Yamaha NMax, l'entry level sportivo

Yamaha NMax, l'entry level sportivo
Primo contatto con il nuovo 125cc Yamaha: impressioni, foto e prezzi.

Redazione - @InMoto_it

11.06.2015 ( Aggiornata il 11.06.2015 10:54 )

Come tutti gli appartenenti alla famiglia dei “MAX” di casa Yamaha, anche l’ultimo arrivato, siglato N, punta sulla sportività, nonostante si tratti di una entry level del segmento urban. Secondo la casa di Iwata colma la lacuna per quanti, pur volendo acquistare un mezzo pratico ed economico, non vogliono rinunciare ad un certo design che inevitabilmente ammicca al loro top di gamma. Così ecco lo scooter che riesce a conciliare quel che apparentemente è inconciliabile con il suo propulsore “Blue Core”: un motore brioso, eppure parco nei consumi, grazie alla introduzione della VVA, ovvero il variatore di fase sulle valvole di aspirazione, vera chicca nonché primizia per un propulsore di soli 125 cm3 per di più dedicato ad uno scooter. Ma gli affinamenti andrebbero oltre sia per la parte di gestione elettronica che per la parte di ottimizzazione della combustione, e messi insieme significano migliori prestazioni ottenute con un consumo, dichiarato, di ben 45,7 Km/l. Altra novità è il sistema ABS proposto di serie, che si avvale del freno a disco sia davanti che dietro. Il telaio, aiutato dal peso contenuto in 127 Kg., riesce a coniugare agilità con stabilità. Sul piano estetico i “boomerang” che delineano la silhouette del tunnel centrale richiamano i maggiori delle gamme X e T MAX. Ma non è solo apparenza: i fari anteriori sono a LED e nel sottosella ci sta un casco integrale. Come va? Beh la fasatura variabile all’atto pratico non è avvertibile dall’utente, non, per intenderci, come lo era su certe moto di maggiore cilindrata. La progressione è continua, lineare e lo spunto al semaforo gratificante. La frenata con ABS , considerando la categoria del veicolo e il prezzo di 2.890€ f.c. è più che buona. Unico punto un po’ debole sono le sospensioni; vuoi per le pessime condizioni del manto stradale della altrimenti splendida città che ci ha ospitati, Lisbona, costellato di rotaie e caratterizzato da pavè alternato ad asfalto rovinato, vuoi per il contenimento dei costi che tanto deve avere inciso su questo elemento, fattostà che il loro comportamento non si è rivelato in linea con il resto delle caratteristiche di questo scooter. Ma per leggere la prova completa e scoprire ulteriori dettagli, non vi resta che attendere IN MOTO di Luglio. Max Carani

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