Nuova Royal Enfield Meteor 350: i voti del #SottoEsame

Nuova Royal Enfield Meteor 350: i voti del #SottoEsame

Abbiamo provato la nuova cruiser indiana, una moto pensata per far viaggiare chiunque. Scopriamone assieme qualità e difetti, piacere di guida e prezzo in questa prova anteprima

29.06.2021 17:12

Appena si guarda da vicino e si accarezza con mano la nuova arrivata di Royal Enfield, la Meteor 350, si pensa subito una cosa, ovvero che il cambio di passo attuato dalla Casa è ormai evidente. Un tempo le Royal Enfield erano, nel bene e nel male, moto antiquate fortemente legate ai modelli degli anni Sessanta. Avevano conosciuto gli aggiornamenti del caso ma... in fondo in fondo le care vecchie Bullet erano moto d'epoca. Certo questo ne sanciva allora come oggi un certo charme, ma i tempi cambiano e Royal Enfield, il marchio più antico in attività, è ora una realtà globale lontana anni luce da quella di un decennio fa. Negli ultimi 5 anni è cresciuta a ritmi del 40% l'anno fino ad essere il leader nel segmento medio 250 - 750 cc ed oltre al centro tecnico di Chennai, ne ha uno a Bruntinghorpe nel Regno Unito. Ed è proprio un team di designer e ingegneri dei due centri ad aver lavorato unitamente al progetto di questa Meteor 350 che segna il debutto di un nuovo motore nodale per la prossima produzione Royal Enfield. L'abbiamo provata in anteprima stampa, andiamo perciò a conoscere meglio questa debuttante passandola in rassegna nel nostro consueto SottoEsame.

Royal Enfield Meteor 350: design

Come sempre per prima cosa ci occupiamo del colpo d'occhio. Lo stile è fondamentale per una cruiser e lo è ancor di più per una che è chiamata a sostituire un modello iconico come la Bullet e a fare breccia nel cuore di una clientela sempre più esigente, tanto in India quanto in Europa. Che si tratti però di una moto molto più moderna è evidente da subito benché si inserisca nel panorama "classic" che più classic non si può. Sul design è stato fatto un lavoro ben calibrato senza azzardi e neppure slanci. Non era facile sia per il genere sia per le proporzioni compatte da sempre nemiche degli stilemi estetici delle lunghe cruiser di matrice americana. Eppure non ci sono scivoloni o pacchianate, la Meteor è sobria e piacevole a guardarsi da ogni angolazione ed ha tutte le caratteristiche di una "moto vera". Il generoso serbatoio è elemento centrale e ben raccorda le linee del faro anteriore, un'unità alogena con elemento posizione a led, a quelle della morbida sella e infine del fender posteriore. Al centro di tutto si inserisce da protagonista il nuovo monocilindrico a corsa lunga che ricorda nei carter il fratello maggiore bicilindrico montato su Interceptor e Continental GT. Anche lui ha una funzione estetica e non da poco: risulta addirittura più bello e pulito di motori ben più blasonati e costosi, con pochissimi cablaggi a vista. Tra gli allestimenti la nostra preferenza va per quello "base" denominato Fireball. Qui il serbatoio è in tinta unita rosso o giallo, colore richiamato sui cerchi, mentre tutto il resto è rifinito in nero opaco con le alette del cilindro fresate. La variante intermedia si chiama Stellar ed oltre a colorazioni più signorili ha manubrio e scarico cromati e un sissy-bar per il passeggero. Il top di gamma si chiama infine Supernova e si riconosce perché aggiunge allo Stellar la livrea bicolore blu o marrone con fiancatine in tinta, cerchi lavorati a macchina, parabrezza e una selezione di selle "premium". Tra la prima e l'ultima la differenza è di appena 200 euro, quindi è proprio una questione di gusto. VOTO 7

Royal Enfield Meteor 350: contenuti tecnici e dotazioni

Da una moto entry-level economica e dal sapore classico non si aspettano grandi contenuti tecnologici. Eppure la Meteor 350 anche in questa materia riesce a stupire con una dotazione degna di categorie ben superiori. Anzi, qui c'è per la prima volta di serie un pod di navigazione Turn-By-Turn. Si tratta in pratica di un piccolo quadrante di forma rotonda posto di fianco alla bella strumentazione anch'essa rotonda con uno schermo a colori. Collegato via bluetooth al nostro smartphone è in grado di mostrarci le svolte da effettuare per coprire l'itinerario che abbiamo preventivamente ricercato e impostato sulla app di Royal Enfield che, per inciso, oltre ad essere intuitiva è anche gratuita e si basa su Google Maps. Le informazioni basilari di navigazione sono riportate sullo schermo così sappiamo sempre quando è il momento di girare e fra quanto e in che direzione sarà la svolta successiva. Quando non è utilizzato per la navigazione, lo schermo mostra l'orario. A sinistra e più grande troviamo lo strumento principale, davvero piacevole e funzionale nel disegno. Unisce un tachimetro analogico con uno schermo digitale con livello carburante, contachilometri totali e parziali e indicatore di marcia oltre alle classiche spie di servizio. E per chi deve ricaricare è presente di serie una presa USB argutamente celata sotto la leva della frizione. La ricarica però funziona solo a motore acceso.
Passando invece al comparto tecnico dobbiamo necessariamente esordire parlando del nuovo motore monocilindrico corsa lunga di 350 cc. Raffreddato ad aria e olio, è accreditato di 20,2 CV e 27 Nm a 4.000 giri/min e abbinato ad un cambio a 5 marce. Si trova al centro di un classicissimo telaio doppia culla basso basso abbinato a sospensioni elementari ma funzionali: 40 mm di diametro e 130 mm di escursione per la forcella e coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico in 6 posizioni. Le ruote da 19 e 17 montano pneumatici tubeless (100/90 e 140/70), i freni hanno dischi singoli da 300 e 270 mm e sistema ABS a doppio canale. Un'ultima parola sulla presenza, di serie, della leva a bilanciere per il cambio. Si tratta di una soluzione ricercata poco comune qui da noi ma usuale in India. Consente di non rovinare la punta della scarpa ma, a nostro modesto avviso, può mettere un po' in imbarazzo chi è alle prime armi. Le dimensioni, poi, sono un po' ridotte per uno stivale da moto di misura... europea. VOTO: 7,5

Royal Enfield Meteor 350: ergonomia e comfort

Il discorso dimensionale fatto per la leva del cambio per certi versi può valere per tutta la moto che ha in effetti dimensioni compatte rispetto i nostri standard, specie quando si parla di cruiser, segmento nel quale il dimensionamento tipico è statunitense. Qui è tutto più vicino e alla fine risulta più pratico e comodo. Non è una moto bonsai, ma è una moto vera. La posizione in sella è molto comoda e anche i più bassi non avranno difficoltà a toccare terra. Piuttosto sarà chi supera il metro e ottanta a trovarsi un po' sacrificato. Le pedane sono in posizione avanzata ma non, per così dire, estrema. La schiena rimane bella dritta e il manubrio è alla giusta distanza. Su tutto si apprezza la comodità della sella, ben sagomata e rifinita. Le sospensioni offrono un discreto sostegno. Hanno una taratura piuttosto morbida e votata al comfort ed è giusto sia così. Ci si sente subito a casa ed è facile macinare chilometri: cosa chiedere di più? VOTO 8

Royal Enfield Meteor 350: piacere di guida e fattore emozionale

La prima splendida notizia è che non serve spremere il monocilindrico della Meteor - che rivedremo in futuro su altri modelli - per apprezzarne la bella e morbida spinta ai bassi. Proprio come ci si aspetta da una cruiser di più grossa cubatura fa sentire il suo pulsare con un sound piacevole e in pochi giri offre tutto ciò che serve. A differenza di questa, però, risulta persino più pronto e senza dubbio più leggero a tutto vantaggio di una maneggevolezza premiata dalle dimensioni compatte. La Meteor si guida con disinvoltura tanto da poter essere un'ottima scelta anche in mezzo al traffico cittadino. Come detto le sospensioni sono abbastanza morbide e, unitamente ai freni modulabili ma non certo da MotoGP, non amano le staccate. Meglio guidarla rilassati come l'impostazione di guida invita. Se ne ricaverà un'esperienza piacevole e scacciapensieri. Certo a chi ha esperienza mancherà quel tiro che ti può dare un bicilindrico con il triplo della cilindrata, ma non ci sono neppure i consumi e le ventate di calore sulle cosce, per non parlare della semplicità. La Meteor sa perciò dare emozioni proprio a chi cerca la semplicità. VOTO 6,5

Royal Enfield Meteor 350: rapporto qualità/prezzo

Eccellente, non c'è che dire. Da una moto che viene proposta nell'allestimento top di gamma a 4.299 euro con 3 anni di garanzia e 3 anni di assistenza stradale inclusi è praticamente impossibile chiedere di più. Il rapporto qualità/prezzo appare dunque praticamente imbattibile. Non rimarrà che la prova del tempo a dirci la durevolezza della costruzione e della meccanica, ma le prime impressioni non possono che essere positive. VOTO 9

Royal Enfield Meteor 350: conclusioni

Royal Enfield Meteor 350 FOTO

Royal Enfield Meteor 350 FOTO

Abbiamo provato la nuova cruiser indiana, una moto pensata per far viaggiare chiunque. Scopriamone assieme qualità e difetti, piacere di guida e prezzo in questa prova anteprima

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Chiunque stia cercando una moto per iniziare a fare sul serio, una cruiser disimpegnata per andare al lavoro ma anche per concedersi una gita di piacere o perché no per unirsi finalmente a quel gruppo di amici motociclisti con le motone grosse americane, troverà nella Meteor 350 una candidata ideale. Ha tutto ciò che si può desiderare e persino qualcosa in più (come la chicca del navigatore TBT): è comoda, agile, col giusto brio ed è persino bella da vedere. Non ti strapperà le braccia, ma neppure le lacrime dal benzinaio o quando dovrai fare manutenzione. Se a questo aggiungiamo un prezzo a dir poco invitante, occorrono proprio delle scuse molto fantasiose per non portarsela a casa. VOTO: 7,6

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