;Hill Climb Tour si chiuder&agrave; poi nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 sulle Alpi lombarde. I giri partiranno dal Bar Lord Byron in via Generale Luigi Reverberi 20 a Bormio (SO), ai piedi delle salite a passi mitici, come lo Stelvio e il Gavia.  In ogni appuntamento del Katana Hill Climb Tour tutti i partecipanti potranno trascorrere un po&rsquo; di tempo in un clima allegro e conviviale e riceveranno in omaggio come ricordo della giornata un pratico zainetto Katana.  COME SI PARTECIPA &ndash; Non occorre alcuna registrazione o prenotazione. Sar&agrave; sufficiente presentarsi con una patente valida e l&rsquo;indispensabile abbigliamento tecnico presso la struttura allestita da Suzuki e, una volta compilati i moduli necessari, si potr&agrave; saltare in sella, fino a esaurimento posti. I tour si svolgeranno la mattina dalle 9.00 alle 13.00 e riprenderanno dopo pranzo alle 14.00 per proseguire fino alle 18.00. Ogni giro avr&agrave; una durata di 30 minuti circa e si svolger&agrave; su strade aperte al traffico, dietro un apripista dell&rsquo;organizzazione Suzuki.  Suzuki avvisa che le varie tappe del Katana Hill Climb Tour potranno subire variazioni o cancellazioni in caso di condizioni meteo particolarmente avverse o di altre esigenze.  LA VERSIONE JINDACHI - Allestimento sontuoso per la versione Jindachi, che punta a rendere la Katana ancor pi&ugrave; emozionante da possedere, prima ancora che da guidare. Il suo equipaggiamento serie comprende infatti lo scarico Akrapovic in titanio, la sella bicolore, il cupolino maggiorato, le protezioni carbon look e i set di adesivi per la carrozzeria e le ruote. Il prezzo &egrave; di Euro 14.290.  PER SAPERNE DI PIU&rsquo; - Chi non potr&agrave; partecipare al Katana Hill Climb Tour ma vuol saperne di pi&ugrave; sulla maxi di Hamamatsu e dai leggendari samurai pu&ograve; visitare il sito che Suzuki ha dedicato alla Katana al link moto.suzuki.it/katana Qui si trovano testi e immagini che illustrano la filosofia della moto, partendo dal mondo dei maestri spadai giapponesi che ispir&ograve; l&rsquo;originaria Katana negli Anni Ottanta. Quel modello rivoluzion&ograve; il design motociclistico e la nuova Katana rielabora ora quelle forme, abbinandole alla tecnologia avanzata.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Dal 13 al 28 luglio una serie di sei appuntamenti per testare gratuitamente la nuova potente moto stradale su curve e tornanti di alcune tra le pi&ugrave; belle strade di montagna d&rsquo;Italia, grazie all&#39;iniziativa &quot;l&rsquo;Hill Climb Tour&quot; &nbsp;

