Prova WOW 775: lo scooter elettrico italiano

Prova WOW 775: lo scooter elettrico italiano

Tanto razionale da trasformare le batterie in connotati estetici e tanto pratico da offrire 50 litri di “bagagliaio”. Arriva da una provincia in cui la moto è storia, Varese

23.08.2022 10:39

Nei momenti di epocale transizione c’è chi cerca il rassicurante conforto di forme tradizionali che si ispirano magari a classici del passato e chi, all’opposto, esplora una direzione inedita. Tra quest’ultimi c’è chi scommette sull’estro ad ogni costo e chi punta a coniugare forma e funzione arrivando talvolta anche a nuovi concetti estetici. Fu ciò che avvenne, ad esempio, tra le due guerre mondiali quando architetti e designer diedero vita al cosiddetto Movimento Moderno che puntava ad una ricerca estetica che fosse anche funzionale e infine razionale. Una definizione che in qualche modo ci torna in mente cent’anni più tardi mentre abbiamo per le mani questo scooter 100% elettrico realizzato a Saronno, nel varesino, da WOW una start-up che nasce da Italy2Volt realtà che si è fatta le ossa distribuendo prodotti elettrici di produzione asiatica.

Un design ragionato e due versioni

Il loro primo prodotto si distingue già a prima vista per un design tutt’altro che banale e con personalità. Le linee sono nette, le superfici piatte e ci si rende presto conto che l’obiettivo era realizzare un veicolo a proprio agio nell’ambiente urbano tanto da un punto di vista estetico quanto e più da un punto di vista funzionale. Non a caso forse tra i primi connotati a saltare all’occhio ci sono proprio le due batterie che come due valigie pronte per un lungo viaggio riempiono il volume del retrotreno. Anziché nasconderle sotto la sella, qui sono state montate all’esterno facendone persino un tratto estetico distintivo. Si possono afferrare per la maniglia, sfilare e portare con sé per la ricarica domestica oppure ricaricare a bordo. Ovviamente c’è uno sblocco di sicurezza posto sotto la sella del passeggero e il caricatore non è on board. I pacchi batteria sono disponibili in due capacità a seconda del modello che si sceglie. Lo scooter WOW è infatti proposto nella versione 775 oggetto di questa prova e omologata L3e con potenza di 5 kW e velocità massima limitata a 85 km/h e nella versione 774 (L1e) con 4 kW di potenza e limitato a 45 km/h quindi guidabile a 14 anni. Quest’ultimo ha batterie da 2,3 kWh mentre il 775 le ha “Plus” da 3 kWh. Il loro peso è di 15 e 18 kg a coppia, sono quindi paragonabili ad una cassa d’acqua ciascuna; il peso dello scooter è invece di 93 e 95 kg e si arriva perciò in ordine di marcia a circa 110 kg, una massa facilmente gestibile da tutte le taglie e garanzia di agilità.

Agilità, bella guida e tanto spazio

In effetti è proprio l'agilità una delle prime doti che si apprezzano una volta in sella al WOW 775: nonostante la loro posizione, le batterie non infastidiscono la dinamica e la ciclistica è sembrata a proprio agio anche nell’utilizzo in coppia. Le sospensioni copiano discretamente le insidie di pavé, rotaie e tombini e in generale appaiono abbastanza sostenute. Anche la frenata, dotata di CBS sul 775, ci è sembrata adeguata alle prestazioni. Le ruote di 16” (100/80 e 120/80) si confermano poi una misura azzeccata in città. Le scelte razionali non finiscono affatto qui: la pedana è piatta e comoda anche per chi ha i piedi un po’ lunghi. Manca un vano sul retroscudo che avrebbe sacrificato lo spazio per le ginocchia, ma c’è un pratico gancio. Chi ha bisogno di spazio di carico non ha di che temere perché proprio grazie alle batterie esterne troviamo un vano sotto la sella come non ci è mai capitato di vedere su uno scooter compatto: addirittura 50 litri. La forma oltretutto è molto regolare e può ospitare tranquillamente il casco, il caricabatterie e almeno un paio di guanti. La forma è stata resa possibile anche per la scelta di non montare un motore nel mozzo ruota posteriore, ma di scegliere un’unità brushless compatta e montarla sul perno forcellone.

La trasmissione finale è a cinghia, soluzione convincente sia da un punto di vista dinamico sia per la silenziosità. La seduta è larga e comoda, con un’ottimale distanza da terra (785 mm) e il manubrio risulta piuttosto vicino al busto del pilota a tutto vantaggio di chi ha le braccia più corte. Anche lo spazio riservato al passeggero ci ha soddisfatto, sempre considerato che si tratta di uno scooter cittadino. La strumentazione è essenziale ma la dotazione completa: ci sono 3 mappe di guida (Economy, City e Sport con quest’ultime due che differiscono soltanto per uno spunto più grintoso della seconda) e la frenata rigenerativa. Non mancano l’avviamento keyless grazie al telecomando che consente anche l’apertura della sella a distanza, la fanaleria full Led e, benché il peso sia contenuto, è bello poter contare anche sulla retromarcia. Il comando si trova curiosamente attaccato a quello del clacson e se proprio dobbiamo fare un appunto riguarda i blocchetti al manubrio dall’aspetto un po’ economico con il comando degli indicatori di direzione che addirittura non ha il ritorno automatico. Insomma niente di sostanziale, ma stonano in un prodotto così tecnologico più che altrove.

Un buona prima impressione

Complessivamente il WOW 775 ci ha fatto davvero una buona impressione proprio per la sua piacevole razionalità ed una costruzione che, benché ancor migliorabile in pochi dettagli e accoppiamenti, supera il consueto scetticismo nei confronti di un nuovo player. Le prestazioni pur non ponendolo ai vertici del divertimento puro sono più che soddisfacenti per guizzare in mezzo al traffico grazie all’ottimo spunto. Il comfort è buono in relazione alle dimensioni ma soprattutto c’è tanta praticità. Già ma per quanta strada? Durante il nostro test abbiamo superato i 90 km con una carica, in linea con quanto dichiarato e con quanto serve per uno scooter urbano. L’ultima nota la lasciamo per il prezzo: per il 775 la richiesta è di 5.560 euro che scendono fino a 3.737 con l’incentivo rottamazione. Davvero niente male. 

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento