Prova Michelin Power Cup 2 e Power 5: gusto lungo

Prova Michelin Power Cup 2 e Power 5: gusto lungo

Sulla pista di Cervesina e sulle curve dall’Oltrepò pavese abbiamo provato le due proposte della Casa del Bibendum, destinati rispettivamente ai track days e alla strada, nati per equipaggiare le naked e le sportive di ultima generazione

23.10.2020 17:26

La nuova gamma Michelin Power si rivolge a tutti i proprietari di naked o sportive, offrendo quattro soluzioni per coprire una vasta gamma di esigenze. Si parte infatti dal Power 5, pneumatico sportivo dedicato all’utilizzo stradale, per passare al Power GT adatto all’utilizzo misto strada-pista. Intagliato, ma consigliato al 90% per la pista, il Power Cup 2 è il più estremo della gamma con omologazione stradale: anticipa il Power Slick 2, pneumatico utilizzabile solo in pista. In questa prova abbiamo analizzato il comportamento dei Power 5 e dei Power Cup 2.

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MICHELIN POWER CUP E POWER 5: COME SONO FATTI

Anche nel mondo pneumatici viene adottata un’economia di scala, ovvero una piattaforma tecnica di partenza sulla quale sviluppare diverse soluzioni. La carcassa è quindi la stessa per tutta la gamma, mentre a fare la differenza subentrano materiali e strutture diverse, oltre naturalmente al battistrada in differenti disegni e mescole. Il grosso vantaggio costruttivo che ne consegue è la possibilità di fabbricare i diversi modelli utilizzando la stessa linea di montaggio, con minime modifiche, col risultato di un guadagno per il produttore, ma anche per l’utente, vista la minor incidenza del prezzo di produzione sul costo finale.

SU STRADA CON I MICHELIN POWER 5

Banco di prova del test Michelin il pavese, nello specifico il circuito Tazio Nuvolari di Cervesina e le ampie curve della val Curone. Sui cerchi delle Dorsoduro 900 e Tuono V4 sono stati installati i Power 5, dei bimescola che all’anteriore presentano l’area centrale del battistrada ad alto contenuto di silice: questa copre il 68% del battistrada, la restante più morbida arriva fino alla spalla per offrire grip in piega. Al posteriore l’area centrale più dura occupa il 55%, le laterali il restante 22,5%.

Una della caratteristiche dei modelli sportivi del Bibendum è da sempre la grande maneggevolezza, che anche questa volta si è confermata essere l’attributo principale del pneumatico anteriore. La discesa in piega è quindi molto rapida, a cui segue un appoggio molto solido in percorrenza. Ancora più solido il posteriore, che trasmette un ottimo feedback sul dritto e in piega. Tutto perfetto finché il ritmo di guida resta entro un certo limite, mentre iniziando ad aprire il gas con decisione, nella fase di uscita curva si innescano decisi scuotimenti del manubrio e mantenere la traiettoria diventa difficile. La cosa si è evidenziata maggiormente su tutte le Dorsoduro piuttosto che sulle Tuono, dove l’anteriore è più caricato. Sinceramente pensiamo possa essere derivato da qualche anomalia non meglio specificata, forse nel montaggio o nella partita di pneumatici. Ma ad oggi il nostro responso è che sia un pneumatico adatto a moto con impostazione e caratteristiche prettamente sportive.

IN PISTA: POWER CUP

Alcune “chewing gum” perdono subito il loro sapore diventando presto anche poco piacevoli da masticare, altre invece lo mantengono a lungo, mostrandosi molto più longeve e gustose. Potendoli masticare, i Power Cup 2 farebbero parte della seconda categoria. Questi sportivi si riconoscono subito per l’ampissima zona laterale priva d’intagli: qui infatti sia sull’anteriore, sia sul posteriore, l’area centrale con compound più duro non va oltre il 28%, offrendo sul resto del battistrada laterale una mescola morbida. Entrambe le mescole sono prive di silice, che significa riscaldamento più lento, maggior resistenza al calore e poco grip sul bagnato. Chi volesse usarli su strada è avvertito! Sulla tortuosa e impegnativa pista di Cervesina, con le Power Cup 2 e le Aprilia Tuono V4 e RSV4, abbiamo apprezzato il “gusto lungo” di questo pneumatico, che ci ha impressionato per la notevole costanza di rendimento, quasi insensibile ai tanti chilometri di pista.

Michelin Power 5 e Cup 2, stessa carcassa ma diversa struttura Video

Michelin Power 5 e Cup 2, stessa carcassa ma diversa struttura Video

In occasione della prova su strada e in pista, Valerio Sonvilla, Product Manager Michelin, ci parla di alcune importanti differenze tra questi due pneumatici dedicati rispettivamente alla guida sportiva su strada (Power 5) e in circuito (Power Cup 2, omologati anche per uso stradale).

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Qui lo strano comportamento del fratello stradale è solo un ricordo, perché l’anteriore fila via liscio e preciso in modo perfetto, magari allargando solo leggermente la traiettoria in uscita curva. Lode piena per il posteriore, perché nonostante le due lunghe accelerazioni in piega a destra della pista, capaci di stressare parecchio il battistrada, il comportamento è stato eccellente per tutti i turni del pomeriggio, con un solido appoggio anche con i quasi 220 CV della RSV4.

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