Suzuki Katana: in montagna con nuove prove gratuite

C&rsquo;&egrave; tempo fino al 30 agosto per candidarsi alla #SuzukiChallenge2019, il casting online organizzato dalla Casa di Hamamatsu per selezionare sette nuovi Ambassador del marchio sui social network.  COME SI PARTECIPA - La #SuzukiChallenge2019&egrave; aperta a tutti i maggiorenni dotati di un profilo pubblico su Facebook, Instragram o Youtube. Proprio i social network saranno infatti il terreno su cui si sfideranno i candidati, che dovranno provare una moto Suzuki - di propriet&agrave; oppure testata presso uno dei concessionari ufficiali, eventualmente anche da passeggeri - e pubblicare quindi foto o filmati con la recensione del modello in questione. P  Post e video dovranno far emergere i pregi e le sensazioni date dalla moto e contenere l&rsquo;hashtag #suzukichallenge2019; su Youtube i contenuti dovranno anche essere intitolati &ldquo;#SuzukiChallenge2019:&hellip;..&hellip;&rdquo;. Le proposte online saranno quindi valutate da una giuria di esperti nominati da Suzuki, che considereranno la qualit&agrave; dei contenuti, la completezza della recensione, il linguaggio utilizzato e la passione trasmessa, oltre al seguito di follower del candidato.  GLI OBIETTIVI - Il progetto si rivolge a tutti gli appassionati delle due ruote in genere e dar&agrave;, a chi sar&agrave; selezionato, la possibilit&agrave; di vivere esperienze, da condividere poi con gli amici e con gli utenti della rete. I sette candidati scelti dalla giuria di esperti diventeranno quindi Ambassador Suzuki. La Casa di Hamamatsu li coinvolger&agrave; nel corso dei mesi successivi in varie iniziative.  I MAGNIFICI SETTE - &nbsp;Entro la fine di agosto la giuria Suzuki selezioner&agrave; i contenuti pi&ugrave; meritevoli premiando il migliore in ciascuna delle sette categorie previste: video Youtube, post Instagram, post Facebook, contenuto femminile, contenuto con moto Suzuki di propriet&agrave;, contenuto riguardante un modello V-Strom, contenuto riguardante un modello Katana.  COSA SI VINCE - Chi sar&agrave; scelto per la categoria Youtube sar&agrave; insignito del titolo di&nbsp;One Year Ambassador&nbsp;e potr&agrave; vivere da protagonista dodici mesi di eventi. L&#39;elenco delle attivit&agrave; proposte spazier&agrave; da corsi di guida, in pista con la GSX-R1000R o off-road con le V-Strom della V-Strom Academy. Inoltre, Suzuki offre l&#39;opportunit&agrave; di assistere, da un punto di vista privilegiato, al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, in programma a Misano il 15 settembre. Ma non basta, grazie al supporto del Team Suzuki Ecstar, 3 vincitori potranno accedere al Paddock di Misano e guardare le qualifiche del sabato direttamente dall&rsquo;hospitality del Team. &nbsp;  Per chi intende partecipare, il regolamento della #SuzukiChallenge2019 si trova all&rsquo;indirizzo: moto.suzuki.it/suzukichallenge2019  &nbsp; 

E&rsquo; partito il casting per promuovere il brand di Hamamatsu sui social network. Si partecipa pubblicando un post o un video entro il 30 agosto

