Moto rumorose, pista off-road del Regno Unito a rischio

Moto rumorose, pista off-road del Regno Unito a rischio

La proprietà del Butts Quarry, famoso tracciato di motocross ed enduro, sta combattendo in tribunale contro i residenti della zona

Redazione - @InMoto_it

23.02.2022 ( Aggiornata il 23.02.2022 12:40 )

La battaglia alle moto e al "rumore" continua. È da diverso tempo, ormai, che in Italia e in molti altri Paesi si sente parlare di multe per violazioni che potremmo definire “acustiche”. Un esempio sono le restrizioni applicate nelle zone intorno alle Alpi, sponda italiana e svizzera, con l’introduzione del fonometro e in altri casi del divieto di transito alle moto rumorose. Per poi arrivare alla notizia più recente, di inizio 2022, direttamente dalla Francia, che è stato il primo Paese europeo a montare in tutto il territorio delle telecamere in grado di identificare motociclette rumorose, con multe fino a 135 euro. Adesso si aggiunge un altro mattone, che pesa in negativo, alla vicenda. Questa volta siamo nel Regno Unito, al Butts Quarry, una delle piste di motocross ed enduro preferite dai motociclisti britannici (dai principianti ai professionisti). I residenti della zona, però, sembrano non gradire i rumori provenienti dalla pista e hanno deciso di portare i proprietari della struttura in tribunale.

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Battaglia in tribunale

Nel corso degli anni, questa zona ha attratto molti nuovi residenti che hanno deciso di stabilirsi qui, non considerando ciò che da molto tempo aveva piantato le sue radici, ovvero la pista da moto e tutti i motociclisti desiderosi di mettere alla prova le loro abilità. Non ci è voluto molto per scatenare una serie infinita di lamentele dirette ai rumori che arrivano dal Butts Quarry, ma a questo punto ci sorge spontanea una domanda: quando i nuovi abitanti hanno acquistato la casa in questa zona, non avevano notato la presenza di una delle piste più frequentate del Regno Unito? Un dettaglio che, al momento della scelta di una casa, ci sembra piuttosto rilevante. Eppure nessuno ha detto nulla.

Adesso la situazione per il Butts Quarry si fa delicata, con una serie di udienze in tribunale all’attivo e col rischio di chiudere definitivamente i battenti qualora non venissero rispettate le norme sul rumore emesse dal North East Derbyshire District Council.

Non sono tutti contro le moto

A riaccendere un barlume di speranza c’è una petizione firmata (a oggi) da quasi 15mila persone, altri residenti nella zona, che sembra non abbiano nulla contro il rumore delle moto che arriva dalla pista da cross. A questo va aggiunto che, per venire incontro alle lamentele degli abitanti, la proprietà del Butts Quarry ha deciso di aprire la struttura solo una volta ogni due settimane e con cinque ore di corsa consentite, oltre a tutta una serie di test acustici eseguiti sulle moto prima di permettere loro di girare.

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