Aspes Vega Hybrid 125

Aspes Vega Hybrid 125

Redazione - @InMoto_it

01.04.2013 ( Aggiornata il 01.04.2013 14:25 )

Un marchio storico che rinasce con uno scooter ibrido, dalla tecnologia d’avanguardia. Disponibile in due cilindrate, promette consumi ridottissimi   Settanta chilometri con un litro di benzina sono un bel biglietto da visita. Ed è proprio così che ha deciso di presentarsi Aspes, un marchio storico soprattutto nel fuoristrada fra gli anni Sessanta e Settanta, che aveva chiuso i battenti nel 1984. Acquisita nel 2008 dalla Menzaghi Motors di Mornago (VA), per il rilancio la nuova Aspes ha puntato sugli scooter ibridi. È nato così il Vega Hybrid 50, seguito subito dopo dalla versione di 125 cm3, che abbiamo provato in un test organizzato non a caso proprio intorno a Vinci, città natia del grande inventore... Il Vega Hybrid 125 nasce per chi punta all’economia dei consumi e, soprattutto, al commuting nei centri storici, dove può guizzare senza emissioni sonore e inquinanti escludendo il motore termico. Certo, non brillerà per il look modaiolo e non avrà la velocità massima di molti “colleghi” di categoria, ma l’obiettivo era realizzare un mezzo spartano, equilibrato, economicamente non troppo lontano dagli scooter a motore termico, con i vantaggi dell’elettrico e senza la preoccupazione di rimanere a piedi una volta esaurita la carica (motivo principale per il quale lo scorso anno In Italia sono stati venduti solo un migliaio di scooter elettrici). Con il Vega Hybrid 125 si sceglie di viaggiare in una fra tre modalità, intervenendo su un selettore al manubrio. Con l’utilizzo del solo motore elettrico si raggiunge una velocità di 40 km/h a zero emissioni. In modalità ibrida, si parte con il motore elettrico e quello termico si aziona automaticamente quando la velocità raggiunge i 18-20 km/h. Le due unità lavorano insieme fino a circa 30 km/h: oltre, rimane solo il motore a scoppio che si disattiva quando la velocità decresce sotto la soglia di 13 km/h. La terza opzione esclude il propulsore elettrico e il Vega diventa uno scooter alimentato solo a benzina. In queste ultime due modalità, il monocilindrico ricarica anche la batteria tramite lo statore del motore elettrico, che funziona come generatore. La particolarità sta nel posizionamento del motore elettrico sul mozzo della ruota posteriore: il brevetto è americano su progetto italiano, con produzione cinese supervisionata da Aspes. DA FERMO Il Vega Hybrid 125 è compatto e le forme tondeggianti disegnano un aspetto vintage, modernizzato dall’utilizzo dell’alluminio per gli inserti sul tunnel e per le pedane del passeggero, elementi cromati sullo scudo e sul coprimarmitta, led per le frecce e il fanale posteriore. Decisamente retrò, invece, la sella, che anche sul 50 cm3 può ospitare due persone (le pedane per il passeggero sono pieghevoli e rientrano sotto i fianchetti). Il cruscotto è analogico: il contachilometri a rullo e il tachimetro a lancetta stridono con la dotazione tecnologica del propulsore, ma in autunno verranno sostituiti con la strumentazione digitale che già equipaggia il modello di 50 cm3. Tre piccoli led colorati indicano lo stato di carica. Accanto all’acceleratore c’è il selettore di modalità, che interviene sulla centralina hybrid (posizionata sulla destra, all’interno della carrozzeria dello scooter) che gestisce i due motori. Il tappo del serbatoio è sotto la sella. Vicino alla ruota posteriore fa mostra di sé il motore elettrico, che però non si presenta invasivo. Il sottosella può contenere un casco da città, guanti e piccoli attrezzi, mentre il retroscudo ospita un vano con serratura per gli oggetti da tenere a portata di mano. Buono il livello delle finiture. Tra gli optional, un cupolino, il parabrezza alto (che abbiamo utilizzato per il test) realizzato da un’azienda italiana, e un bauletto da 26 litri di colore nero firmato Givi e personalizzato con il logo Aspes. 13058tqk   IN SELLA Le dimensioni compatte lo rendono maneggevole anche nello stretto e alle velocità contenute. La batteria sotto la pedana regala un baricentro basso, che rende agevoli le manovre da fermo. Chi supera il metro e settantacinque si troverà con le ginocchia un po’ altine, ma mai scomodo. Il peso di 111 kg a secco consente prestazioni simili a quelle di un “normale” 125 (e infatti si guida con patente A1, dai 16 anni). Si potrebbe chiedere qualcosa in più alle sospensioni, che non copiano perfettamente le asperità dell’asfalto. Le ruote sono di 10” e anche la sella non è da granturismo, ma con il Vega non si deve certo partire per il giro del mondo. In modalità “solo elettrico” ci spingiamo fino al monumento all’uomo vitruviano di Leonardo. I passanti non si infastidiscono, anzi si mostrano incuriositi da questo scooter silenzioso. Con il solo motore elettrico l’erogazione è un po’ brusca allo start e le prestazioni sono quelle di un 50 cm3 (con il quale condivide la batteria), ma non teme le salite. In modalità ibrida bisogna un po’ abituarsi, perché l’avviamento avviene con il propulsore elettrico, ma superati i 20 km/h il motore termico di 125 cm3 si inserisce con un sussulto. Allo stesso modo, quando la velocità scende (anche in una curva lenta o nei rondò) il cuore termico entra improvvisamente in stand-by. L’impressione è che lo scooter si smorzi, ma in realtà si sta procedendo in modalità elettrica. Stessa impressione quando si riparte, il che richiede un certo periodo di assuefazione. Lo spunto del solo motore elettrico, del resto, è quello del “cinquantino”, quindi la mancanza di uno scatto brillante non è solo una sensazione. Più pronto allo sprint il propulsore termico, che risponde con un sound rassicurante. Sulle statali non è eccessivamente energico in accelerazione, ma sfiora comunque i 90 km/h indicati. La frenata non è bruciante, ma risponde in maniera progressiva, soprattutto sul posteriore; più pronto alla risposta il freno a disco anteriore. Insomma, con peso e dimensioni contenute, il Vega Hybrid 125 fa il suo dovere di scooter elettrico, e grazie al propulsore a scoppio elimina i problemi connessi all’autonomia, alla ricarica e alle prestazioni di velocità massima. Con un prezzo di € 3.390, è più caro dei suoi simili a motore solo termico, ma in più ha la valenza di un doppio cuore, che lo rende “zero emission”, esigenza sempre più sentita nel commuting urbano. 13058tqi

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