Prova Askoll NGS 3: parola d'ordine praticità

Prova Askoll NGS 3: parola d'ordine praticità

A sei anni dal debutto Askoll ha allargato la gamma con la serie NGS: più maturo, più scooter, più silenzioso e ovviamente più pratico soprattutto in città.

27.04.2021 ( Aggiornata il 27.04.2021 17:10 )

Lo scooter elettrico si fa strada in città ed Askoll, azienda vicentina che mira ad elettrificare gli spostamenti urbani, ha allargato la propria gamma con l'introduzione della serie NGS. Dopo l'ottimo riscontro ottenuto dal modello eS - un vero successo anche perché scelto da molte compagnie di sharing - Askoll ha sentito la necessità di affiancargli una famiglia più raffinata, più adulta e... scooteristica. Lo definiamo così in quanto il predecessore - che rimane in listino - ha rappresentato un punto di incontro tra ciclomotore e scooter per dimensioni e forme facendo del minimalismo la propria bandiera.

Uno sguardo alla serie NGS

Con i nuovi NGS, Askoll punta ad alzare il livello qualitativo virando verso gli scooter se non dal punto di vista dei contenuti perlomeno da quello estetico. Per tracciare uno stile più vicino a quelli che sono i gusti del mercato ha coinvolto la Italdesign ed il risultato sono linee tese con maggior personalità e soprattutto dettagli più curati. Ma abbiamo parlato di serie: come per eS anche per NGS si può scegliere tra tre differenti modelli esteticamente quasi identici. A differenziarli sono la capacità della batteria e l'omologazione quindi le prestazioni massime oltre che alcune dotazioni. NGS1 e 2 sono classificati come ciclomotori, raggiungono perciò i 45 km/h. Il primo ha una sola batteria da 1.045 Wh e il secondo ha anche la seconda unità per un totale di 2.090 Wh; il motore del primo eroga 1,5 W, del secondo 2,2 W e le rispettive autonomie sono di 40 km e 71 km. Anche NGS3 ha il doppio pacco batteria ma da 2.820 Wh per un'autonomia che sale a 96 km. Maggiori anche le prestazioni: è infatti omologato come L3, perciò targato, ha una potenza di 2,7 W e raggiunge i 65 km/h. Diverse sono anche le misure dei freni: per NGS1 davanti troviamo un disco da 190 mm e un tamburo dietro, coppia di dischi da 190 mm per NGS2 e infine di 220 e 190 mm per NGS3.

NGS 3: un top di gamma per tutti

NGS3 è lui il protagonista della nostra prova. Impegnato nella sua destinazione prediletta, la città, e negli spostamenti extra urbani ci ha restituito tutte le buone sensazioni della precedente serie eS a cominciare dall'estrema facilità d'uso e praticità. L'unico sensibile miglioramento che si nota a orecchio ancor più che nella guida riguarda la trasmissione, completamente riprogettata ed ora davvero silenziosa. Brillante quanto basta, offre un discreto spunto che ci porta rapidamente ai 50 orari, ma avremmo desiderato un miglioramento in ripresa e allungo, senza contare che in due e in salita fatica un bel po'.

Ci si consola con una grande rapidità nell'infilarsi praticamente ovunque grazie alle dimensioni ridotte e con una stabilità buona anche sui sampietrini grazie alle ruote da 16". Qui emergono i limiti delle sospensioni che assorbono poco al retrotreno e delle gomme un po' strettine. Ma quando l'asfalto è liscio si scorre via che è un piacere e la frenata CBS è modulabile e adeguata anche nei panic stop. Le nuove sovrastrutture non incidono sulla bilancia che si ferma a 83 kg con entrambe le batterie e il caricatore montati. Come da consuetudine, infatti, si possono sia ricaricare a bordo sia sfilare e ricaricare a casa o in ufficio. Il tempo necessario per passare dallo 0 al 100% è di 8 ore alla normale presa 220v alla quale ci si attacca con una schuko (perciò abbiate sempre con voi un buon adattatore).

Batterie removibili ma niente vano sottosella

La presenza di batterie e caricabatterie nell'apposito vano sottosella comporta la totale assenza di uno spazio utile per il casco o altri oggetti. Per il primo diventa quindi obbligatorio montare un bauletto, per i secondi si può optare per il cassetto con serratura a chiave presente sull'esemplare in prova e venduto come optional. La sua gradita presenza deve preoccupare solo i più alti. Sempre sul retroscudo troviamo anche una presa di ricarica per il cellulare con il quale lo scooter può dialogare via bluetooth e apposita applicazione. Possiamo così conoscere oltre allo stato di carica quanta CO2 abbiamo risparmiato o quanto avremmo speso in benzina. A proposito di informazioni sullo strumento al centro del manubrio sono riportate in modo ben leggibile la velocità, lo stato delle due batterie, i chilometri percorsi e la modalità di marcia inserita, selezionabile sul blocchetto di destra su tre livelli. In tanta tecnologia ci ha sorpreso rilevare la poca efficacia del faro anteriore a led che proietta sull'asfalto alcune ombre.

CONCLUSIONI

In definitiva Askoll si conferma un player molto interessante nella mobilità urbana e ad oggi è impossibile non includere la serie NGS se si sta valutando l'acquisto di uno scooter elettrico per la città proprio in virtù del rapporto costi benefici, della naturalezza di guida e della grande praticità d'uso. Volessimo chiudere con un consiglio vi suggeriremmo NGS1 se fate sempre e solo piccoli spostamenti e NGS3 se dovete affrontare qualche tratto fuori dal centro, dove conta poter superare la soglia dei 50 orari. In tutti gli altri casi la scelta è NGS 2. I loro prezzi sono 2.490, 3.690 e 4.190 euro al netto di incentivi statali e sconti della Casa che, sommati, in questi giorni possono arrivare anche al 40%.

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