Serata bolognese all’insegna della tradizione: l’
Osteria Al Quindici, in via Mirasole, è un pezzo di storia della cucina locale e fu fondata negli anni Trenta pur essendo passata di mano più volte in quasi ottant’anni di attività. Qui il gruppo di foto-cine operatori che mi segue per documentare l’avventura
Discovermore è stato letteralmente ammaliato dall’antipasto a base di
crescione, tigelle e salumi, oltre che dagli assaggi di varie declinazioni della bolognese.
La nottata è stata sconvolta da una
tempesta di fulmini che, contrariamente alle aspettative, ha lasciato al mattino un cielo terso che ci ha consentito di raggiungere asciutti la tappa successiva del nostro viaggio: ritirata la
Street Glide dalla concessionaria Harley-Davidson Bologna (i ragazzi hanno lavorato tutta la notte per dotarci di cartografia italiana), a
Brisighella abbiamo incontrato
Luigi Rivola, un’autorità nel mondo del giornalismo motociclistico, di cui mi vanto di essere amico da quindici anni.
Dopo averci presentato l’opera della
ceramista Antonietta Mazzotti (www.ceramichemazzottiemaldi.com), che vive e lavora in una
villa meravigliosa immersa in un giardino di piante secolari, Luigi ci ha condotti lungo le strade più caratteristiche della “sua” terra. Increduli gli sguardi degli operatori inglesi, sopraffatti dalla bellezza del paesaggio e dalla quantità di curve incontrate sulla Via Faentina.
Brisighella si è svelata nei suoi angoli più remoti e suggestivi sotto la guida del nostro accompagnatore d’eccezione: dall’antica
via coperta degli asini agli splendidi scorci della
torre medievale e del
castello.
Abbiamo ripreso la strada nel pomeriggio, sfiorando
Firenze per poi dirigerci verso
Montalcino. Il tragitto, però, si è rivelato più lungo del previsto: ci ha rallentati l’esigenza di produrre materiale foto e video sui tornanti della
Faentina che, da Faenza appunto, raggiunge Firenze.
Proprio a Firenze abbiamo finalmente incontrato la perturbazione atmosferica che ci ha girato intorno in questi giorni. Eccolo qui l’enorme nuvolone: da Firenze a Montalcino non ci ha più abbandonati pur regalandoci, lungo le due ore di strada bagnata, un paio di
arcobaleni mozzafiato che vi mostrerò presto.
Daniele Massari