        Nonostante non faccia pi&ugrave; parte dell&rsquo;Europa, il Regno Unito si &egrave; uniformato alla decisone di vietare la produzione di auto a motore termico dal 2035. Sulle moto, per&ograve;, non si era espresso, finora. Dalla MCIA, l&rsquo;Associazione dei Costruttori di Moto e di importatori di moto del Regno Unito, arriva la notizia che le cose stanno cambiando: il governo, infatti, avrebbe avviato una pubblica consultazione per includere le moto in questo divieto: i nuovi modelli, dunque, se dotati di motore termico non potranno pi&ugrave; circolare. A questo si aggiunge anche un&rsquo;altra volont&agrave;: quella di anticipare il divieto al 2030 per alcune categorie a due ruote, ritenute particolarmente inquinanti. Le proteste Di fronte a questa possibilit&agrave;, non &egrave; mancata la protesta della MCIA. Il motivo? Le due ruote a motore termico &ldquo;rappresentando solo lo 0,5% delle emissioni del trasporto nazionale del Regno Unito, questa notizia rappresenta un&rsquo;opportunit&agrave; mancata per consentire all&rsquo;industria di avere pi&ugrave; tempo per adattarsi e alla tecnologia di mettersi al passo&rdquo;, dicono dall&rsquo;associazione. Senza contare che le due ruote elettriche stanno diventando sempre pi&ugrave; frequenti sulle strade del Regno Unito (con una crescita del 120% di interesse solo nell&rsquo;ultimo anno). La consultazione terminer&agrave; il 21 settembre 2022, quando verranno analizzate le risposte che verranno poi pubblicate entro la fine dell&rsquo;anno. TRIUMPH TE-1: TUTTI I NUMERI DELLA MOTO ELETTRICA DI HINCKLEY!        

Il governo ha avviato una consultazione pubblica per rendere obbligatoria la produzione delle sole due ruote elettriche

Il Regno Unito chiederà ai cittadini quando vietare le moto con motore termico

        La battaglia alle moto e al "rumore" continua. &Egrave; da diverso tempo, ormai, che in Italia e in molti altri Paesi si sente parlare di multe per violazioni che potremmo definire &ldquo;acustiche&rdquo;. Un esempio sono le restrizioni applicate nelle zone intorno alle Alpi, sponda italiana e svizzera, con l&rsquo;introduzione del fonometro e in altri casi del divieto di transito alle moto rumorose. Per poi arrivare alla notizia pi&ugrave; recente, di inizio 2022, direttamente dalla Francia, che &egrave; stato il primo Paese europeo a montare in tutto il territorio delle telecamere in grado di identificare motociclette rumorose, con multe fino a 135 euro. Adesso si aggiunge un altro mattone, che pesa in negativo, alla vicenda. Questa volta siamo nel Regno Unito, al Butts Quarry, una delle piste di motocross ed enduro preferite dai motociclisti britannici (dai principianti ai professionisti). I residenti della zona, per&ograve;, sembrano non gradire i rumori provenienti dalla pista e hanno deciso di portare i proprietari della struttura in tribunale. GERMANIA CONTRO LE MOTO: "FANNO TROPPO RUMORE" Battaglia in tribunale Nel corso degli anni, questa zona ha attratto molti nuovi residenti che hanno deciso di stabilirsi qui, non considerando ci&ograve; che da molto tempo aveva piantato le sue radici, ovvero la pista da moto e tutti i motociclisti desiderosi di mettere alla prova le loro abilit&agrave;. Non ci &egrave; voluto molto per scatenare una serie infinita di lamentele dirette ai rumori che arrivano dal Butts Quarry, ma a questo punto ci sorge spontanea una domanda: quando i nuovi abitanti hanno acquistato la casa in questa zona, non avevano notato la presenza di una delle piste pi&ugrave; frequentate del Regno Unito? Un dettaglio che, al momento della scelta di una casa, ci sembra piuttosto rilevante. Eppure nessuno ha detto nulla. Adesso la situazione per il Butts Quarry si fa delicata, con una serie di udienze in tribunale all&rsquo;attivo e col rischio di chiudere definitivamente i battenti qualora non venissero rispettate le norme sul rumore emesse dal North East Derbyshire District Council. Non sono tutti contro le moto A riaccendere un barlume di speranza c&rsquo;&egrave; una petizione firmata (a oggi) da quasi 15mila persone, altri residenti nella zona, che sembra non abbiano nulla contro il rumore delle moto che arriva dalla pista da cross. A questo va aggiunto che, per venire incontro alle lamentele degli abitanti, la propriet&agrave; del Butts Quarry ha deciso di aprire la struttura solo una volta ogni due settimane e con cinque ore di corsa consentite, oltre a tutta una serie di test acustici eseguiti sulle moto prima di permettere loro di girare. INFASTIDITO DAL RUMORE DELLE MOTO, SPARA AL CROSSODROMO: ARRESTATO       

