Comparativa Adventouring 2024, le Outsider: big is beautiful

Grosse, superdotate, piuttosto pesanti, le moto della categoria outsider sono in un certo senso l’equivalente dei moderni SUV. Ciononostante, in fuoristrada possono sorprendere

Pubblicato il 12 agosto 2024, 16:01 (Aggiornato il 12 agosto 2024, 17:05)

Honda Africa Twin: la prova

La parola chiave per descrivere l’Africa Twin è “bilanciamento”: delle prestazioni, dei pesi, dell’erogazione… tutto è ben amalgamato, a partire dalla posizione di guida. Manubrio alto e largo, sella estremamente confortevole, ottima protezione offerta dal plexi e dal serbatoio. Con lei viene voglia di partire e non fermarsi mai. Peccato per i comandi al manubrio, difficili da utilizzare per regolarsi tutta l’elettronica di bordo. Il motore è stato aggiornato di recente, ma la sua indole è rimasta intatta: preferisce spingere con la coppia, piuttosto che urlare agli alti. Il cambio automatico, nella guida su strada, rasenta la perfezione. A seconda della modalità selezionata decide quando cambiare marcia, e in effetti riesce davvero a intuire i vostri desideri. Tutto questo è accompagnato da una ciclistica solida, precisa. Scende in curva piuttosto rapidamente e poi, nonostante il 21”, riesce a tenere la traiettoria con precisione. Quando però l’asfalto finisce, le cose cambiano. L’Africa mantiene tutto sommato un buon rigore direzionale, grazie alle ottime Showa di serie; il problema semmai è il cambio automatico, che in questo caso non è in grado di assecondare la guida, anche soltanto a ritmi poco più che allegri. In off-road capita spesso di voler tenere il motore “in tiro”, per sfruttare il freno motore in discesa o per avere quel brio in più che ti serve per superare un ostacolo. Ma in queste situazioni, spesso e volentieri il cervellone centrale decide di mettere un rapporto in più, scombinandoti i piani e obbligandoti a rallentare o, peggio, evitare di finire lungo. Un peccato, perché per il resto è tutto ben bilanciato. Anche l’ergonomia: guidarla in piedi è un vero piacere (peccato per le pedane un po’ avanzate, ma nulla di drammatico), la trazione è sempre eccellente in uscita dai tornanti e il motore ha un bella dose di coppia proprio dove serve.

Honda Africa Twin: la scheda tecnica

  • Motore: Bicilindrico in linea, 4 tempi, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 92,0 x 81,5 mm; cilindrata 1.084 cc. Distribuzione con singolo albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Iniezione elettronica, corpi farfallati di 46 mm Ø con sistema throttle by wire. Doppia frizione multidisco in bagno d’olio, cambio sequenziale a 6 rapporti.
  • Controlli elettronici: Sei modalità di guida. Traction control a 7 livelli. Controllo dell’impennata a 3 livelli. Connettività Bluetooh
  • Ciclistica: Telaio semi-doppia culla d’acciaio. Sospensioni Showa: anteriore forcella teleidraulica con steli di 45 mm Ø, escursione 230 mm; post. forcellone in alluminio con leveraggio progressivo e ammortizzatore, escursione 220 mm. Freni: ant. a doppio disco di 310 mm Ø, con pinze a 4 pistoncini; post. a disco di 256 mm Ø. Pneumatici Dunlop Trailmax Raid: ant. 90/90-21”; post. 150/70-R18”
  • Dimensioni: Interasse 1.575 mm, altezza sella 850/870 mm, lunghezza 2.330 mm, altezza minima 250 mm
  • Capacità serbatoio: 18,8 litri.
  • Peso a secco: 233 kg.
  • Prestazioni dichiarate: Potenza 75,0 kW (102,0 CV) a 7.500 giri/’; coppia 112,0 Nm (11,4 kgm) a 5.500 giri/’
  • PREZZO: Euro 17.490 franco concessionario, versione in prova 18.160 euro. Garanzia di 6 anni. Omologata Euro5+

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