Dopo Honda - che ha aperto la strada con il suo DCT - sono diverse le Case motociclistiche in procinto di far esordire i propri sistemi a cambiata automatica/manuale. Tra queste, Yamaha, che ci ha fatto testare per prima, lungo un percorso di oltre 300 chilometri, il suo Y-AMT al debutto sulla hyper naked MT-09.
Ma cos’è esattamente la tecnologia “Y-AMT”? Semplificando, si tratta di un cambio elettro-attuato, che sfruttando la capacità di analisi della piattaforma inerziale, in grado di leggere e analizzare gli innumerevoli dati forniti dai diversi sensori di bordo (velocità, angolo di piega, frenata, accelerazione, azione sul comando del gas, etc), genera automaticamente la cambiata ideale “interpretando” il tipo di conduzione e le condizioni di guida. Ovviamente, rimane sempre la possibilità di agire in maniera manuale tramite l’interruttore basculante sul blocchetto sinistro. Una tecnologia multipiattaforma che in futuro andrà ad equipaggiare diverse tipologie di moto e motorizzazioni all’interno della gamma Yamaha (affiancando i modelli con trasmissione tradizionale, per i quali rappresenterà un’alternativa).