La propriet&agrave; del Butts Quarry, famoso tracciato di motocross ed enduro, sta combattendo in tribunale contro i residenti della zona

Moto rumorose, pista off-road del Regno Unito a rischio

Proprio nel momento in cui il Regno Unito sta attraversando una gravissima crisi del carburante, arriva la notizia che &nbsp;Curt Langan ha portato a termine un&rsquo;impresa incredibile: con l&#39;elettrica Zero Motorcycles S ha fatto tutto il giro dell&rsquo;isola in 21 giorni, per un totale di oltre 8.000 km.&nbsp;  Zero Motorcycles presenta le nuove S, DS e DSR MY 2022  Il viaggio    Curt, che non &egrave; nuovo ad avventure del genere, &egrave; partito a sud dell&#39;Humber Bridge il 9 settembre e, stando a quanto ha raccontato, ha trovato pochissimi ostacoli lungo la strada: l&rsquo;unico intoppo &egrave; stata la foratura del pneumatico posteriore nel Galles del sud. Senza contare che la moto non &egrave; stata appositamente accessoriata per l&rsquo;impresa: &egrave; dotata della presa di ricarica USB, di serie, con l&rsquo;aggiunta di un cuscino in gel per la sella per rendere la seduta pi&ugrave; morbida, particolarmente utile nei lunghi viaggi. In un paese dove la benzina non si trova praticamente pi&ugrave;, come se l&rsquo;&egrave; cavata Curt con i punti di ricarica elettrica? Diciamo subito che grazie all&rsquo;opzione Charge Tank vengono iniettati fino a 137 km di guida nella Zero S per ogni ora collegata a una stazione di ricarica di secondo livello. &ldquo;L&#39;infrastruttura di ricarica &egrave; sicuramente presente&rdquo; racconta Langan.&nbsp;&ldquo;I caricabatterie sono in posti fuori mano, ma nella maggior parte delle citt&agrave; se ne trovano due o tre per ricaricare e alcune volte ho trovato nuove colonnine appena stati montate che non erano nemmeno sulle app&rdquo;. La spesa totale per la ricarica? 18,69 sterline, ovvero nemmeno 22 euro al cambio attuale.  Dale Robinson, Manager di Zero Motorcycles nel Regno Unito, ha aggiunto: &ldquo;Siamo davvero orgogliosi del successo di Curt e crediamo che sia la prima persona a circumnavigare l&#39;isola con un&nbsp;veicolo&nbsp;elettrico di qualsiasi tipo.&nbsp;Lo scopo era dimostrare che non solo le nostre moto elettriche sono in grado di accumulare chilometri, ma che &egrave; anche incredibilmente facile.&nbsp;Curt ha trascorso un paio di settimane con la moto prima di intraprendere il viaggio e si &egrave; rapidamente adattato allo stile dei veicoli elettrici&rdquo;.&nbsp;  Prezzo benzina: la super costerebbe poco pi&ugrave; di 50 centesimi al litro  &nbsp;  &nbsp; 

Il&nbsp;motociclista Curt Langan ha circumnavigato l&rsquo;isola in sella all&rsquo;elettrica, percorrendo oltre 8.000 km e spedendo appena 22 euro per la ricarica

