Prova Yamaha MT-10 SP: una bomba sempre sexy

Prova Yamaha MT-10 SP: una bomba sempre sexy

La punta di diamante della gamma naked della Casa di Iwata, nella versione SP, ha tutto ciò che si può desidarare da una moto

Redazione - @InMoto_it

16.05.2023 15:10

L'MT-10 SP ha un’estetica personale ed aggressiva che ovviamente trova un perfetto riscontro nella parte tecnica che è di livello altissimo. L’elettronica la fa da padrone, tanto che le possibilità di settaggio per risposta motore, controllo potenza e taratura delle sospensioni sono davvero tante. E la cosa bella è che in sella le differenze si avvertono. Con pochi click cambia la moto, anche in maniera drastica. Quello che rimane è un DNA votato a dare il massimo.

Il motore dell'MT-10 SP

Il quattro cilindri in linea è accreditato di quasi 170 CV. Quasi impossibile spremerlo a fondo su strada, però è altrettanto lineare ai bassi e medi regimi.
Prima che si scateni l’inferno, ovvero sotto i 7.500 giri, c'è la possibilità di fare strada, velocemente, senza per questo perdere la messa a fuoco visiva. E gli aiuti elettronici sono sempre pronti ad imbrigliare gli eccessi di chi guida garantendo la giusta sicurezza.

Il punto forte della MT-10

La ciclistica fa della stabilità e rigore i suoi punti forti almeno nella guida su strada, e non potrebbe essere altrimenti per una moto che deve gestire tanta esuberanza di motore nella guida sportiva.
Non è agilissima nello stretto e nei cambi di direzione, ma una volta impostata la linea non si muove, complice il lavoro delle sospensioni rigoroso nel mediare controllo e comfort. Degni di tanto motore sono i freni, potenti e modulabili.
Una moto perfetta in tutto, il cui unico difetto è imputabile alla leva della frizione non regolabile.
Yamaha mette a disposizione una moto che sicuramente non farà quasi mai quello che potrebbe quanto a prestazioni, ma in fondo questo è il suo fascino.

Ha tutto quello che si vuole da una moto che costa quasi 20.000 Euro

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