Triumph Thunderbird Commander: prime impressioni

Triumph Thunderbird Commander: prime impressioni
Abbiamo provato la nuova Triumph Thunderbird Commander, e ci ha conquistati perché...

Redazione - @InMoto_it

17.04.2014 ( Aggiornata il 17.04.2014 13:54 )

Le curve dolci delle strade che disegnano il perimetro del lago di Como non sono eccessivamente strette per i 348 kg della Triumph Commander. Perché un conto è mettercisi d'impegno e cercare di tirare il collo al bicilindrico parallelo più grande del mondo, altro è lasciarsi cullare dal suo stantuffare, accomodarsi sulla sella morbidissima e spaziosa, abbrancare il manubrio. Così, senza altri pensieri se non respirare a pieni polmoni quest'aria frizzantina e primaverile. Godersi il cambio che morbidissimo non è, e neppure veloce, ma ha più d'un perché, perfettamente comprensibile nel suo "clank" e nel comando a bilanciere.E oltre il largo manubrio quei due occhioni che puntano la strada e fanno tanto Triumph. Certo, la prospettiva qui è tutta diversa. E' fatta bene la Thunderbid Commander: ha tanto metallo e tanto cromo, ha un cuore grande che borbotta senza mai lamentarsi, ha un suono che non riempie il casco ma rimane una piacevole musica d'accompagnamento. Ha un carattere ben definito e un prezzo alto ma non eccessivo rispetto alla quantità e alla qualità di cose che indossa. Costa 17.590 Euro, così come la vedete. Vi piace? A noi sì. E il perché  ve lo diciamo sul prossimo numero di InMoto, in edicola il 10 Maggio. [gallery ids="5372,5371,5369,5368,5373"] Federico Garbin

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