L&rsquo;impresa con la Zero Motorcycles S: il giro del Regno Unito in 21 giorni

Una storia, quella accaduta nel Regno Unito, precisamente a Worcester, capoluogo della contea inglese del Worcestershire, che strapper&agrave; di sicuro qualche lacrima a qualcuno. Il motivo &egrave; semplice: si tratta di una storia di pura umanit&agrave; e puro altruismo.  Proveniente da tutta la contea - persino da Londra - un folto gruppo di oltre 200 motociclisti, tutti riuniti grazie allo sforzo del WAC (Motorcycle Club di Worcester), si &egrave; dato appuntamento per accompagnare al ballo scolastico una giovane studentessa di quindici anni, ormai da tempo tormentata da atti di bullismo.  L&#39;identikit del motociclista: spericolato o affidabile?  L&rsquo;appello sui social  Secondo quanto riportato da Worcester News, la giovane Felicity, per anni presa di mira dai bulli della scuola per alcuni problemi personali e per un gusto in fatto di moda direttamente ispirato allo stile bikers, &egrave; finalmente riuscita a prendersi la sua personale rivincita. Il tutto grazie alla madre di Felicity, Katie Warburton, che nei mesi scorsi si era attivata sui social per chiedere aiuto proprio ai motociclisti.  Al ballo con dei cavalieri d&rsquo;eccezione  Katie ha infatti raccontato di come Felicity, affetta da dislessia e sindrome di Asperger, ha sempre trovato difficile fare amicizia sin dal suo primo giorno di scuola elementare. Un motivo, questo, che per gli oltre 200 motociclisti dal cuore d&rsquo;oro &egrave; bastato per scortare al ballo della scuola la giovane inglese, che &egrave; arrivata davanti al suo istituto in sella al Trike di uno dei membri del Motorcycle Club di Worcester.  Al concerto rock arriva una moto: il pubblico impazzisce! VIDEO   

Per anni presa di mira dai bulli della scuola, una giovane inglese di Worcester &egrave; riuscita finalmente a prendersi la sua personale rivincita, grazie all&rsquo;aiuto di un vastissimo gruppo di bikers

Motociclisti dal cuore d&rsquo;oro: in 200 scortano al ballo una vittima di bullismo

        Quante volte avete sentito i cittadini romani lamentarsi delle buche in mezzo alla strada? Un problema che da sempre attanaglia motociclisti e automobilisti della Capitale, ma non solo, anche in altre citt&agrave; italiane. E pensare che nel Regno Unito hanno stanziato 500 milioni di sterline per risolvere la questione. VERRANNO RIPARATE 10 MILIONI DI BUCHE La cifra sar&agrave; infatti utilizzata dalle autorit&agrave; locali per riparare le buche e garantire il mantenimento delle strade britanniche. Verranno sistemate, secondo le previsioni governative, non meno di 10 milioni di buche, rese finalmente pulite e pi&ugrave; sicure per tutti, dai motociclisti ai ciclisti. UN PROVVEDIMENTO SIMILE IN ITALIA? La mossa del governo britannico in realt&agrave; &egrave; prevista gi&agrave; dal 2019, quando un rapporto del Transport Select Committee definiva alcune strade del Regno Unito "uno scandalo". Adesso, si &egrave; passati all'azione. E il governo ha prontamente aperto una pagina web in cui ogni cittadino potr&agrave; segnalare una buca: un consiglio responsabile delle riparazioni potr&agrave; poi valutare se agire o meno. Sar&agrave; mai possibile assistere a un provvedimento del genere in Italia? Regno Unito, dal 2030 stop a benzina e Diesel, ma non per le moto       

Il governo britannico stanzia un ingente somma di denaro per rendere le strade pi&ugrave; sicure e pulite a beneficio di motociclisti, automobilisti e ciclisti

Regno Unito, stanziati 500 milioni di sterline per riparare le buche

        Il Dipartimento dei Trasporti del Regno Unito ha confermato che le moto non sono incluse nella legge sulla decarbonizzazione che entrar&agrave; in vigore a partire dal 2030. ENTRO IL 2030 STOP ALLA VENDITA DI PROPULSORI BENZINA E DIESEL Il governo britannico ha infatti recentemente stilato un piano sintetizzabile in 'rivoluzione green': un disegno di legge, in pratica, che vieter&agrave; la vendita dei motori a benzina e Diesel entro il 2030. Al provvedimento sono ovviamente interessate le auto, ma regnava incertezza sul settore delle due ruote, dato che n&eacute; le moto n&eacute; gli scooter erano stati citati nel progetto governativo. California, dal 2035 stop al motore a scoppio: spazio all'elettrico E cos&igrave;, il MAG (Motorcycle Action Group), per eliminare l'incertezza, ha chiesto direttamente al Dipartimento alcuni chiarimenti sulla vicenda: l'ufficio governativo ha quindi confermato che le due ruote non sono coinvolte nel disegno di legge, aggiungendo inoltre che, nel loro caso, non esiste un termine prestabilito per porre fine alla commercializzazione dei propulsori a benzina e Diesel. E in pi&ugrave;, nel caso cambiasse idea, il Dipartimento ha garantito di interpellare prima sia i MAG che i diversi stakeholder del settore. MOTO NON COINVOLTE: I POSSIBILI MOTIVI La domanda sorge a questo punto spontanea: perch&eacute; le moto non sono state contemplate? Innanzitutto, nel Regno Unito le due ruote in generale vengono considerate un mezzo gi&agrave; di per s&egrave; pi&ugrave; "ecologico" rispetto all'automobile. Non che non generino emissioni, ovviamente: ma aiutano comunque a decongestionare le strade, riducendo cos&igrave; l'inquinamento e, elemento non trascurabile, aumentare il benessere fisico e mentale di chi li guida. In secondo luogo, il paragone fra motociclette e auto, relativamente al Regno Unito, &egrave; significativo: nell'isola britannica ci sono circa 38,4 milioni di automobili e "solo" 1,25 milioni di moto. Fate voi i conti. Mercato moto e il Covid: "Siamo ottimisti, le due ruote nel trasporto possono ridurre i rischi"       

Il rivoluzionario progetto ecologico britannico non contempler&agrave; n&eacute; le moto n&eacute; gli scooter: lo ha confermato il Dipartimento dei Trasporti. Ecco i motivi&nbsp;

Regno Unito, dal 2030 stop a benzina e Diesel, ma non per le moto

        Highways England, la societ&agrave; che gestisce le autostrade del Regno Unito, ha annunciato un innalzamento del limite di velocit&agrave; sui tratti autostradali che prevedono cantieri di lavoro: da 50 a 60 miglia orarie, 10 miglia, cio&egrave; circa 16 Km/h, in pi&ugrave;. 18 MESI DI TEST La mossa &egrave; figlia di un lungo periodo di test e considerazioni, effettuati in molti punti della Gran Bretagna negli ultimi 18 mesi. I risultati dicono che il conducente si sente meno stressato potendo viaggiare a una velocit&agrave; pi&ugrave; alta; in pi&ugrave;, si calcola che le ore di viaggio risparmiate in totale siano 3.780 ogni giorno. MENO STRESS E MENO ORE DI TRAFFICO L&rsquo;AD di Highways England, Jim O&rsquo;Sullivan, ha dichiarato: "Tutte le nostre ricerche mostrano che gli utenti della strada beneficiano dei limiti di 60 miglia orarie nei tratti con lavori stradali. Hanno tempi di percorrenza pi&ugrave; brevi e si sentono sicuri. Gli automobilisti capiscono che i lavori sono necessari, ma ne sono frustrati. Quindi, testare i 60 mp/h &egrave; stato come sfidare la norma, garantendo al tempo stesso la sicurezza del nostro personale che lavora l&agrave; fuori e di coloro che utilizzano le nostre strade. Abbiamo pianificato un programma di lavoro enorme, per poter utilizzare il limite di 60 mp/h dove la sicurezza continuer&agrave; a migliorare l'esperienza di tutti sulle nostre strade". EFFETTO POSITIVO Immediato l&rsquo;effetto sulle strade inglesi: la maggior parte degli automobilisti si mantiene entro le 60 miglia orarie, risparmiando tempo senza creare disagi lungo le strade con cantieri. Il riscontro della sperimentazione &egrave; stato positivo in tutti i siti che l&rsquo;hanno adottata: infatti, alcuni tra i cantieri che l&rsquo;avevano testata nel periodo delle 8-10 settimane previste, l&rsquo;hanno prorogata fino alla fine dei lavori. Trento, limite a 60 km/h: scontro tra Provincia e motociclisti       

Da 50 a 60 mp/h nei tratti interessati da cantieri stradali. La decisione permetter&agrave; meno stress e traffico per gli automobilisti, dopo 18 mesi di test la societ&agrave; ha ufficializzato la variazione delle norme

7 risultati per 'Regno Unito'

Il Regno Unito chiederà ai cittadini quando vietare le moto con motore termico

Moto rumorose, pista off-road del Regno Unito a rischio

L’impresa con la Zero Motorcycles S: il giro del Regno Unito in 21 giorni

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Regno Unito, sale limite in autostrada nei pressi dei cantieri: meno code e disagi