Suzuki cerca nuovi Ambassador sui social network

        Nel weekend di sabato 22 e domenica 23 giugno il Katana Tour e il DemoRide Tour di Suzuki si preparano a festeggiare l&rsquo;arrivo dell&rsquo;estate. Le strutture che stanno girando l&rsquo;Italia per permettere di testare gratuitamente su strada i principali modelli della gamma moto di Hamamatsu daranno vita a quattro appuntamenti. KATANA TOUR - Il Katana Tour si concentrer&agrave; in particolare sulla Lombardia, facendo tappa dapprima sabato 22 da&nbsp;Valter Moto, in via Montello 201 a Seregno, in provincia di Monza Brianza. Il giorno successivo si sposter&agrave; poi a Como, dove il concessionario Conti Moto far&agrave; partire i test dalla suggestiva area tra viale Massenzio Masia e piazzale Francesco Somaini, a poca distanza dal lago e dall&rsquo;Aero Club. Entrambe le giornate si chiuderanno con un esclusivo aperitivo serale e chi effettuer&agrave; i test ricever&agrave; anche gadget Katana. DEMORIDE TOUR - Ancora una volta la Casa di Hamamatsu dar&agrave; l&rsquo;opportunit&agrave; di saggiare in prima persona le doti dei suoi modelli. La carovana del DemoRide Tour si muover&agrave; in Veneto. Nella giornata del 22 far&agrave; base da Motospazio, in via Terraglio 270, a Mestre, in provincia di Venezia, per trasferirsi quindi domenica 23 presso la sede di Lunardi Racing, &nbsp;in via Vicenza 30 a Vedolago, in provincia di Treviso. COME SI PARTECIPA - Suzuki ha attivato il sito&nbsp;www.suzukitour.it, per&nbsp; prenotare le prove sia del DemoRide Tour sia del Katana Tour. Per iscriversi &egrave; sufficiente registrarsi online, selezionando la data e la localit&agrave; in cui si desidera fare il test. Per ogni evento il sito fornisce l&rsquo;indirizzo di dove si svolgono le prove e consente di verificare subito la disponibilit&agrave; della moto prescelta nelle diverse fasce orarie previste per le uscite in strada. Ogni giro ha una durata di 30 minuti circa e si svolge su tratti aperti al traffico, dietro un apripista dell&rsquo;organizzazione Suzuki. Gli appuntamenti in programma potrebbero subire variazioni o cancellazioni in caso di condizioni meteo particolarmente avverse o di altre esigenze. LE MOTO - Il Katana Tour ha una sola protagonista ma la Katana &egrave; la moto pi&ugrave; ammirata anche durante gli eventi del DemoRide. Tra i modelli pi&ugrave; apprezzati nei DemoRide ci sono anche le V-Strom 650 e 1000 XT, che rappresentano le proposte pi&ugrave; fruibili e piacevoli dei rispettivi segmenti di mercato. Queste Sport Enduro Tourer puntano a unire comfort e maneggevolezza per regalare incredibile gusto nella guida su ogni percorso. La V-Strom, tra l&rsquo;altro, sono protagoniste di due delle campagne promozionali lanciate all&rsquo;inizio di giugno da Suzuki e valide fino al prossimo 30 settembre: chi acquister&agrave; una V-Strom 650 entro quella data avr&agrave; il kit Touring in omaggio, composto da una selezione di accessori originali per un valore superiore ai 2.000 Euro. Sulla V-Strom 1000 si potr&agrave; invece sfruttare una supervalutazione di 1.500 Euro sull&rsquo;usato dato in permuta. Vantaggi anche per altre due altre moto in prova nei DemoRide: la grintosa naked GSX-S750 Yugen Carbon e la caf&eacute; racer SV650X-TER, dotate un allestimento particolarmente ricco in rapporto al prezzo di listino. Ultima ma non meno importante, nel gruppo dei mezzi a disposizione per i test ride c&rsquo;&egrave; infine la GSX-S750 in versione depotenziata da 35 kW, pensata per i possessori delle patenti A2. &nbsp;       

Nel weekend tra il 22 e il 23 giugno quattro appuntamenti in Veneto e Lombardia per testare gratuitamente su strada la gamma moto

Suzuki Demo Ride e Katana Tour

        Doppio appuntamento per Suzuki. Il team sar&agrave;, infatti, impegnato su due fronti nel primo weekend di giugno. Se da una parte la rete di concessionari italiani ha in programma due nuovi eventi nel milanese del Katana Tour (di cui vi abbiamo dato l'annuncio in questo articolo), dall'altra tornano le tappe del DemoRideTour tra Marche e Toscana. Per prenotare le prove basta andare sul sito www.suzukitour.it e selezionare data e localit&agrave;. Ma procediamo con ordine. KATANA TOUR - Il 1&deg; e il 2 giugno saranno due gli indirizzi da segnare in agenda. Prima via Cesare Battisti 82, a Pogliano Milanese, presso Motorpep e poi via Carlo Maria Maggi 82, ad Abbiategrasso, alla Casa della Moto. Il Katana Tour si sposter&agrave; da una struttura all'altra tra sabato e domenica per far testare su strada la Katana, protagonista assoluta dell'evento. Non solo due ruote: a fine giornata, per entrambe le date, sono in programma aperitivi e distribuzione di gadget Katana. DEMORIDETOUR - Si sposta nel centro Italia, invece, il DemoRideTour. Paesaggio molto suggestivo e decisamente intrigante per gli appassionati: l'Appennino tosco-marchigiano. Il 1&deg; giugno appuntamento a Pesaro da Gadani Moto, sulla Strada Statatale Adriatica; domenica 2, invece, tappa in terra toscana, a Sansepolcro in provincia di Arezzo, da Mazzoni Moto in via Carlo Dragoni 33. LO SPIRITO - A caratterizzare i tour &egrave; lo spirito d'avventura e la voglia di testare su strada la gamma Suzuki e comprenderne le caratteristiche e le potenzialit&agrave;. Protagonista, come dice anche il nome, &egrave; la Suzuki Katana, ma ci sono molti estimatori anche per i modelli V-Strom 650 e 1000 XT. L'appuntamento &egrave; fissato, adesso si deve solo scegliere dove e quando.       

Uno e due giugno, appuntamenti ed eventi sia nel milanese che sull'Appennino tosco-marchigiano: gli appassionati potranno provare i modelli su strada e, in particolare, la nuova Katana

Suzuki Katana Tour e DemoRide: le tappe del weekend

Nata nel 1981, la leggenda della Suzuki Katana continua, perfetto mix tra cura costruttiva e attenzione per i dettagli. Tornata sul mercato, la moto sar&agrave; protagonista del Katana Tour 2019.&nbsp;  Undici appuntamenti, dal 25 maggio al 29 giugno in giro per l&rsquo;Italia, nei quali gli appassionati potranno testare la Suzuki Katana su strada. Si parte da Brescia, si passa per Milano, Reggio Emilia, Rimini, Como e Roma: ogni tappa sar&agrave; una festa. Oltre a poter guidare la moto, gli appassionati potranno ricevere dei gadget e potranno partecipare ai rinfreschi. Una formula vincente, un weekend da passare all&rsquo;interno dei concessionari Suzuki all&rsquo;insegna delle due ruote.&nbsp;  COME PARTECIPARE - Per partecipare al Suzuki Katana Tour basta prenotare il proprio&nbsp;DemoRide sul sito dedicato (www.suzukitour.it). Bisogna registrarsi, selezionare luogo e data in cui si vorrebbe fare il test, al resto ci pensa il sito, che fornisce indirizzo in cui farsi trovare, verifica le disponibilit&agrave; delle moto e informa il cliente sulle fasce orarie previste per le prove. Ogni test dure circa 30 minuti, si svolge su strade aperte al traffico e si segue un apripista dell&rsquo;organizzazione Suzuki.&nbsp;  La Suzuki Katana non &egrave; solo una moto: &egrave; una leggenda. Il modello affonda le proprie radici nella tradizione giapponese dei samurai, &egrave; una due ruote che ha fatto la storia. Negli anni Ottanta ha rivoluzionato il design motociclistico e oggi, con la rielaborazione delle forme all&rsquo;insegna dell&rsquo;esigenza, della tecnologia e della precisione, rompe nuovamente gli schemi.&nbsp;  UNA MOTO SENZA TEMPO che, per&ograve;, va a braccetto con la tecnologia. La messa a punto dell&rsquo;assetto, della ciclistica e dei freni &egrave; accurata, minuziosa in ogni dettaglio: inoltre, il Katana Tour sar&agrave; supportato da Bell, il marchio di caschi, il primo ad aver costruito un modello integrale. Tutti in sella, la Suzuki Katana &egrave; pronta a fare il giro d&rsquo;Italia e farsi ammirare da tutti gli appassionati. Queste le date del Katana Tour:&nbsp;25 maggio&nbsp;EuroMoto&nbsp;Gorini &ndash; Brescia,&nbsp;26 maggio Ceriani Moto - Castellanza (VA),&nbsp;1 giugno&nbsp;Motorpep&nbsp;- Pogliano Milanese (MI),&nbsp;2 giugno Casa della Moto - Abbiategrasso (MI),&nbsp;8 giugno Blue Bike - Reggio Emilia,&nbsp;9 giugno Mazzola Moto - Bonate Sopra (BG),&nbsp;15 giugno Ugolini&nbsp;Motorciclo&nbsp;&ndash; Rimini,&nbsp;22 giugno Valter Moto - Seregno (MB),&nbsp;23 giugno Conti Moto &ndash; Como,&nbsp;28 giugno L.A. Moto &ndash; Roma,&nbsp;29 giugno Moto&nbsp;Superpann&nbsp;- Lago di Castel Gandolfo (RM).&nbsp;&nbsp;&nbsp;  &nbsp; 

Dal 25 maggio al 29 giugno sar&agrave; possibile testare una delle novit&agrave; pi&ugrave; interessanti dell&#39;anno

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