Prova Indian Challenger RR: che americanata!

Prova Indian Challenger RR: che americanata!

Abbiamo provato una delle due protagoniste del MotoAmerica "King of the Baggers", tanto tozza, goffa e esagerata quanto affascinante. Un'esperienza surreale

Alan Cathcart

28.07.2023 09:24

Nel corso degli anni sono stato invitato a provare in pista tantissime moto da corsa, dalle MotoGP alle Superbike più vittoriose, ma niente è paragonabile in termini di improbabilità e dimensioni a quello che sto per provare oggi. Si tratta dell’Indian Challenger RR con la quale Tyler O’Hara ha riguadagnato la corona del Moto America King of the Baggers nel 2022, sottraendola così alla storica rivale Harley Davidson. Un fatto che ha riacceso una guerra che dura ormai da oltre un secolo, quella tra i due principali costruttori americani.
Negli ultimi tre anni questa rivalità si è appunto riaccesa, perchè i due Marchi di moto più antichi d’America si sono presi a cazzotti per guadagnarsi la corona King of the Baggers/KoB, nell’ultraimprobabile (ma potenzialmente redditizio) intento di correre con versioni ottimizzate delle loro moto da strada bicilindriche a V più vendute, equipaggiate di borse laterali montate sul telaio e una carenatura.
Quindi è di nuovo guerra, ma come non l’avevamo mai conosciuta prima: il vecchio mantra “vinci di domenica, vendi di lunedì” è rinato, pur in un contesto decisamente insolito.

Il regolamento impone che il telaio resti invariato

La serie Kob, gestita da MotoAmerica, è dedicata ai V-Twin americani preparati da gara dotati di carenatura e borse laterali; queste devono derivare da moto da strada e pertanto avere un codice di telaio che deve rimanere immutato, anche se Indian ha ottenuto una concessione per accorciare i tubi del telaio che avvolgono il radiatore di serie, per permettere alla moto di arrivare agli incredibili angoli di inclinazione di 60° a cui O’Hara e McWilliams fanno girare le loro SuperBagger (quella di serie arriva a 31°...) per massimizzare la velocità in curva. La forma della carrozzeria originale deve essere mantenuta, ma si può scegliere un diverso materiale; perciò, mentre la carenatura anteriore è un elemento stampato che arriva direttamente dalla linea di produzione, le borse posteriori sono realizzate in fibra di carbonio, per aiutare a spostare in avanti la distribuzione del peso. C’è un limite di peso minimo di 620 libbre (281 kg) che deve includere olio, acqua e qualsiasi altro liquido. Nel caso della Challenger, il peso èdistribuito 51-49% tra anteriore e posteriore, anche se a guardarla di lato non sembrerebbe.

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