Test Aprilia Tuono V4 1100 Factory 2019: #SottoEsame

Test Aprilia Tuono V4 1100 Factory 2019: #SottoEsame#sottoesame

La hypernaked di Noale era già una moto esagerata e ora, con le sospensioni semi-attive, ha eliminato il suo unico punto debole.

18.04.2019 09:57

È dall’ormai lontano 2009, che la Tuono rappresenta un punto di riferimento per le naked sportive stradali. Un progetto rinnovatosi negli anni, in modo da risultare sempre attuale, che oggi si evolve ulteriormente, grazie al nuovo reparto sospensioni semi-attive marchiato ?hlins: la finezza che le mancava, per diventare super efficace anche quando l’asfalto non è liscio come un biliardo. Per il resto, la Tuono non cambia di una virgola. Scopriamo con quali voti ha superato questo nostro #SotoEsame.

Test Aprilia Tuono V4 1100 Factory 2019 - LE FOTO

Test Aprilia Tuono V4 1100 Factory 2019 - LE FOTO

L'hypernaked di Noale si completa adottando il sistema di sospensioni semi attive by Ohlins

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DESIGN - La veste grafica 2019 è stata aggiornata con nuovi fregi, ma a livello di look qualcosa da chiedere alla Tuono ci sarebbe. Infatti, sebbene la vista posteriore sia ancora attuale, le forme di cupolino e tripla ottica anteriore iniziano a sentire il passare degli anni e non disdegnerebbero un rinnovamento, magari con l’adozione di un più attuale gruppo ottico full led. In Aprilia, controbattono dicendo che piace ancora tanto anche così ed effettivamente non possiamo dargli torto. Un’opzione da considerare seriamente è quella del terminale Akrapovic offerto a listino, più sottile e aggressivo di quello di serie, arricchisce di molto il lato destro posteriore, oltre a permettere un risparmio di 2,5 kg e regalare una voce ancora più “lirica” a quella già celestiale di questo V4. Per il resto non si più che godere innanzi al possente forcellone in alluminio spazzolato, al muscoloso propulsore totalmente a vista, o osservando i piedini in alluminio forgiato della forcella, che fanno da supporto alle pinze Brembo M50 monoblocco.
VOTO: 8,5

CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONE - Partiamo subito dalle protagoniste di questa versione 2019: le sospensioni semi-attive. Il sistema SMART EC 2.0 di ?hlins lavora su entrambi gli steli della forcella USD NIX, che ora misura 120 mm di escursione rispetto ai 117 mm precedenti. L’ammortizzatore è un TTX con registri idraulici a regolazione elettronica, mentre il registro idraulico del precarico è manuale. Il sistema più essere impostato in modalità semi attiva, oppure come un normale sistema a regolazione elettronica. Comoda la logica di regolazione del sistema semi attivo, incentrato sulle sensazioni del pilota, piuttosto che sui tradizionali click dei registri idraulici. Pure l’ammortizzatore di sterzo è gestito elettronicamente in modo dinamico e permette di scegliere tra diversi livelli di frenatura idraulica. L’elenco delle altre dotazioni elettroniche è lunghissimo e ruota quasi tutto intorno alla IMU della piattaforma inerziale. Oltre all’ABS cornering 9.1 MP di Bosh a 3 livelli, si può contare su 8 livelli di controllo trazione, 3 di controllo impennata e 3 di risposta al gas, quick shifter bidirezionale, cruise control, launch control e controllo sollevamento posteriore in frenata, oltre al pit limiter di controllo velocità in pit lane. Ma non è finita, infatti tramite la app V4 MP è possibile connettere la smarphone alla strumentazione per ottenere tutti i dati della telemetria sfruttando anche il gps del telefono. Infine, resta la meccanca da pura racer con il portentoso V4 65° DOHC da 175 CV e 121 Nm , che misura 1.077 cc,  monta corpi farfallati da 48 mm con comando ride-by-wire ed è racchiuso in un telaio perimetrale in alluminio, con accessoristica allo stato dell’arte.
VOTO: 9,2

POSIZIONE DI GUIDA E COMFORT - Manubrio largo ma non troppo alto, quindi busto inclinato in avanti e soprattutto pedane piuttosto alte e arretrate per una moto stradale. Il tutto porta ad una postura improntata al totale controllo della moto, in cui gambe e braccia possono lavorare al meglio ad ogni andatura. Belli anche gli incavi laterali sul serbatoio, che stando in sella fanno sembrare la Tuono ancora più magra di quello che è. La sella è più alta di quello che ci si potrebbe aspettare, ma la sua conformazione stretta permette un buon appoggio a terra a chi ha statura media, oltre a lasciare grande libertà negli spostamenti durante la guida. Non aspettatevi una comoda imbottitura, anche se tutto sommato il fondo schiena non soffre anche dopo un’intera giornata di moto. Pur essendo una naked, non manca un piccolo cupolino che offre parziale protezione ad alta velocità quando ci si abbassa sul serbatoio. Il comfort guadagna tanto grazie alle nuove sospensioni, che permettono di uscire molto meno stanchi anche dopo tante ore di guida tra le curve.
VOTO: 8

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